casse malati – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Sat, 16 Oct 2021 08:49:01 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png casse malati – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 Alcuni temi della sessione estiva 2021 delle Camere federali https://marinacarobbio.ch/2021/06/29/alcuni-temi-della-sessione-estiva-2021-delle-camere-federali/ https://marinacarobbio.ch/2021/06/29/alcuni-temi-della-sessione-estiva-2021-delle-camere-federali/#respond Tue, 29 Jun 2021 17:26:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4867   Durante le tre settimane di sessione il Parlamento ha trattato molti temi importanti. Di seguito vorrei approfondire brevemente alcuni temi che mi stanno particolarmente...

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Durante le tre settimane di sessione il Parlamento ha trattato molti temi importanti. Di seguito vorrei approfondire brevemente alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore.

Iniziativa popolare 18.079 Per cure infermieristiche forti (Iniziativa sulle cure infermieristiche)

Durante la sessione, il Consiglio degli Stati ha bocciato l’iniziativa popolare “per cure infermieristiche forti” con 28 voti contro 14. Il Consiglio federale e il Consiglio nazionale si erano già espressi a sfavore dell’iniziativa. Il Parlamento aveva invece approvato durante la sessione primaverile il controprogetto indiretto. Mi sono battuta portando avanti il parere della minoranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati che chiedeva l’adozione dell’iniziativa. In particolare, riconoscendo il valore insostituibile del lavoro di infermiere e infermieri, ho sottolineato l’importanza di definire delle condizioni di lavoro dignitose e la sufficiente dotazione di personale; punti ai quali in controprogetto non dà risposta. Puoi leggere il mio intervento qui. La popolazione sarà chiamata ad esprimersi sull’iniziativa popolare, che vi invito a sostenere.

19.050 Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21)

Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha approvato l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni. Il progetto AVS 21 vuole garantire il finanziamento del Primo pilastro fino al 2031, i dibattiti sono ancora in corso. Il Partito socialista si batte contro questa riforma che peserà principalmente sulle spalle delle donne. Le donne spesso svolgono del lavoro non retribuito e non possiamo dimenticare che il divario salariale tra i generi continua ad esistere anche in Svizzera. Le misure di compensazione proposte dal Consiglio federale sono insufficienti. Non possiamo permettere che i partiti borghesi smantellino il nostro futuro. La riforma, per essere accettata dalla popolazione, deve essere giusta e solidale.

Iniziativa popolare 18.070 Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)

È stato accolto il controprogetto all’iniziativa popolare sulla trasparenza. Il Partito socialista si è battuto perché la Svizzera disponga per la prima volta di regole sulla trasparenza efficaci in materia di finanziamento della politica a livello nazionale. Dobbiamo ringraziare i numerosi membri del PS e della GISO per i loro sforzi volti a far adottare questa legge. Non possiamo comunque fermarci qui, anche a livello di cantoni e comuni è necessario introdurre delle nuove regolamentazioni in materia di trasparenza.

Postulato 21.3296 Piena partecipazione alla vita politica e pubblica delle persone con disabilità intellettiva

Le persone affette da handicap cognitivo hanno il diritto di partecipare alla vita politica come tutti i loro concittadini. È questo l’obiettivo del mio postulato, che il Consiglio federale ha proposto di adottare e che il Consiglio degli Stati ha accolto durante la sessione estiva 2021. A livello di alcuni cantoni, penso ad esempio al Canton Vaud, al Canton Ginevra, al Canton Ticino, la legislazione sta cambiando per essere più inclusiva. Ho indicato alcuni esempi da seguire, come quello della lingua facile, da estendere a tutti gli ambiti della politica e al progetto europeo “My opinion, my vote“. È giusto che anche a livello federale tutte e tutti possiamo godere degli stessi diritti di voto e di eleggibilità. Questo cammino non potrà che rafforzare la nostra democrazia.

Iniziative cantonali Ticino

  • 20.301 Per riserve eque e adeguate. Restituzione delle riserve eccessive nell’assicurazione malattia à non è dato seguito
  • 20.302 Per premi conformi ai costi e un’effettiva compensazione dei premi incassati in eccesso à non è dato seguito
  • 20.300 Rafforzare, tramite informazioni complete, la partecipazione dei cantoni affinché possano elaborare una presa di posizione pertinente in occasione della procedura di approvazione dei premi Cassa malati

Il Cantone Ticino, unitamente ad altri Cantoni, hanno depositato numerose iniziative cantonali volte a dare una risposta all’ormai annuo e insostenibile aumento dei premi cassa malati. Sono stata relatrice di minoranza per tutte e tre le iniziative in oggetto. Purtroppo, solo all’iniziativa 20.300 è stato dato seguito durante la sessione primaverile. La maggioranza del Consiglio degli Stati ha invece deciso di non dare seguito alle iniziative 20.301 e 20.302. Il problema del peso dei premi cassa malati sulle economie domestiche è grande e io, così come il Partito socialista, mi impegno in parlamento affinché delle soluzioni eque e giuste siano adottate. In questo contesto si inserisce l’Iniziativa per premi meno onerosi depositata dal PS a inizio 2020, dopo aver raccolto in 10 mesi 118’000 firme.

