Consiglio federale – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Thu, 19 Mar 2020 10:29:46 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png Consiglio federale – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 Coronavirus: redditi e posti di lavoro – il PS esige una rapida attuazione del suo piano a tre pilastri https://marinacarobbio.ch/2020/03/19/coronavirus-redditi-e-posti-di-lavoro-il-ps-esige-una-rapida-attuazione-del-suo-piano-a-tre-pilastri/ https://marinacarobbio.ch/2020/03/19/coronavirus-redditi-e-posti-di-lavoro-il-ps-esige-una-rapida-attuazione-del-suo-piano-a-tre-pilastri/#respond Thu, 19 Mar 2020 09:58:47 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4425 Comunicato stampa del PS Svizzero – 18 marzo 2020 Il PS Svizzero sostiene le misure adottate dalle autorità per limitare il più possibile la diffusione...

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Comunicato stampa del PS Svizzero – 18 marzo 2020

Il PS Svizzero sostiene le misure adottate dalle autorità per limitare il più possibile la diffusione del virus. Le misure di politica economica annunciate dal Consiglio federale sono un passo nella giusta direzione, ma devono essere ampliate e attuate al più presto. Per il PS, la garanzia di salari e posti di lavoro deve essere la priorità assoluta. Le piccole imprese e le lavoratrici e i lavoratori indipendenti non devono essere dimenticati.

Le misure annunciate finora per alleviare l’emergenza economica sono un passo nella giusta direzione. La sicurezza sul posto di lavoro e il pagamento dei salari sono le priorità assolute del PS. Ciò vale anche per le circa 50’000 piccole imprese (da 10 a 50 dipendenti, per un totale di quasi un milione di persone) e per le 530’000 micro-imprese con meno di 10 dipendenti (per un totale di 1,16 milioni di persone), nonché per le centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori indipendenti che si aspettano risposte immediate dal Consiglio federale sulle misure specifiche che li riguardano. Il Consiglio federale ha annunciato un fondo d’emergenza di un miliardo di franchi per le misure di sostegno. Questo fondo deve ora essere attivato per proteggere centinaia di migliaia di imprese e di lavoratrici e lavoratori indipendenti dal fallimento senza che venga loro attribuita nessuna responsabilità, e con lo scopo di stabilizzare l’economia nazionale.

La settimana scorsa il PS Svizzero ha presentato un pacchetto di misure da attivare senza indugio per far fronte alle sfide economiche e sanitarie. Questo piano deve essere attuato senza ritardi. Il pacchetto di misure si articola in tre pilastri: agevolazione dell’accesso alla riduzione dell’orario di lavoro, estensione del lavoro ridotto ai contratti di lavoro temporaneo e sostegno finanziario diretto alle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e alle/agli indipendenti che subiscono un calo di fatturato a causa di questa situazione eccezionale. In secondo luogo, la Confederazione e i Cantoni devono assumersi i costi supplementari del sistema sanitario, in modo che tali costi non si ripercuotano sugli assicurati. In terzo luogo, occorre ora preparare un programma di stimolo economico e di ripresa per rilanciare l’economia non appena la situazione di emergenza sarà superata.

Il PS Svizzera ribadisce e chiarisce ancora una volta le misure d’emergenza che devono essere adottate senza indugio:

  1. Il lavoro ridotto dovrà essere esteso il più possibile – alle/ai dipendenti temporanei, alle lavoratrici e ai lavoratori interinali, alle lavoratrici e ai lavoratori di guardia, ai proprietari di piccole medie imprese, ecc. In linea di principio, questa misura dovrebbe essere messa a disposizione di tutte le persone soggette all’assicurazione contro la disoccupazione. Tuttavia, per le persone non soggette alla legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), deve essere coperto almeno l’80% delle perdite di reddito e di guadagno, passate e future, dovute alle misure adottate per combattere la crisi del coronavirus. I cantoni dovranno aumentare immediatamente le loro offerte per poter elaborare le richieste di lavoro ridotto in modo rapido ed efficiente. È imperativo che le procedure siano accelerate.
  2. Per coloro che non hanno diritto alle prestazioni previste dalla LADI: per le persone che non possono beneficiare dell’assicurazione contro la disoccupazione e del sostegno alle singole aziende (parrucchieri, fisioterapisti, fioristi), e che non possono essere aiutati tramite prestiti, lavoro ridotto o tramite la LADI, le indennità di perdita di guadagno (IPG) dovranno diventare lo strumento principale per attenuare gli effetti della crisi. Anche le lavoratrici e i lavoratori indipendenti sono legati alle IPG attraverso l’AVS, il che significa che la gestione amministrativa degli aiuti sarà ancora più efficace attraverso questo canale. Dovrà anche essere possibile utilizzare il tradizionale congedo parentale come “congedo parentale di crisi”, quando i genitori devono rimanere a casa per badare ai loro figli in assenza di malattia. Il fondo d’emergenza di 1 miliardo di franchi promesso dal consigliere federale Parmelin può essere utilizzato per il finanziamento supplementare delle IPG.
  3. Aiuto in materia di liquidità e pagamenti non rimborsabili alle piccole e micro-imprese: per le persone fisiche, le/gli indipendenti o le piccole imprese, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) deve fornire immediatamente e senza oneri burocratici un ulteriore aiuto in materia di liquidità e prestiti per coprire, d’intesa con i cantoni, almeno una parte della perdita di reddito e di guadagno non assicurato, senza attribuzione di responsabilità o di colpe. L’urgenza di queste misure è stata confermata dagli esperti di politica economica di tutte le parti e ribadita in una lettera alla SECO, scritta su iniziativa della consigliera nazionale del PS Jacqueline Badran e co-firmata da rappresentanti dell’UDC, del PLR e del PPD.

