Omaggio 2021 – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Sat, 16 Oct 2021 08:49:41 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png Omaggio 2021 – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 La parola alle donne: sguardi su passato, presente e futuro https://marinacarobbio.ch/2021/10/13/uno-sguardo-al-femminile-su-passato-presente-e-futuro/ https://marinacarobbio.ch/2021/10/13/uno-sguardo-al-femminile-su-passato-presente-e-futuro/#respond Wed, 13 Oct 2021 18:28:11 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4954   Uno sguardo al femminile – un’esposizione itinerante di foto d’archivio viste attraverso le parole di 45 donne. Si tratta dell’esposizione itinerante promossa dall’Archivio audiovisivo...

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Uno sguardo al femminile – un’esposizione itinerante di foto d’archivio viste attraverso le parole di 45 donne. Si tratta dell’esposizione itinerante promossa dall’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla che vuole così celebrare il 50° anniversario del suffragio femminile in Svizzera. Sono stata invitata ad intervenire in occasione della presentazione della mostra al Giardino Belvedere di Lugano il 13 ottobre 2021. Di seguito trovate il mio intervento.

 

Egregio signor Arigoni,

Egregio signor Badaracco,

Gentili Signore, Egregi Signori,

sono lieta di essere qui oggi in questa bella cornice di natura in occasione della presentazione dell’esposizione itinerante “Uno sguardo al femminile” e ringrazio l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla per l’invito e la Città di Lugano per lo spazio che ha dedicato a questo sguardo al femminile sulla storia.

Quest’anno celebriamo il 50esimo anniversario dell’ottenimento del diritto di voto e di eleggibilità delle donne svizzere. Non è stato un percorso privo di ostacoli, bensì una lotta durata oltre cento anni che ha visto coinvolte donne da ogni angolo del paese e con ogni percorso di vita. Non dimentico il contributo dato da molti uomini solidali che hanno affiancato queste donne coraggiose nel rivendicare la parità dei diritti, oltre che dei doveri.

Celebrare un avvenimento significa anche ricordare e onorare l’impegno e la perseveranza di coloro che lo hanno reso possibile. L’associazione Omaggio 2021, che ho l’onore di presiedere, si è impegnata per celebrare l’evento storico e far conoscere le sue protagoniste alle nuove generazioni di cittadine e cittadini. Ad agosto è stata organizzata una proiezionepanoramica per raccontare la storia delle donne svizzere sulle facciate dei palazzi di Piazza federale. Inoltre, per le vie di Berna sono stati esposti i ritratti di donne, due per ogni cantone, che hanno contribuito alla conquista dei diritti politici nel 1971. La mostra è poi diventata itinerante e si è spostata in molte città svizzere, compreso il Museo Casorella a Locarno dove si potrà ammirare fino al 1° novembre. Oggi inauguriamo una nuova esposizione che “dà la parola” alle donne. Il 29 e il 30 ottobre 2021 si terrà a Berna la seconda Sessione delle donne. Le rivendicazioni condivise delle 246 donne per raggiungere la parità donna – uomo saranno raccolte e consegnate al Parlamento. Non si può trovare via migliore per ringraziare le donne del passato se non pensando a quelle del presente e del futuro.

Celebrare le donne del passato non ha solo una valenza storica, ma ci permette di capire che i diritti dei quali godiamo oggi sono i risultati di lotte e di perseveranza e che dobbiamo sempre essere attenti per proteggerli. L’esempio delle donne e degli uomini solidali può e deve ispirarci a combattere sempre per la nostra democrazia e per una società più giusta e paritaria.

