Grazie!

Grazie!

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”

– Martin Luther King

Grazie! Grazie per l’importante sostegno che mi avete mostrato e che mi ha permesso di essere rieletta a Berna. Grazie per i vostri messaggi, le vostre e-mail, telefonate e i vostri scritti. Mi hanno fatto molto piacere e con calma vi risponderò. Prenderò sul serio i suggerimenti e le idee che alcuni di voi hanno voluto condividere con me.

Grazie per aver votato la lista socialista e le liste congiunte (Gioventù socialista, PS internazionale, PC e POP). Grazie a chi ha percorso questa strada con me, sulla lista PS o su quelle congiunte, grazie a chi ha lavorato dietro le quinte e grazie a chi mi è stato vicino!

Il vostro sostegno è per me un apprezzamento per il lavoro che ho svolto, ma anche uno stimolo per portare avanti valori quali la solidarietà, la tolleranza e la giustizia sociale: valori che oggi, dopo lo spostamento a destra del parlamento federale, più che mai dobbiamo difendere – uniti e convinti, ognuno con i propri mezzi e nel proprio ambito.

Un primo passo verso l’unità della sinistra

Una prima valutazione dei risultati cantonali: l’alleanza di sinistra, che siamo riusciti a costruire per queste elezioni federali, ha ottenuto il 17,25% dei voti. Ciò vuol dire che come sinistra sostanzialmente siamo marciati sul posto. Quattro anni fa il Partito socialista aveva urgente bisogno di giovani attivi. Ora questi giovani ci sono, a loro dobbiamo dare spazio e rispettare la loro autonomia. Se guardiamo il dettaglio dei risultati della lista GISO – lasciando a loro una valutazione sulla loro campagna – vediamo che laddove erano più presenti, hanno raggiunto dei buoni risultati. La presenza della lista PS internazionale è importante nell’ottica di apertura verso il mondo e di solidarietà internazionale, di cui c’è tanto bisogno.

Certo, ha stravinto la destra, da noi come in tutto il paese, ma noi siamo riusciti a gettare una base sulla quale possiamo costruire un Partito socialista e una alleanza di sinistra solida e ancora più presente. Una sinistra attenta ai bisogni di chi non trova lavoro, di chi il lavoro ce l’ha ma rischia di perderlo o è in una situazione precaria. Una sinistra che si impegna per la giustizia sociale, per una migliore ridistribuzione della ricchezza e che combatte la disuguaglianza. Una sinistra che lotta per la salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio: una sinistra positiva e propositiva nei confronti di una società che cambia rapidamente. Le nostre risposte non possono essere quelle della chiusura, dell’esclusione e dell’intolleranza. Noi non mettiamo i lavoratori gli uni contro gli altri. Non cediamo alle sirene di una destra populista che fa dell’altro, dello straniero l’unico capro espiatorio di tutti i problemi. Ciò non vuol dire non metterci in discussione o non analizzare i nostri risultati. Lo dobbiamo fare e lo faremo. Ma non siamo disposti a indietreggiare su quelli che sono nostri valori.

Non staremo passivamente a guardare!

L’avanzata della destra mi preoccupa. Le grandi sfide del prossimo futuro – dall’invecchiamento demografico alla migrazione fino alla difesa dell’ambiente – necessitano di risposte adeguate. Ma dopo il voto di domenica scorsa l’aumento delle rendite AVS e la svolta energetica sono a rischio. Ma non solo. Proprio in questi giorni il Consiglio federale ha annunciato i tagli alla politica di sviluppo e alla formazione! Non possiamo stare passivamente a guardare mentre si smantella il nostro Stato sociale e si mette la coesione sociale a repentaglio. Dobbiamo unire le forze, rimboccare le maniche e lavorare insieme per una Svizzera più sociale, solidale ed ecologica.

So che posso contare su di voi, da parte mia: contate su di me!

 

Newsletter 23 ottobre 2015

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