Il pacchetto di 10 miliardi annunciato dal Consiglio federale non sarà sufficiente. La gestione della crisi richiederà risorse molto maggiori e il Consiglio federale ne è consapevole. Ha promesso che ora saranno attivate tutte le risorse necessarie per proteggere la salute delle persone e per attutire il più possibile le gravi conseguenze economiche della crisi.

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Coronavirus: una strategia a tre pilastri per superare la crisi https://marinacarobbio.ch/2020/03/19/coronavirus-una-strategia-a-tre-pilastri-per-superare-la-crisi/ https://marinacarobbio.ch/2020/03/19/coronavirus-una-strategia-a-tre-pilastri-per-superare-la-crisi/#respond Thu, 19 Mar 2020 09:54:28 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4420 Comunicato stampa del Partito Socialista Svizzero del 12 marzo 2020 La crisi legata alla diffusione del Covid-19 si sta aggravando in Svizzera, sia dal punto...

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Comunicato stampa del Partito Socialista Svizzero del 12 marzo 2020

La crisi legata alla diffusione del Covid-19 si sta aggravando in Svizzera, sia dal punto di vista sanitario che economico. I primi suggerimenti formulati la scorsa settimana dal PS Svizzero per affrontare questa situazione eccezionale si stanno rivelando adeguati. Il PS propone ora una strategia a tre pilastri per rispondere in modo mirato alle sfide economiche e sanitarie che ci attendono.

1. Per ammortizzare l’impatto economico della pandemia a breve termine, è necessario adottare misure che garantiscano in primo luogo l’occupazione, il versamento dei salari e la sopravvivenza di piccole imprese e di lavoratrici e lavoratori indipendenti.

  • Ampliamento e più facile accesso alle prestazioni in caso di riduzione dell’orario di lavoro per le persone con contratto a tempo determinato: le/i dipendenti poco o non assicurati (ad es. nel settore dell’arte, della cultura o degli eventi) dovrebbero essere tutelati in modo particolare.
  • Sostegno finanziario diretto alle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e alle lavoratrici e ai lavoratori indipendenti che subiscono un calo di fatturato a seguito delle misure prese dal Consiglio federale: ciò può avvenire tramite un credito d’emergenza per compensare direttamente le perdite di reddito e di guadagno non assicurate. Per le grandi imprese è possibile istituire un fondo di compensazione per rimediare facilmente ai problemi di liquidità mediante prestiti senza interessi o garantiti.
  • Definizione anticipata delle questioni di indennizzo: se viene ordinata la chiusura di determinate imprese (ad es. a causa della chiusura delle frontiere per le lavoratrici frontaliere e i lavoratori frontalieri), le questioni di indennizzo devono essere risolte in anticipo dalla Confederazione.
  • Risarcimento da parte della Confederazione in caso di mancata assicurazione: la Confederazione interviene quando le perdite non assicurate hanno conseguenze economiche importanti, come ad esempio la riduzione degli effettivi. Ciò può valere per le aziende che soffrono del crollo dei loro mercati di esportazione a causa della crisi del Covid-19. In questi casi, la Confederazione deve coprire una parte delle perdite mediante una garanzia straordinaria contro i rischi all’esportazione. In cambio, le aziende devono impegnarsi a non effettuare licenziamenti.

 

2. Il personale sanitario sta facendo un ottimo lavoro nella gestione della crisi, ma è sempre più sotto pressione. Sono in corso preparativi per consentire l’assistenza a un maggior numero di casi di coronavirus. Sono inoltre necessarie misure urgenti per rafforzare il settore sanitario.

  • Misure di protezione sanitarie per il personale: le misure di protezione della salute del personale sanitario e del loro entourage devono essere rafforzate. Un prolungamento della crisi porta inevitabilmente a un aumento dei casi infetti e a una maggiore esposizione del personale sanitario, già oltremodo impegnato (straordinari, congedi sospesi, aumento del carico di lavoro, aiuto da parte del personale sanitario in pensione). La Confederazione deve sostenere il personale sanitario con misure di accompagnamento per consentirgli di svolgere i propri compiti in modo adeguato e protetto, ad esempio coprendo le spese per la custodia dei bambini e altre spese eccezionali.
  • Incrementare le capacità di assistenza: è necessario alleggerire il sistema sanitario al fine di offrire una migliore assistenza ai pazienti a rischio e agli anziani. Devono essere stanziate maggiori risorse finanziarie per l’aiuto, l’assistenza e le cure a domicilio. I posti letto per il ricovero in ospedale devono essere aumentati, ove possibile, e resi disponibili per le cure. Anche le capacità ambulatoriali devono essere rafforzate, poiché non tutti coloro che necessitano di cure possono essere ricoverati in ospedale.
  • Contenere i costi supplementari della sanità: la Confederazione deve ammortizzare i costi supplementari delle cure ospedaliere e ambulatoriali all’interno del sistema sanitario, in modo che non vi sia un’esplosione dei premi nel 2021. In effetti, il 45% dei costi ospedalieri è di solito sostenuto dall’assicurata/o. La Confederazione dovrà sostenere i cantoni nella copertura dei costi supplementari, che non devono essere imputati alle assicurate e agli assicurati sotto forma di premi più elevati dell’assicurazione malattie.
  • Campagna di formazione nel settore della sanità: a medio termine, la richiesta di una campagna di formazione deve finalmente essere accolta per poter assumere un numero sufficiente di nuovi collaboratori in Svizzera. È ugualmente urgente migliorare le condizioni di lavoro in modo che le persone mantengano più a lungo il loro posto di lavoro.

 

3. Una volta che la pandemia sarà passata, l’economia non si riprenderà immediatamente. Più a lungo dura la crisi, più urgente è la necessità di preparare un piano di rilancio economico. 