Conoscere il passato, e in questo modo immaginare il futuro, non può essere fatto senza gli archivi storici, anche audiovisivi. Le testimonianze, le immagini, le voci dei protagonisti che hanno costruito il nostro presente sono fonte di ispirazione preziose da tramandare alle generazioni future. Un esercizio interessante è quello di far dialogare donne del passato e del presente. Il libro “Uno sguardo al femminile”  ne è un ottimo esempio. Ricordo, tra i tanti, il contributo di Sarah Rusconi, portavoce di Amnesty International Svizzera, che riflette sul lavoro femminile davanti alla foto di due donne al lavatoio. Poco è cambiato, come ricorda, “il lavoro non remunerato è donna” ancora oggi. Oppure il contributo di Silva Semadeni, storica e già Consigliera nazionale, che guardando una foto di una classe Scuola consortile femminile di Lopagno Roveredo del 1911, riflette su come anche l’istruzione scolastica femminile sia stata una conquista, che deve ancora essere raggiunta in molti Paesi del mondo.

Passato, presente e futuro da sempre si intrecciano e sono imprescindibili per capire chi siamo. Ringrazio l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla che con questa esposizione celebra lo sguardo  di generazioni di donne sulla vita.

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Proiezione Omaggio 2021- 6.8.2021 https://marinacarobbio.ch/2021/08/06/proiezione-omaggio-2021-6-8-2021/ https://marinacarobbio.ch/2021/08/06/proiezione-omaggio-2021-6-8-2021/#respond Fri, 06 Aug 2021 19:35:56 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4889   Marina Carobbio presidente di Hommage/Omaggio/Omagi 2021 e Consigliera agli Stati-TI Fa stato il testo parlato Stimato Presidente del Consiglio nazionale, Stimata Consigliera federale, signore...

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Marina Carobbio presidente di Hommage/Omaggio/Omagi 2021 e Consigliera agli Stati-TI

Fa stato il testo parlato

Stimato Presidente del Consiglio nazionale,

Stimata Consigliera federale,

signore e signori,

è un grande piacere a nome dell’associazione Omaggio 2021 dare il via alle proiezioni panoramiche in occasione dei 50 anni di diritto di voto e di elezione delle donne in Svizzera in onore delle migliaia di donne svizzere che hanno lottato per la loro indipendenza e per le pari opportunità, impegnandosi così per una società più libera e più giusta.

-Linda Brenni che durante la Seconda Guerra Mondiale entrò al Servizio Complementare Femminile e diventò capo colonna delle truppe motorizzate femminili ticinesi per la Croce Rossa.

-Selina Chönz-Meyer,  scriptura grischuna, che ha dà gronda impurtanza a la tgira dal rumantsch;   sia emprima novella La chastlauna,  purtretescha ina dunna giuvna emancipada che tscherna ina vita individuala.

-Camille Vidart, organisatrice du premier Congrès des intérêts féminins à l’occasion de l’Exposition nationale à Genève à la fin du 19-ième siècle

-Verena Conzett-Knecht, die sich für einen besseren Arbeits- und Versicherungsschutz und für kürzere Arbeitszeiten eingesetzt hat.

Was wissen wir über all diese Frauen? Wenig oder nichts.  Obwohl das, was sie in Jahrzehntelanger friedlicher Zähigkeit erreicht haben, – wie Helene Stucki ganz richtig festhält – etwas Revolutionäres hat. «Es ist die völlige Umwandlung in der Stellung der Frau.»

Hommage/Omaggio/Omagi 2021 ist eine Würdigung dieser Frauen für einen Weg voller Mut, Ausdauer und Ideen, mit denen sie die Mehrheit der Schweizer Bürger und der Stände nach vielen Rückschlägen überzeugen konnten, ihnen das Stimm- und Wahlrecht endlich zuzuerkennen.

Die Projektion ruft die wichtigsten Eckpunkte dieses Weges in Erinnerung. Sie tut es auf der Basis von dokumentarischem Material. Zusätzlich ist die Ausstellungmit Porträts von 52 Frauen in der Altstadt von Bern noch bis am 16. August zu sehen.

Dank diesen und vielen tausend weiteren Frauen ist die Schweiz erst zur Demokratie geworden. Die Projektion zeigt, wie sie das geschafft haben, ohne Zugang zu politischen Gremien und ohne Möglichkeit am offiziellen Diskurs angeschlossen zu sein.

