raddoppio del Gottardo – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Mon, 10 Aug 2015 12:23:46 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png raddoppio del Gottardo – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 No al raddoppio del Gottardo è un atto di responsabilità per le future generazioni https://marinacarobbio.ch/2015/08/10/no-al-raddoppio-del-gottardo-e-un-atto-di-responsabilita-per-le-future-generazioni/ https://marinacarobbio.ch/2015/08/10/no-al-raddoppio-del-gottardo-e-un-atto-di-responsabilita-per-le-future-generazioni/#respond Mon, 10 Aug 2015 12:22:37 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=1087 Vado spesso in montagna. Mi ritengo fortunata di poter salire sulle nostre cime e di vivere in un paese che ha delle montagne così belle....

L'articolo No al raddoppio del Gottardo è un atto di responsabilità per le future generazioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Vado spesso in montagna. Mi ritengo fortunata di poter salire sulle nostre cime e di vivere in un paese che ha delle montagne così belle. Ma poi penso a quanto succede “sotto”. Al traffico, all’inquinamento, al fatto che decisioni politiche arrischiano di mettere a repentaglio la politica di trasferimento del traffico su rotaia. Come madre penso allora ai miei figli e al futuro che vorrei dare loro: certamente non quello di un asse nord-sud ancora più motorizzato, di un fondovalle che visto dall’alto certe volte mostra la cappa di smog. Mi auguro invece che sia loro preservato uno spazio alpino e subalpino vivibile, con meno traffico e con una buona qualità di vita.

Sono passati anni 27 anni da quando è stato acceso il primo falò sulla Alpi a difesa dello spazio alpino. Un incontro che si è ripetuto negli anni e che ha visto centinaia di persone parteciparvi. Quest’ anno siamo qui, in un luogo simbolico, vuoi perché la cosiddetta “via delle genti “è stata ed è un punto di incontro tra il sud e il nord, ma anche poiché questo bel massivo arrischia di essere traforato per l’ennesima volta. Come ci ricorda anche lo scrittore Giovanni Orelli nel suo racconto dal titolo “Sul Gottardo con Coppi e Koblet”, “Ma quante cose sono scomparse in zona San Gottardo che i tantissimi viaggiatori di epoche passate poterono ammirare? E la montagna? La montagna, con il passo, è rimasta bella. Anche se è una montagna tutta bucata al suo interno …”Tra i quali uno di Giovanni Orelli dal titolo “Sul Gottardo con Coppi e Koblet”, dal quale traggo queste frasi, che magari invogliano qualcuno alla lettura: “… Ma quante cose sono scomparse in zona San Gottardo che i tantissimi viaggiatori di epoche passate poterono ammirare? E la montagna? La montagna, con il passo, è rimasta bella. Anche se è una montagna tutta bucata al suo interno …”

In Svizzera abbiamo fatto delle scelte lungimiranti. Come il voto popolare sull’articolo costituzionale per la protezione delle alpi. O la decisione di costruire la trasversale alpina. Scelte che con il raddoppio del tunnel autostradale del Gottardo verrebbero messe in discussione.

Dire No al raddoppio non significa isolare il Ticino per tre anni come sostengono pretestuosamente i fautori del 2. Tunnel. Ci sono infatti delle valide alternative, anche molto meno costose del raddoppio della Galleria. Quando si dovranno iniziare i lavori di risanamento dell’attuale Galleria autostradale saranno disponibili le gallerie ferroviarie di base del Gottardo e del Ceneri e con il trasbordo delle auto fra Göschenen e Airolo e “un’autostrada viaggiante” per i camion nella nuova galleria di base il Ticino sarà sempre raggiungibile su strada.

Le ondate di caldo di quest’estate evidenziano i cambiamenti climatici, dovuti anche all’inquinamento. Sono necessarie misure incisive per ridurre il C02 e il traffico motorizzato, grazie anche alla politica di trasferimento. Un secondo tunnel sabota la protezione delle Alpi ancorata nella Costituzione. E soprattutto mette a rischio l’ambiente e la qualità di vita sull’arco alpino, ma anche nelle regioni più a sud o a nord. Immaginiamoci che vuol dire un ulteriore aumento di traffico per chi abita a sud del Ticino che già oggi registra tassi di inquinamento molto elevati dovuti al traffico motorizzato. Tumori e malattie respiratorie sono nettamente sopra la media nazionale e colpiscono principalmente bambini e anziani. Uno studio della Confederazione dimostra che nel 2005 la cattiva qualità dell’aria ha causato in Svizzera 42’000 casi di bronchite acuta nei bambini e 44’000 casi di attacchi di asma negli adulti. Il traffico stradale è una delle cause principali del peggioramento della qualità dell’aria.