Iniziativa cantonale Turgovia 16.312 Complemento all’articolo 64a della legge federale sull’assicurazione malattie concernente l’esecuzione dell’obbligo di pagare i premi da parte degli assicurati

Le liste nere delle assicurazioni malattie hanno un impatto negativo sulle cure di base degli assicurati con mezzi modesti. Molte persone non possono purtroppo permettersi di pagare i premi cassa malati poiché il loro reddito è basso e i premi sono spesso troppo alti. Non si tratta quindi di volontà di non pagare ma di impossibilità. La difficoltà economica non deve essere un intralcio per poter usufruire di cure adeguate. Non è questa l’anima di uno stato sociale. È il messaggio che ho cercato di evidenziare durante il mio intervento al Consiglio degli Stati durante il dibattito sul tema. Purtroppo però il Consiglio degli Stati ha deciso di continuare a concedere la possibilità ai Cantoni di mantenere le liste nere. L’iniziativa passa al Consiglio nazionale, nel quale speriamo che si decida di abolire queste liste.

Mozione 20.4264 Per un finanziamento adeguato delle cure palliative

In qualità di medico e di presidente di palliative ch, non posso che rallegrarmi della decisione del Consiglio nazionale che, dopo il Consiglio degli Stati, ha adottato anch’esso la mozione in oggetto, della quale sono stata la promotrice. Grazie a questa mozione, il Consiglio federale è ora incaricato di “creare le basi legali necessarie atte a garantire a livello nazionale cure e assistenza conformi ai bisogni a tutte le persone che si trovano alla fine della loro vita”. Le cure palliative sono un diritto, tutte le persone dovrebbero avere la facoltà di decidere su come trascorrere la fine della loro vita “indipendentemente da dove vivono, dalle strutture sociali esistenti e dalla sua situazione finanziaria“. Per ulteriori informazioni sul tema delle cure palliative clicca qui.

Mozione Carobbio 21.3807 Assicurazioni perdita di guadagno adeguate all’evoluzione del mondo del lavoro

Durante la sessione estiva, ho depositato una mozione volta a “garantire la copertura assicurativa e la sostituzione di reddito in caso di perdita di guadagno a tutte le persone attive con un reddito derivante da un’attività lucrativa quale dipendente, indipendente e da una forma di lavoro atipica”.

Durante la pandemia da coronavirus molte sono state la categorie professionali toccate, e tra tutte il bisogno di una migliore copertura sociale è parso evidente fra gli indipendenti. Per questo motivo, il PS ha chiesto uno studio per comprendere la situazione degli indipendenti in Svizzera, e quindi per poterli assistere adeguatamente e tramite misure concrete. Potete trovare qui lo studio della SUPSI “Gli indipendenti in Svizzera – Composizione, protezione sociale, crisi pandemica”.

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Ennesimo aumento dei premi di cassa malati, votazioni federali e bilancio della sessione autunnale – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2020/09/30/ennesimo-aumento-dei-premi-di-cassa-malati-votazioni-federali-e-bilancio-della-sessione-autunnale-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2020/09/30/ennesimo-aumento-dei-premi-di-cassa-malati-votazioni-federali-e-bilancio-della-sessione-autunnale-newsletter/#respond Wed, 30 Sep 2020 18:38:40 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4655     Buongiorno Da domenica la Svizzera è un po’ più sociale e solidale, non solo perché ha finalmente deciso di introdurre un congedo di...