Dank ihnen haben wir Schweizerinnen nicht nur politische Rechte erhalten, sondern auch eine eigene Geschichte.

In Schulbüchern und in den Standardwerken zur Geschichte der Schweiz fehlt sie fast komplett. Hommage, Omaggio, Omagi 2021trägt dazu bei, dass diese Geschichte Teil unseres gemeinsamen Bewusstseins und unserer Identität werden kann. Es ist wichtig, dass gerade die junge Generation davon weiss, denn der Weg zur vollständigen Chancengerechtigkeit ist noch weit.

Es ist eine grosse Bestätigung für uns Frauen, dass wir die Geschichte der Schweizerinnen hier im politischen Zentrum der Schweiz präsentieren dürfen, genau da, wo die Frauen ankommen wollten, um die politische und soziale Entwicklung unseres Landes mitgestalten zu können.

Ich danke allen, die das ermöglicht haben.

La projection est le résultat de presque deux ans de travail acharné de femmes et d’hommes qui ont voulu donner de l’espace et de la visibilité à cette importante partie de notre histoire. A commencer par Liliana Heimberg, directrice artistique et âme de ce projet, inspirée par les beaux livres de Franziska Rogger, « Gebt den Schweizerinnen ihre Geschichte» et «Wir werden auf das Stimmrecht hinarbeiten». Tout en continuant avec le remarquable travail de Marie Theres Langenstein, responsable de la production. Les trois femmes en ont fait un projet national. Derrière ces noms, il y en a beaucoup d’autres que je ne peux pas énumérer ce soir mais que je tiens à remercier au nom du comité d’Hommage 2021.

Merci, Andreas Aebi et Simonetta Sommaruga d’avoir accepté notre invitation et de prendre la parole. Ich danke Ihnen, verehrtes Publikum, dass Sie Hommage 2021mit Ihrem Besuch beehren.Je vous invite à apprécier ce spectacle historique tourné vers l’avenir.

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Solidarietà, Patto Sociale E Servizio Pubblico – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2020/12/23/solidarieta-patto-sociale-e-servizio-pubblico-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2020/12/23/solidarieta-patto-sociale-e-servizio-pubblico-newsletter/#respond Wed, 23 Dec 2020 14:24:39 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4726   Buongiorno la pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere, ci ha fatto capire cos’è importante, ha mostrato la centralità del servizio pubblico e...

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Buongiorno

la pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere, ci ha fatto capire cos’è importante, ha mostrato la centralità del servizio pubblico e deve spingerci a mettere al centro del nostro agire la solidarietà. La diffusione del virus, l’alto numero di contagi e il rischio, ma anche il sacrificio delle persone anziane e più vulnerabili, hanno reso necessari provvedimenti restrittivi. Misure che devono essere accompagnate da sufficienti aiuti economici ai settori e alle persone in difficoltà. Con la legge Covid, che è stata rafforzata nella sessione invernale delle Camere federali anche grazie a numerose proposte socialiste, sono state aumentate le indennità per lavoro ridotto al 100% per i redditi bassi, sono state ridotte le soglie di accesso per ottenere gli aiuti alle aziende in gravi difficoltà e le indennità perdita di guadagno sono state estese agli indipendenti e agli operatori culturali (trovi una sintesi in francese delle misure decise dalle Camere federali qui: Coronavirus : Qui, quoi, comment, où ?). Misure importanti ma non sufficienti. Ci vogliono ancora più aiuti per scongiurare fallimenti, perdite di posti di lavoro ed evitare l’aumento di persone che cadono in povertà. Il nostro paese ha i mezzi finanziari per farlo e per investire in un patto sociale per combattere le disuguaglianze. Lo scorso mese di novembre ho assunto la presidenza di SOS Svizzera anche per impegnarmi in progetti concreti di integrazione nel mondo del lavoro, contro l’esclusione e la precarietà, vedi l’intervista qui: “La povertà aumenta, serve con urgenza un piano da Berna”.
La pandemia ha mostrato i limiti di un mondo globalizzato basato sulla crescita e sul consumo, ha reso evidente la necessità di maggiori investimenti nei settori essenziali, a partire dalla sanità prestando maggiore attenzione al settore della cura, delle persone anziane, ammalate o più fragili. Per farlo è importante, oltre a garantire una buona presa a carico specialistica, rafforzare le cure comunitarie, la medicina di base e il diritto all’autodeterminazione delle persone anziane o ammalate. Sono particolarmente felice dell’approvazione della mozione 20.4264 Per un finanziamento adeguato delle cure palliative, per garantire i finanziamento delle cure palliative e assicurare cure e assistenza a tutte le persone che si trovano alla fine della loro vita indipendentemente da dove vivono e dalla situazione economica. Più informazioni le puoi leggere su palliative ch.