  • Piano di investimento e di rilancio economico: il Consiglio federale deve elaborare un piano di investimento e di rilancio economico nel caso in cui la diffusione del coronavirus si dovesse protrarre più a lungo e se si aggravasse.
  • Misure di stimolo all’economia: quando la crisi del Covid-19 si placherà, l’economia svizzera non potrà essere rilanciata semplicemente premendo un pulsante. Le misure di stimolo all’economia devono essere chiaramente anticipate e promosse (ad esempio attraverso programmi infrastrutturali nell’ambito della politica climatica) per sostenere il commercio e le PMI, e quindi l’economia nazionale.

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Riflessione in occasione della giornata mondiale del cancro infantile https://marinacarobbio.ch/2019/02/18/riflessione-in-occasione-della-giornata-mondiale-del-cancro-infantile/ https://marinacarobbio.ch/2019/02/18/riflessione-in-occasione-della-giornata-mondiale-del-cancro-infantile/#respond Mon, 18 Feb 2019 11:38:29 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3783 Sabato 16 febbraio ho avuto la possibilità di dire alcune parole al momento conviviale organizzato dalla Lega ticinese contro il cancro con il gruppo di...

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Sabato 16 febbraio ho avuto la possibilità di dire alcune parole al momento conviviale organizzato dalla Lega ticinese contro il cancro con il gruppo di genitori “Insieme con coraggio” per sottolineare la giornata mondiale del cancro infantile, durante il quale con numerose persone e molti bambini ho assistito al bel e divertente spettacolo “Circoncerto” di Mario e Luzia. A proposito della lotta contro il cancro infantile, ecco qualche mia considerazione:

Cancro. Una parola terrificante, che spaventa qualsiasi persona. Figuriamoci un genitore che la sente pronunciata in merito al proprio figlio. Seppur negli ultimi anni il tasso di mortalità è per fortuna calato drasticamente e circa l’80% dei tumori infantili risultano essere altamente curabili se diagnosticati per tempo, una simile notizia resta uno shock per qualsiasi famiglia. Le malattie tumorali in età pediatrica colpiscono annualmente 200-220 bambini o adolescenti in Svizzera, di cui 10-15 in Ticino.

Oltre all’aspetto prettamente medico, reputo quindi fondamentale accompagnare emotivamente le famiglie nel percorso di trattamento e guarigione. È importante far capire alle famiglie che non sono sole, ma che ci sono altre persone che hanno vissuto o stanno vivendo questa enorme sfida con cui parlare: proprio in quest’ottica mi ha fatto piacere sentire che è nato il gruppo “Insieme con coraggio”. Ho avuto la possibilità di incontrarmi con il gruppo alcuni mesi, in uno dei loro incontri mensili a Bellinzona. La forza di questi genitori, la loro capacità di condividere i momenti difficili, la speranza e la fiducia sono da stimolo per chi come me vuole fare avanzare qualcosa per migliorare la presa a carico, il sostegno e l’accompagnamento dei bambini affetti da tumori e delle loro famiglie. In qualità di membro di comitato dell’associazione cancro infantile svizzera, sono impegnata su questo tema e convinta della necessità di collaborare e scambiare opinioni con chi ne è toccato direttamente.

La Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile è un’importante occasione anzitutto per parlare di queste malattie, ma anche per favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti del bambino e dell’adolescente colpito dalla malattia e riaffermare l’impegno dei genitori nella lotta contro i tumori infantili. È un momento di riflessione sulle sfide prioritarie da affrontare tutti assieme – pazienti, famiglie, personale medico, istituzioni politiche. In questo momento sono a mio parere due temi necessitano di una maggiore attenzione.

Il primo è sicuramente quello del riconoscimento delle cure. A molte famiglie purtroppo è capitato di non vedersi riconosciuto medicamenti necessari da parte delle assicurazioni malattie, di subire lunghe trafile burocratiche quando vorrebbero invece poter ogni attimo seguire il figlio ammalato. Grazie ai contatti avuti con il Dr. Brazzola, la scorsa estate ho approfondito questa tematica e ho presentato alla commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale il caso del bambino ticinese a cui non sono state rimborsate le cure: un caso fra tanti purtroppo. Attualmente abbiamo un concetto nazionale per le malattie rare che punta a favorire un migliore riconoscimento e una presa a carico dei pazienti. In questo ambito c’è ancora molto da fare ma questo piano nazionale è un primo punto di partenza. Sarebbe opportuno averlo per analogia anche per l’oncologia pediatrica, così da poter usare in Svizzera cure omologate altrove e vedersele rimborsare senza problemi dalle casse malati. La terapia proposta dal medico curante, il Dr. Brazzola, non è nell’elenco dei medicamenti obbligatoriamente a carico dell’assicurazione malattie e non è omologata da Swissmedic, benché essa sia riconosciuta nei protocolli di cura e autorizzata all’estero. Di conseguenza la cassa malati la rimborsa solo se soddisfa determinati criteri, come ad esempio l’elevato beneficio terapeutico. Per la cassa malati non ci sarebbe sufficiente letteratura sui benefici elevati della cura per questo tipo preciso di sarcoma: elevato beneficio che è quasi impossibile da dimostrare in pediatria, perché ci sono pochi studi e pochi casi. Proprio per questo ampliare il concetto nazionale per le malattie rare ai tumori infantili sarebbe un importante passo nella giusta direzione. La commissione della sicurezza sociale e della sanità, grazie anche al coraggio dimostrato in Ticino dal Dr. Brazzola e dai genitori che hanno denunciato la loro situazione, ha approvato la necessità di approfondire questo tema e le misure da intraprendere. A breve dovrebbe seguire il sì del Parlamento.