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Buongiorno

Da domenica la Svizzera è un po’ più sociale e solidale, non solo perché ha finalmente deciso di introdurre un congedo di paternità, ma anche perché la popolazione ha detto di NO a un ennesimo imbroglio fiscale che avrebbe avvantaggiato i più benestanti facendo mancare ben 380 milioni di franchi alla collettività. Questi mezzi possono ora essere impiegati per altre misure a favore delle famiglie, come diminuire le rette delle strutture di accoglienza o i premi di cassa malati. Il NO all’iniziativa dell’UDC sulla disdetta della libera circolazione è un segnale importante della popolazione verso chi ha tentato ancora una volta di mettere le lavoratrici e i lavoratori gli uni contro gli altri e di smantellare le misure di accompagnamento. Il sì del Ticino, comunque ben al di sotto delle attese dell’UDC, è legato alla situazione difficile del mercato del lavoro del nostro Cantone che necessita di misure urgenti contro il precariato e per combattere il dumping salariale, riconoscendo che ci sono delle regioni più a rischio sul mercato del lavoro per le quali sono necessarie misure mirate. Proposte sulle quali stiamo lavorando e rispetto alle quali vi informerò. Il rifiuto della revisione della Legge sulla caccia apre la strada a una soluzione più sostenibile. Peccato per il risicato voto favorevole all’acquisto degli aerei da combattimento: quasi la metà dei votanti ritiene che altri siano i problemi per il nostro paese sui quali bisogna investire: per misure nel mondo del lavoro, per l’emergenza climatica, per il futuro delle assicurazioni sociali e i costi sanitari. Di questo risultato non si potrà non tener conto.

Maggiore solidarietà nell’assicurazione malattia per contrastare l’ennesimo aumento dei premi

L’annuncio dell’ennesimo aumento dei premi di cassa malati indica che, come per combattere il dumping salariale, anche per diminuire i premi di cassa malati e contenere l’aumento dei costi sanitari è necessaria la volontà politica. Abbiamo infatti un problema di finanziamento con iniqui premi che non tengono conto del reddito. In attesa di rilanciare la proposta di una cassa malati pubblica con premi proporzionali al reddito, chiediamo di limitare i premi dell’assicurazione malattia al massimo al 10% del reddito e come misura immediata la riduzione delle riserve degli assicuratori malattia. Esiste inoltre un problema legato all’aumento dei costi sanitari, solo parzialmente giustificato dall’andamento demografico e dallo sviluppo diagnostico e tecnologico. Si tratta infatti di rafforzare la sanità pubblica invece di favorire quella privata, di rivedere i prezzi dei medicamenti e il sistema tariffale e di limitare il ricorso a prestazioni inutili ma costose. Ho approfondito il tema nell’articolo che trovi qui: Premi cassa malati: le proposte ci sono, ci vuole la volontà politica in Ticino come a Berna.
Per discutere con voi di come affrontare l’aumento dei premi di cassa malati, con il PS organizzeremo alcune serate pubbliche. La prima, alla quale sarò presente, si terrà giovedì 8 ottobre dalle ore 20.00 presso l’Aula magna delle scuole Elementari Nord di Bellinzona. Partecipate numerosi!