Non è questo il futuro che volgiamo dare alle future generazioni. Ecco perché ci opponiamo al raddoppio del Gottardo.

Falò delle Alpi 2015 – Passo del San Gottardo, 8 agosto 2015

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Il raddoppio danneggia la salute e il Ticino https://marinacarobbio.ch/2014/10/07/il-raddoppio-danneggia-la-salute-e-il-ticino/ https://marinacarobbio.ch/2014/10/07/il-raddoppio-danneggia-la-salute-e-il-ticino/#respond Tue, 07 Oct 2014 19:19:03 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=700 32 medici ticinesi hanno inviato una lettera aperta a Palazzo federale. Hanno fatto notare che le polveri sottili causano un inequivocabile e marcato aumento delle crisi...

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Ref_illus_Stau_CH32 medici ticinesi hanno inviato una lettera aperta a Palazzo federale. Hanno fatto notare che le polveri sottili causano un inequivocabile e marcato aumento delle crisi d’asma, delle bronchiti infantili, delle bronchiti croniche, dei casi di cancro ai polmoni, infarto cardiaco, aritmie cardiache, ipertensione e colpi apoplettici. Una delle principali fonti delle polveri fini è il traffico stradale. Sono una delle co-firmatarie di quella lettera. Perché?

Già oggi l’aria nel Ticino meridionale ha una delle più alte concentrazioni di sostanze nocive di tutta la Svizzera. Il raddoppio del Gottardo finirebbe inesorabilmente per attirare ancora più traffico, in particolare traffico pesante. Ciò significa che la salute delle persone lungo gli assi di transito ne soffrirebbe ancora di più. Per me, come medico, questo non è accettabile.

Se si risana la galleria esistenze senza costruirne una seconda, il mio Cantone non sarà MAI isolato dal resto della Svizzera. Un trasbordo delle auto e dei camion su treni navetta garantisce che il Ticino sia sempre raggiungibile anche con veicoli stradali. Noi diciamo: bisogna risanare il tunnel solo nel periodo invernale, quando al Gottardo c’è meno traffico. Il Consiglio federale ha dimostrato con alcuni propri studiche questa soluzione è praticabile e che le capacità di trasporto d’inverno sono più che sufficienti. Il Ticino avrà un problema di raggiungibilità solo se si pianifica una seconda galleria: in questo caso è necessaria una chiusura completa durante 140 giorni della galleria esistente per poterla risanare d’urgenza. In questo periodo non ci sarà un’alternativa di trasporto su ferrovia per le auto e i camion, ma solo lunghi percorsi d’aggiramento!

Inoltre: nel 2016 si aprirà la nuova galleria ferroviaria del Gottardo (NTFA) e nel 2019 quella del Ceneri. Il Ticino sarà così meglio collegato alla Svizzera tedesca. Grazie alla nuova linea ferroviaria fra Mendrisio e Varese (MEVA) potremo anche raggiungere più rapidamente la Romandia. Nel 2020, infine, entrerà in esercizio anche il corridoio di 4 metri.

Ancora una parola sulla questione della «sicurezza». Anch’io voglio più sicurezza sulle strade, anche per questo voglio ridurre il traffico motorizzato. La sicurezza assoluta non esiste da nessuna parte. Essa dipende essenzialmente dal volume di traffico. L’Ufficio per la prevenzione degli infortuni upi ha mostrato in un suo studio che già solo un 3% di traffico supplementare annulla la maggior sicurezza ottenuta con un secondo tubo, poiché aumenterebbe il rischio d’incidente sull’intero asse Chiasso- Basilea. Si potrebbe anche ottenere un effetto maggiore con meno soldi: per esempio con una riduzione dei passaggi di camion nel tunnel, plance mediane flessibili, nuove tecnologie come i sistemi di guida assistita. E si potrebbero evitare molti più incidenti mortali se si investisse maggiormente nella sicurezza stradale dei pedoni, in particolare degli anziani e dei bambini.

Il raddoppio del Gottardo non è un contributo alla coesione nazionale, come affermano i suoi fautori. È piuttosto un regalo avvelenato per il Ticino e per lo spazio alpino.

Conferenza stampa dell’Associazione «No al raddoppio del Gottardo»

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