Retrospettiva sessione estiva
Il tema centrale di questa sessione era l’iniziativa per l’autodeterminazione, lanciata dall’UDC. L’iniziativa vuole rimettere in questione l’adesione della Svizzera alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, la CEDU. Si tratta di un attacco frontale a una tradizione storica del nostro paese: la difesa dei diritti umani. Potete leggere qui il mio intervento in Parlamento. La maggioranza del Parlamento ha respinto l’iniziativa, ma l’ultima parola spetta al popolo che potrà esprimersi questo novembre. La posta in gioco è alta, ecco perché sarà importante essere molto presenti sul territorio e nei media per spiegare le gravi conseguenze che quest’iniziativa avrebbe per la democrazia e i diritti umani.
Altro tema caldo è stata la discussione della legge sulla parità salariale al Consiglio degli Stati: la maggioranza ha deciso che le imprese con oltre 100 impiegati dovranno far svolgere un’analisi sull’uguaglianza dei salari tra i sessi ogni quattro anni, facendola verificare da un organismo indipendente. È sicuramente un passo nella giusta direzione, ma non basta: da 37 anni aspettiamo infatti che la parità salariale venga raggiunta sulla base di controlli volontari; ma comunque secondo i senatori al Consiglio degli Stati non servono sanzioni per le imprese che pagano le donne meno degli uomini! Questo è un altro motivo per cui abbiamo lanciato l’Anno delle Donne (vedi sotto).
Ho presentato infine anche un postulato chiedendo che si metta un limite alle retribuzioni dei dirigenti delle assicurazioni malattia che sono finanziate dall’assicurazione malattia di base. Non può essere che i dirigenti delle casse malati si arricchiscano all’inverosimile mentre la sanità diventa un lusso per molte persone! |
Buon giorno
Sgr. A. Marina Carobbio
Mi fa molto piacere poterla leggere con il mio rispetto.
Condividendo con lei il suo operato per un diritto ormai acuisito sulla carta in forma di legge e quindi da rispettare da donne e uomini.
Sono breve,io vedo troppa violenza sulle donne(siamo nati da un atto d’amore) e penso che la poltica piu di ogni altra istituziane possa sensibilizzare questa disparita operando ad evitare l’egoismo e far capir sia a uomini e donne che il lavoro ci valorizza e non ci sia motivo a pari requisiti di discriminare le donne che hanno un valore di molto superiore ai maschietti per la loro mentalita che purtroppo noi maschietti non avremo mai.