Il secondo ambito in cui a mio parere bisogna agire rapidamente riguarda i famigliari curanti. Questo importantissimo lavoro richiede tempo ed energia, comportando anche ripercussioni finanziare a causa dell’assenza dal posto di lavoro. Il Consiglio federale ha presentato una modifica legislativa volta a sostenere i famigliari che prevede anche un congedo di 14 settimane in caso di malattia dei figli. Questa proposta ha terminato la fase di consultazione e il Consiglio federale dovrebbe prossimamente presentare un messaggio all’attenzione del Parlamento. Come associazione “cancro infantile svizzero” abbiamo risposto positivamente alla consultazione, chiedendo però che ai famigliari di bambini con malattie tumorali siano riconosciute fino a 28 settimane e che in caso di recidiva si possa beneficiare ancora del congedo. La strada per far approvare dal Parlamento una proposta, anche se minima, è ancora lunga. Non solo perché la politica ha i suoi tempi, ma perché non si tiene ancora conto sufficientemente conto che certi trattamenti necessari per le cure avranno ricadute in termini di benefici per le famiglie e per la società ben superiori che calcoli meramente finanziari dei costi di simili misure. Far conoscere quanto succede, rendere pubbliche le difficoltà delle famiglie e dei bambini con malattie tumorali è importante per sensibilizzare e rendere attenta la politica.

Sono fiduciosa che sarà possibile trovare delle soluzioni e fare dei passi avanti in questi due ambiti citati, facilitando così perlomeno la gestione degli aspetti burocratici e finanziari che una tale malattia comporta per le famiglie toccate. Penso che sia il compito della politica far tutto il possibile affinché i genitori possano dedicarsi completamente a seguire e sostenere il proprio figlio ammalato, senza doversi occupare di altri aspetti che rendono ancora più difficile una situazione già ardua e dolorosa.

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Retrospettiva sessione e presidenza – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/#respond Wed, 19 Dec 2018 06:56:10 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3699 Buongiorno, Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!       Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE! La mia elezione a Presidente...

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Buongiorno,

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Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE!

La mia elezione a Presidente del Consiglio nazionale, seguita dai festeggiamenti a Bellinzona e la settimana successiva a Lumino nonché gli incontri con molte cittadine e molti cittadini sono state delle giornate indimenticabili: il merito è anche vostro, che avete partecipato così numerosi e che mi avete scritto in centinaia. Mi impegnerò per favorire la vicinanza tra la popolazione e le istituzioni e, partendo dalla cultura e la lingua italiana, per costruire ponti fra le varie culture che fanno la ricchezza del nostro paese dando voce anche alle minoranze e a tutte e tutti coloro che si trovano nel nostro paese, siano essi svizzeri, residenti o migranti. Grazie per il vostro sostegno!

Trovate qui maggiori informazioni sui temi che vorrei portare avanti durante il mio anno presidenziale e qualche intervista che ho potuto dare per l’occasione.

 

 

Resoconto sessione invernale

Venerdì scorso si è conclusa la sessione invernale, di cui tutti e tutte ricorderete un particolare evento: l’elezione di due donne competenti in Consiglio federale, alle quali faccio ancora una volta i miei auguri. Questa giornata è stata certamente un fatto storico, molto importante per la democrazia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: le donne sono ancora sottorappresentate in diversi ambiti, negli esecutivi cantonali e comunali, nei legislativi, nelle aziende. Nonostante la necessaria revisione della legge sulla parità decisa finalmente dalle Camere il 14 dicembre scorso, per ottenere un’effettiva parità salariale c’è ancora molto da fare, così come per combattere la violenza e le discriminazioni di genere. Ecco perché l’anno prossimo, anno di elezioni cantonali e federali, ma anche dello sciopero delle donne previsto per il 14 giugno 2019 sarà un anno importante per la parità di genere. Per riprendere Nilde Iotti, prima presidente della camera dei deputati italiana, parole che ho citato in parlamento il giorno della mia elezione: “dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l’esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell’esistenza, costringendo tutti – uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali – a fare finalmente i conti con la vita concreta delle donne”

Durante questa sessione sono però anche stati discussi diversi dossier importanti. Uno di questi è la legge sul CO2. Il cambiamento climatico è una delle priorità dei nostri tempi, ecco perché ci vogliono misure molto più incisive per affrontarla. Il gruppo socialista alle camere, giudicando insufficiente quanto uscito dai dibattiti parlamentari, assieme ai Verdi e ai Verdi liberali ha respinto questa legge. La discussione ripartirà ora, sperando di trovare un compromesso migliore in grado di affrontare veramente questa emergenza.

Anche all’ordine del giorno l’iniziativa per pigioni moderata, che abbiamo lanciato quando ero Presidente dell’associazione inquilini.  L’iniziativa, che chiede che almeno il 10% delle nuove costruzioni siano di pubblica utilità e con affitti moderati, è stata respinta dal Consiglio nazionale in quanto eccessiva e costosa. È stato perlomeno proposto un controprogetto indiretto, che vuole dedicare ulteriori 250 milioni tramite i Fonds de Roulement per finanziare spazio abitativo a basso prezzo – ma solo se decidiamo di ritirare l’iniziativa o se essa viene respinta in votazione popolare.

Un altro dossier molto importante era il patto ONU sulle migrazioni, un accordo non vincolante con lo scopo regolare i flussi migratori e contrastare il traffico di essere umani. Un accordo internazionale importante a mio parere, che propone delle soluzioni globali a dei problemi globali. La decisione se firmare o meno questo accordo non verrà presa dal Consiglio federale (come di solito in questi casi), ma dal Parlamento: una mozione in tal senso è stata approvata durante la sessione. La discussione sulla firma avverrà solo alla prossima sessione: vi terrò aggiornati.

 

 

 

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Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro di passare buone feste, circondati dai vostri cari, e di potervi concedere qualche giorno di relax come ho la fortuna di fare io.

Marina Carobbio

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Due NO per i nostri diritti – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/11/02/due-no-per-i-nostri-diritti-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/11/02/due-no-per-i-nostri-diritti-newsletter/#comments Fri, 02 Nov 2018 14:45:52 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3044 Buongiorno, Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!     Due NO per salvaguardare i diritti! Ciò che accomuna le votazioni...

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Due NO per salvaguardare i diritti!