Una società paritaria e senza discriminazioni

L’anno prossimo si celebreranno i 50 anni di diritto di voto ed elezione delle donne in Svizzera, molti sono gli eventi previsti; io sono attiva nell’associazione Omaggio 2021, che con un progetto nazionale vuole onorare le migliaia di donne svizzere che, nell’arco di 100 anni, hanno lottato per la loro indipendenza e per le pari opportunità, impegnandosi così per una società più libera e giusta. Un’occasione per sottolineare quanta strada c’è ancora da fare per arrivare a una società paritaria e senza discriminazioni. Nella sessione di dicembre le Camere federali hanno finalmente approvato il Matrimonio per tutti. Un passo importante per aprire tutti i diritti del matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso, ma sul quale grava già la minaccia di un referendum che dovremo contrastare con la forza dei nostri argomenti per garantire la possibilità di sposarsi indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere
Con le elezioni federali del 2019, sono state elette per la prima volta dodici donne al Consiglio degli Stati. Al di là degli steccati di partito ci siamo organizzate per portare avanti in maniera comune alcuni temi che toccano le misure contro la violenza di genere.


Molestie, mobbing, pressioni psicologiche, abusi di potere sono molto frequenti sia sul posto di lavoro che in molti altri ambiti. Oltre a un cambiamento di mentalità e al rispetto ci vogliono strumenti adeguati per combattere questi fenomeni. La decisione delle Camere di creare un servizio di supporto e di segnalazione nazionale indipendente per combattere gli abusi nello sport è quindi molto importante (leggi il dibattito parlamentare). Così come va fatta chiarezza sui casi di molestie sessuali e di mobbing venuti alla luce alla RSI e alla RTS e si devono creare le condizioni perché ciò non avvenga più. In questa sessione ho quindi inoltrato un’interpellanza affinché anche la Svizzera ratifichi la convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro numero 190 contro le molestie sul posto di lavoro.

La cultura e il servizio pubblico

Parlare di cultura vuol dire parlare anche di vettori culturali. La RSI è uno di questi e la prospettata “ridefinizione” di Rete Due mette a rischio l’offerta culturale televisiva, la difesa dell’italianità e impoverisce il servizio pubblico. Ecco perché ho presentato un‘interpellanza al Consiglio federale, auspicando un dibattito sul mandato pubblico della radiotelevisione con particolare attenzione alla RSI.

Ho iniziato con un richiamo alla solidarietà e concludo con l’invito a sostenere le numerose ONG attive anche nel nostro territorio nella cooperazione internazionale. La crisi che stiamo vivendo non può farci dimenticare i paesi più poveri con sistemi sanitari fragili, nei quali le conseguenze delle pandemia hanno conseguenze ancora più gravi.
Questa lettera sarà l’ultima di questo difficile 2020. Ringrazio voi che mi avete letta, seguita, incoraggiata, e anche a chi mi ha fatto osservazioni critiche, necessarie per potersi confrontare e accedere a quello che Gianrico Carofiglio definisce “il terreno del dialogo”.Auguro a tutte e tutti voi buone feste e tanta salute e forza in questo difficile momento.
Cari saluti,
Marina

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