Ciò che accomuna le votazioni del prossimo 25 novembre prossimo è la messa in discussione dei diritti dei cittadini e delle cittadine, dando più poteri ad organismi esterni come le assicurazioni private o diminuendo le possibilità di far valere i loro diritti alla corte europea dei diritti umani. Trovate qui un breve testo in cui spiego perché votare NO a queste due pericolose iniziative.

Soprattutto nel caso dell’iniziativa per l’autodeterminazione dell’UDC e della Lega il risultato rischia di essere estremamente tirato. Ogni voto conta per difendere i diritti umani e la CEDU: vota NO e convinci i tuoi amici a fare lo stesso! Trovi qui maggiori informazioni sull’iniziativa.

 

 

Aumento dei premi: così non va!

Ogni anno è la stessa notizia: i premi di cassa malati aumentano ancora una volta. Questa volta gli aumenti medi sono del 1.2% in Svizzera, del 2.5% in Ticino, addirittura 4% per la categoria adulti. Sempre più economie domestiche, famiglie del ceto medio in primis, fanno fatica a pagare questa spesa crescente. A ciò si aggiunge che la maggioranza borghese nella commissione della sicurezza sociale e della sanità ha  deciso di aumentare le franchigie minime a 500.- franchi e di introdurre dei contratti capestro che obbligano chi sceglie modelli alternativi a non più poter cambiare il tipo di contratto per tre anni. Basta! Non staremo a guardare passivamente l’ennesimo aumento: bisogna agire su due fronti. Da una parte bisogna diminuire a breve termine il peso finanziario che i premi hanno sul budget delle economie domestiche, aumentando i sussidi e limitando i premi al massimo del 10% del reddito disponibile. A tal proposito presenteremo nei prossimi mesi un’iniziativa federale. Secondariamente bisogna contenere i costi, combattendo per esempio la dannosa concorrenza tra gli ospedali oppure regolamentando il settore ambulatoriale.

Per dire basta a una medicina a due velocità, scenderemo in piazza sabato 17 novembre alle ore 16.00 a Bellinzona così come in altre località svizzere. Trovate qui l’evento facebook.

Trovate a questo link il dibattito di “60 minuti” al quale ho partecipato sul tema. Buona visione!

 

Resoconto sessione autunnale

Il sole cala dietro le alpi, una mongolfiera attraversa il cielo: ecco la vista dalla terrazza di palazzo federale l’ultimo giorno della sessione federale. Sono state tre settimane impegnative, con molte decisioni importanti, come la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS. Dopo il NO popolare nel febbraio 2017 alla “riforma fiscale delle imprese 3”,  il Parlamento  ha elaborato una nuova proposta, con l’obiettivo di abolire gli statuti speciali per le holding, dei privilegi fiscali vietati a livello internazionale. La riforma è composta da due parti: una parte fiscale e una legata all’AVS. Nella parte fiscale la maggioranza borghese ha introdotto una serie di nuovi privilegi fiscali, che faranno mancare importanti entrate allo Stato e aumenteranno la dannosa concorrenza fiscale. Dall’altra parte la componente dell’AVS garantisce ulteriori due miliardi annui all’AVS, pagate per metà dai datori di lavoro e in modo proporzionale al proprio reddito. L’AVS, il pilastro più solidale ed equo nel nostro sistema sociale, viene rafforzato. Il fatto che la riforma contenga dei punti negativi e altri positivi, nonché l’unione di due temi in un unico voto popolare in caso di referendum (già annunciato) sia poco democratico, mi hanno spinto ad astenermi durante il voto in Parlamento. La legge è passata ed è in corso un referendum è quindi probabile che andrà al voto popolare l’anno prossimo .
Approvata (per poco! UDC, Lega e PLR contrari) la mozione di Martin Landolt che vuole trasferire la competenza di definire i criteri per le esportazioni di armi dall’amministrazione e dal Consiglio federale al Parlamento. Sarà quindi in futuro possibile fare referendum contro decisioni come la vergognosa proposta di esportare armi in paesi in guerra civile. Prima vittoria, ora speriamo che anche gli Stati seguano la decisione del Consiglio nazionale. Che sia necessaria una politica più restrittiva in materi d’esportazione d’armi lo mostrano anche i recenti coinvolgimenti di ditte svizzere nelle esportazioni di componenti in Arabia Saudita. che a sua volta utilizza in conflitti civili come accade nello Yemen, dove la guerra e l’abbandono da parte della comunità internazionale sta causando migliaia di vittime civili.

La manifestazione per la parità salariale di qualche settimana fa, che ha visto la partecipazione di 20’000 persone, ha portato i suoi frutti: la nuova legge sulla parità è stata approvata in Consiglio nazionale! La versione finale è stata annacquata molto rispetto alla proposta iniziale di Sommaruga, limitando i controlli salariali alle imprese con oltre 100 impiegati e rinunciando a sanzioni in caso di infrazioni. Un passo in avanti, piccolo, ma comunque in avanti. Continuiamo così e soprattutto mettiamo al centro dell’agenda politica il tema della politica di genere e della lotta alle discriminazione legate al sesso! Per raggiungere questi obiettivi infatti, collettivi di donne, sindacati e partiti di sinistra stanno lavorando per uno sciopero delle donne il 14 giugno 2019.

 

 

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Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro un buon week-end!

Marina Carobbio

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Newsletter: Retrospettiva sessione estiva, #AnnoDelleDonne e viaggio in Grecia https://marinacarobbio.ch/2018/07/05/newsletter-retrospettiva-sessione-estiva-annodelledonne-e-viaggio-in-grecia/ https://marinacarobbio.ch/2018/07/05/newsletter-retrospettiva-sessione-estiva-annodelledonne-e-viaggio-in-grecia/#comments Thu, 05 Jul 2018 10:25:54 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2759 Buongiorno, Con un po’ di ritardo vi mando come al solito un breve resoconto della sessione estiva e qualche riflessione su altri avvenimenti delle scorse...

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Buongiorno,

Con un po’ di ritardo vi mando come al solito un breve resoconto della sessione estiva e qualche riflessione su altri avvenimenti delle scorse settimane, che sono state particolarmente intense.
 

 

Retrospettiva sessione estiva

Il tema centrale di questa sessione era l’iniziativa per l’autodeterminazione, lanciata dall’UDC. L’iniziativa vuole rimettere in questione l’adesione della Svizzera alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, la CEDU. Si tratta di un attacco frontale a una tradizione storica del nostro paese: la difesa dei diritti umani. Potete leggere qui il mio intervento in Parlamento. La maggioranza del Parlamento ha respinto l’iniziativa, ma l’ultima parola spetta al popolo che potrà esprimersi questo novembre. La posta in gioco è alta, ecco perché sarà importante essere molto presenti sul territorio e nei media per spiegare le gravi conseguenze che quest’iniziativa avrebbe per la democrazia e i diritti umani.

Altro tema caldo è stata la discussione della legge sulla parità salariale al Consiglio degli Stati: la maggioranza ha deciso che le imprese con oltre 100 impiegati dovranno far svolgere un’analisi sull’uguaglianza dei salari tra i sessi ogni quattro anni, facendola verificare da un organismo indipendente. È sicuramente un passo nella giusta direzione, ma non basta: da 37 anni aspettiamo infatti che la parità salariale venga raggiunta sulla base di controlli volontari; ma comunque secondo i senatori al Consiglio degli Stati non servono sanzioni per le imprese che pagano le donne meno degli uomini! Questo è un altro motivo per cui abbiamo lanciato l’Anno delle Donne (vedi sotto).

Ho presentato infine anche un postulato chiedendo che si metta un limite alle retribuzioni dei dirigenti delle assicurazioni malattia che sono finanziate dall’assicurazione malattia di base. Non può essere che i dirigenti delle casse malati si arricchiscano all’inverosimile mentre la sanità diventa un lusso per molte persone!

 

 

Nessun smantellamento delle misure a difesa dei salari e del lavoro!

Proprio in questi giorni il Consiglio federale discute dell’accordo quadro con l’Unione europea. Per quanto mi riguarda e per il Partito Socialista una cosa è chiara sin d’ora: le misure d’accompagnamento alla libera circolazione non si toccano. Le affermazioni del consigliere federale Cassis, secondo il quale le misure di accompagnamento possono essere riviste, sono inaccettabili! Da ticinese Ignazio Cassis dovrebbe piuttosto battersi per un rafforzamento della protezione delle lavoratrici e dei lavoratori e dei salari, certamente non per uno smantellamento della minima protezione oggi esistente. Certo, ieri il Consiglio federale ha corretto il tiro rispetto alle posizioni di Ignazio Cassis dicendo che le misure di accompagnamento vanno mantenute, ma non possiamo abbassare la guardia, perché il rischio che si mettano in discussione anche le misure esistenti è reale.

 

Considerazioni viaggio in Grecia

Una decina di giorni fa mi sono recata ad Atene con l’associazione “solidarietà con la Grecia” per visitare una clinica di solidarietà sostenuta dalla nostra associazione nell’ambito del progetto portato avanti dall’organizzazione greca  Solidarity4all. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare anche il ministro della sanità e di discutere con alcuni parlamentari greci. Rispetto al 2015, quando è nata la nostra associazione “solidarietà con la Grecia”, la situazione in ambito sanitario è migliorata garantendo l’accesso al sistema sanitario a tutte le persone che vivono in Grecia (più informazioni su questo viaggio sono disponibili in tedesco sul mio sito web).
Durante questo breve viaggio, abbiamo pure visitato pure un campo per rifugiati nei pressi di Atene. Visita che ci ha fatto riflettere su quanto sta accadendo nel Mediterraneo, al migliaio di persone che hanno perso la vita dall’inizio dell’anno e a quell’Europa, iniziando dall’Italia, che antepone i calcoli politici alle vite umane; che pone muri e barriere invece di sostenere i paesi del sud del mondo con politiche coerenti di cooperazione e sviluppo; che dimentica che l’86% delle persone in fuga vive nei paesi in via di sviluppo. Del tema della migrazione, della necessità di rivedere l’accordo di Dublino e come migliorare l’accoglienza, il Partito Socialista si occuperà in una giornata di studio il 25 agosto prossimo. Perché, per parafrasare la consigliera federale Simonetta Sommaruga, l’accoglienza di chi è minacciato fa parte dei nostri valori fondamentali.

 

Lancio anno delle donne

Il 14 giugno, ricorrenza del famoso sciopero delle donne del 1991, abbiamo lanciato come Partito Socialista e Gioventù Socialista l’#AnnoDelleDonne. Diamo un anno alla politica per ottenere finalmente la parità salariale, la fine della violenza contro le donne e il riconoscimento del lavoro di cura dei figli e della casa. Altrimenti siamo pronte a scendere di nuovo in piazza come avvenuto ventisette anni fa.

Condividi le nostre rivendicazioni? Puoi firmare qui il manifesto delle donne.

“Dovremmo essere tutti femministi”: ecco il titolo dell’articolo che ho scritto per l’occasione. Puoi leggerlo qui.

 

 

 

Trovate più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook o twitter. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.

Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro una buona estate!

Marina Carobbio

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Sessione primaverile e #NoBillag – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/02/25/sessione-primaverile-nobillag-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/02/25/sessione-primaverile-nobillag-newsletter/#respond Sun, 25 Feb 2018 16:06:03 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2569 Trovi qui la mia ultima newsletter. Vuoi riceverla anche tu? Puoi iscriverti qui.  No Billag: una proposta pericolosa per la Svizzera italiana! Gli ultimi sondaggi...

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No Billag: una proposta pericolosa per la Svizzera italiana!

Gli ultimi sondaggi dicono che il fronte dei contrari a No Billag sta avanzando, ma non dobbiamo dare per scontato una vittoria: l’impegno di noi tutti e tutte in queste ultime settimane di campagna è fondamentale! È soprattutto importante che anche in Ticino prevalga il no, rischiando in caso contrario una modifica della cosiddetta chiave di riparto, che garantisce oggigiorno un saldo netto di oltre 188 milioni rispetto a quanto paghiamo di effettivo canone. Dobbiamo parlare con amici ed amiche, condividere articoli e post sul tema, e soprattutto ricordarci di votare.

Assieme possiamo farcela e salvaguardare il servizio pubblico!

Scopri perché voterò NO a No Billag in questo breve video:

 

Concentrazione della ricchezza e sgravi fiscali

Con quasi 10’000 firme abbiamo consegnato qualche settimana fa il referendum contro la riforma fiscale, che prevede 52 milioni di sgravi per i benestanti e le grandi imprese. E questo dovrebbe essere solo il primo pacchetto di sgravi, al quale è già stato annunciato ne seguiranno altri. Contemporaneamente a Berna sta anche iniziando la discussione sulla riforma dell’imposizione delle imprese 4, dopo che la RIE 3 è stata affossata dal popolo un anno fa.

Questi temi toccano una discussione di fondo: che fiscalità e che società vogliamo? Vogliamo che la ricchezza continui a concentrarsi nelle mani di pochi (in Svizzera l’1% possiede il 40% della ricchezza complessiva!) oppure vogliamo ridare più soldi a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese e sgravare fiscalmente il ceto medio?

Il 29 aprile io voterò un chiaro NO alla riforma fiscale!

 

Sessione primaverile: ecco di cosa si parlerà

Domani inizia la sessione primaverile, nella quale ci attendono discussioni su temi interessanti e votazioni importanti. Eccone un riassunto.

È un bilancio in chiaro-scuro quello che sta scaturendo sulla riforma delle prestazioni complementari (PC) dopo l’esame commissionale. Dopo anni di attesa e rivendicazione da parte delle associazioni degli anziani e delle persone con handicap, la riforma conterrà finalmente un aumento degli aiuti per pagare l’affitto per le tali categorie di beneficiari PC a basso reddito (importi massimi riconosciuti per le spese di pigione). Tali prestazioni sono infatti rimaste invariate dal 2001. Da allora gli affitti sono aumentati mediamente del 18% e gli importi massimi per gli affitti riconosciuti nelle PC sono insufficienti per finanziare abitazioni adatte a persone anziane o con handicap. Inoltre, grazie a una proposta della collega socialista Silvia Schenker (BS), i disoccupati più anziani potranno lasciare il proprio avere della previdenza professionale nell’istituto di previdenza del vecchio datore di lavoro e percepire successivamente una rendita. Purtroppo però la maggioranza di centro-destra della commissione del Consiglio nazionale ha deciso di diminuire il contributo della Confederazione per la riduzione dei premi di cassa malati di 75 milioni. Una proposta inaccettabile considerato il continuo aumento dei premi cassa malati che gravano sul bilancio delle economie domestiche e malgrado il fatto che la Confederazione presenta delle eccedenze nei suoi conti. Ecco perché l’iniziativa popolare che lanceremo come PSS per limitare i premi cassa malati al 10% del reddito disponibile dimostra la sua validità ed importanza.
Per tornare alla prestazioni complementari: una valutazione definitiva potrà essere tratta solo dopo la discussione in Consiglio nazionale che avverrà il 14 marzo prossimo. Diverse sono infatti le proposte di minoranza che abbiamo presentato. Prima su tutte quella di non ridurre il contributo della Confederazione per la riduzione dei premi cassa malati. Le prestazioni complementari sono un pilastro importante del nostro sistema sociale per evitare che persone anziane o con handicap finiscano in povertà e permettono di colmare le lacune finanziarie che persistono anche con la percezione della rendita pensionistica o di invalidità.

Durante la sessione primaverile delle camere si discuterà anche di parità salariale sulla base di un progetto presentato dalla Consigliera federale Sommaruga che vuole introdurre dei controlli salariali nelle imprese con più di 50 dipendenti. Un primo passo, ma non ancora sufficiente per combattere le disuguaglianze retributive tra donne e uomini, anche perché in parlamento c’è chi non vuole nemmeno  verifiche nelle imprese con più di 100 dipendenti. Ecco perché è importante mobilitarsi l’8 marzo, partecipando alla manifestazione a Bellinzona alle 18.00. Trovate qui maggiori informazioni. Durante la sessione si parlerà anche altri temi importanti, come La Posta e la vicenda Autopostale SA, dibattito durante il quale si dovrà ribadire che il servizio pubblico non può dipendere da logiche di profitto ma deve garantire un servizio universale a tutta la popolazione.

Trovate molte più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook o twitter. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.
Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!
Cari saluti,
Marina Carobbio

 

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Interrogazione: Che futuro per le officine di Bellinzona? https://marinacarobbio.ch/2017/09/27/interrogazione-futuro-le-officine-bellinzona/ https://marinacarobbio.ch/2017/09/27/interrogazione-futuro-le-officine-bellinzona/#respond Wed, 27 Sep 2017 14:01:44 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=2317/ Come intende impegnarsi il Consiglio federale per difendere i posti di lavoro presso gli stabilimenti industriali FFS di Bellinzona? Interrogazione del 27 settembre 2017 Le FFS...

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Come intende impegnarsi il Consiglio federale per difendere i posti di lavoro presso gli stabilimenti industriali FFS di Bellinzona?

Interrogazione del 27 settembre 2017

Le FFS hanno paventato il trasferimento dello stabilimento industriale delle officine di Bellinzona dalla città in un’altra zona del Bellinzonese. Nel 2008 i dipendenti delle officine hanno scioperato per un mese, con successo, a difesa dello stabilimento, sostenuti anche dalle autorità cantonali e comunali, dalla deputazione ticinese alle Camere federali e dalla popolazione ticinese. Tra le parti ci sono pure stati degli accordi tesi a mantenere il volume di lavoro.

Vista l’importanza per il Ticino delle officine di Bellinzona, sia in termini di posti di lavoro qualificati sia in termini di piazza industriale e polo tecnologico, chiedo quindi al Consiglio federale:

  • Se e come ritiene impegnarsi con e presso le FFS per rispettare gli accordi presi tra le parti mirati a garantire i posti di lavoro e il volume di lavoro presso le officine FFS ed evitare che si assista a uno smantellamento strisciante degli stabilimenti industriali e conseguentemente dei posti di lavoro in Ticino.
  • Se, in collaborazione con il cantone e le FFS, si impegnerà per lo sviluppo di un parco tecnologico legato agli stabilimenti industriali FFS e, in caso affermativo, quali passi in questo senso intende intraprendere.
  • Concretamente come intende attivarsi affinché gli stabilimenti industriali delle officine FFS in Ticino siano un punto di riferimento per tutta la Svizzera per la manutenzione del materiale rotabile

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Cassis e la coesione nazionale https://marinacarobbio.ch/2017/09/20/cassis-la-coesione-nazionale/ https://marinacarobbio.ch/2017/09/20/cassis-la-coesione-nazionale/#respond Wed, 20 Sep 2017 15:31:46 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=2299/ Mi fa piacere che con l’elezione di Ignazio Cassis la Svizzera italiana torni ad essere rappresentata in Consiglio federale dopo 18 anni di assenza. Mi...

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Mi fa piacere che con l’elezione di Ignazio Cassis la Svizzera italiana torni ad essere rappresentata in Consiglio federale dopo 18 anni di assenza. Mi auguro vivamente che ciò possa contribuire a rafforzare la coesione nazionale e a far da ponte tra tutte quelle varie componenti che compongono e fanno la ricchezza del nostro paese, le differenti regioni linguistiche ma anche tutte e tutti coloro che vi vivono, siano essi svizzeri o migranti, donne e uomini. Auspico anche che questa elezione dia la possibilità di affrontare veramente e non solo a parole alcuni dei problemi con i quali siamo confrontati: un mondo del lavoro sempre più precario dove è necessario unire le forze per combattere il dumping salariale e la povertà; la diminuzione del potere d’acquisto di molte economie domestiche per le quali è finalmente importante ridurre i premi cassa malati e gli affitti; i cambiamenti climatici che vanno affrontanti con misure decisamente più incisive. Sono tutti problemi che in Ticino conosciamo da vicino, dalle difficoltà del mondo del lavoro a una socialità che purtroppo non riesce a rispondere in maniera adeguata ai nuovi bisogni fino all’erosione degli spazi verdi e all’aumento del traffico e dell’inquinamento. Certo non è un singolo membro del Governo in un sistema collegiale che potrà risolvere questi problemi, a maggior ragione con un parlamento di centrodestra com’è quello attuale, ma egli potrà comunque contribuire a sensibilizzare su questi problemi e a trovare delle soluzioni nell’interesse della maggioranza della popolazione. Ignazio Cassis ha dichiarato nel suo discorso di accettazione della carica di voler ascoltare e dialogare anche con quella parte politica nella quale non si riconosce ideologicamente. Un segnale importante che ci fa sperare di evitare un ulteriore spostamento a destra del Consiglio federale. Ancora un volta non posso che ribadire come la sottorappresentanza delle donne nel Governo svizzero deve venir affrontata anche da quelle forze politiche che finora hanno voluto ignorarla. La forza di un paese e coesione passa, infatti, anche dalla capacità di garantire rappresentanza a tutte le componenti della società.

A Ignazio faccio i miei complimenti per l’elezione e auguro buon lavoro!

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Rappresentazione della Svizzera Italiana in Consiglio Federale https://marinacarobbio.ch/2012/03/05/rappresentazione-della-svizzera-italiana-consiglio-federale/ https://marinacarobbio.ch/2012/03/05/rappresentazione-della-svizzera-italiana-consiglio-federale/#respond Mon, 05 Mar 2012 09:25:37 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=667 La successione di Micheline Calmy-Rey ha condotto ad un dibattito molto acceso sul problema della rappresentazione della Svizzera italiana in Consiglio federale. Tre mesi dopo...

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La successione di Micheline Calmy-Rey ha condotto ad un dibattito molto acceso sul problema della rappresentazione della Svizzera italiana in Consiglio federale. Tre mesi dopo l’elezione del Consigliere federale socialista Alain Berset, pare opportuno ritornare su questa questione a bocce ferme, con l’intento di condurre una riflessione più approfondita sulla composizione e la rappresentatività del governo svizzero. La questione della rappresentazione della Svizzera italiana in Consiglio federale si iscrive più generalmente in un sentimento sempre più diffuso di una coesione nazionale svizzera in difficoltà. Segnali d’allarme quale il graduale abbandono dell’apprendimento delle lingue nazionali a favore dell’inglese in alcuni cantoni o la persistenza della sottorappresentazione dei romandi e degli italofoni nell’Amministrazione federale sono sempre più lampanti. In certi dipartimenti, quale il Dipartimento dell’Economia o il Dipartimento della Difesa, gli impiegati italofoni rappresentano poco più dell’1% degli effettivi. Le diverse componenti linguistico-culturali svizzere non sono sempre rappresentate nelle proporzioni adeguate ci  che nuoce alla struttura multiculturale e alla coesione nazionale, elementi costitutivi della forza del nostro paese. (…)

Rappresentazione della Svizzera Italiana in Consiglio Federale

articolo di Céline Antonini studentessa all’ Istituto di scienze politiche- Parigi. 

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