Bilancio della sessione autunnale

Venerdì scorso, 25 settembre 2020, si è conclusa la sessione autunnale delle Camere federali.
Durante le tre settimane di sessione, sono stati molti i temi che hanno impegnato i parlamentari. Tra questi, troviamo la Legge federale urgente per affrontare l’epidemia di COVID-19 (20.058) che fornisce la base per il proseguimento delle misure di sostegno, in particolare per i lavoratori indipendenti e gli operatori culturali. Inoltre, contiene i provvedimenti per i casi di rigore concernenti le imprese o volti ad indennizzare la perdita di guadagno alle persone che devono interrompere o limitare la loro attività lavorativa. L’estensione di queste misure al settore culturale e agli indipendenti è stato possibile grazie al grande impegno del partito socialista. È stata infatti la consigliera nazionale Mattea Mayer (PS-ZH) che ha portato avanti per prima queste proposte a favore di molti lavoratori autonomi con guadagni spesso limitati.
Finalmente è stata approvata anche la revisione totale della legge sul CO2 (17.071). Si tratta di un passo importante per contrastare il cambiamento climatico sul quale purtroppo però pende già la minaccia del referendum da parte degli ambienti di destra e padronali. Continuerò con convinzione a battermi affinché sia promossa a livello svizzero una politica climatica degna di questo nome.
La mozione (20.3503) che ho presentato chiedendo di correggere l’art. 113 del Codice penale svizzero togliendo il riferimento alla “passione” quando si tratta di omicidio è stata trasmessa per esame alla commissione competente e sarà dibattuta in palamento. Ritengo sia molto importante eliminare questo aggettivo nella versione italiana e francese a favore di un termine neutro, come già accade nella versione tedesca nella quale si parla di “Totschlag”.
Un tema per me molto importante è quello dell’eradicazione del femminicidio in Svizzera e nel mondo. Per questo ho presentato l’interpellanza 20.3505, indirizzando delle chiare richieste al Consiglio federale. Sono parzialmente soddisfatta delle risposte ricevute e durante la mia presa di parola (potete leggere qui il resoconto) ho ribadito l’importanza di utilizzare la terminologia appropriata. Promuovere l’utilizzo del termine “femminicidio” significa proprio questo: definire correttamente la violenza efferata contro le donne, uccise in ragione del loro genere. Per combattere questo fenomeno è anche importante utilizzare le parole giuste.
La mia mozione volta a trovare misure urgenti per contrastare il rischio di povertà a seguito della crisi sociale dovuta al coronavirus (20.3423) è stata trasmessa per approfondimento alla commissione competente. È un passo positivo che permetterà uno studio attento delle varie proposte concrete che ho elencato nel testo della mozione.
Mi sono inoltre impegnata molto a favore dello stanziamento di 28 miliardi nell’ambito del Messaggio sulla promozione dell’educazione, ricerca e innovazione per il periodo 2021-2024 (20.028) e per il Messaggio sulla cultura (20.030) riuscendo a far approvare più mezzi a favore della lingua retoromancia. Purtroppo, perdendo per poco, non è stato approvato il raddoppio dei mezzi per gli scambi linguistici per gli studenti, che avrebbe favorito il plurilinguismo nella formazione. Sono inoltre stata relatrice sul pacchetto Orizzonte per la partecipazione della Svizzera ai programmi di ricerca europea (20.052), indispensabili per mantenere e accrescere la qualità nei settori della ricerca e dell’educazione in Svizzera.
Infine, ho presieduto la commissione sul Programma della legislatura 2019 – 2023 (19.078), per la quale sono poi stata relatrice in parlamento. In questo ambito siamo riusciti a inserire tra gli altri, un piano d’azione per le lingue, l’effettiva attuazione della Convenzione di Istanbul e la presentazione di un messaggio sulla tassazione individuale in modo che finalmente l’imposizione fiscale sia neutrale da un punto di vista del tipo di unione scelto (matrimonio, concubinato, in unione domestica registrata).

 

 

 

 

 

 

 

In conclusione, voglio ricordare l’importanza di adottare tutte le misure precauzionali per contrastare la diffusione del coronavirus, dalle misure igieniche all’uso della mascherina in luoghi affollati e nei mezzi pubblici, così come l’utilizzo dell’App di tracciamento swisscovid. 

Puoi avere più informazioni sulla mia attività seguendomi sui social o visitando il mio sito web. Sono sempre a disposizione per sentire le vostre opinioni.

Cari saluti,
Marina

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Premi e casse malati: no agli interessi di bottega, sì a vere riforme per tutte e tutti https://marinacarobbio.ch/2019/10/14/premi-e-casse-malati-no-agli-interessi-di-bottega-si-a-vere-riforme-per-tutte-e-tutti/ https://marinacarobbio.ch/2019/10/14/premi-e-casse-malati-no-agli-interessi-di-bottega-si-a-vere-riforme-per-tutte-e-tutti/#respond Mon, 14 Oct 2019 14:25:28 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4256 Come ogni autunno anche quest’anno guardiamo affranti e preoccupati le polizze per l’assicurazione malattia e gli annunci dei premi. E puntuali come da diversi anni...

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Come ogni autunno anche quest’anno guardiamo affranti e preoccupati le polizze per l’assicurazione malattia e gli annunci dei premi. E puntuali come da diversi anni a questa parte fioccano le proposte per contrastare gli aumenti. Molte persone non credono più alle promesse della politica. Come non capirli: i premi cassa malati sono tra le principali voci di spesa delle economie domestiche e pesano in maniera importante sul borsellino di molti assicurati. E, benché molte misure siano da tempo sul tavolo della politica, finora è mancata la volontà della maggioranza di portarle avanti: tanti e troppi sono gli interessi dei diversi attori. Lobby ben presenti – e ben pagate – in Parlamento, al punto che i loro interessi hanno spesso il sopravvento su quelli degli assicurati. È quindi giunto il momento di cambiare le cose.

Anzitutto agendo sul finanziamento dell’assicurazione malattia e diminuendo così i premi cassa malati e le spese non coperte dall’assicurazione malattia di base, ma che gli assicurati pagano regolarmente di tasca propria. In vent’anni premi cassa malati sono aumentati del 120 per cento, ben al di sopra dell’aumento dei salari e delle rendite pensionistiche che invece stagnano; oggi il 40 per cento degli assicurati paga più premi cassa malati che imposte. Ben vengano quindi le proposte per più trasparenza, maggiori controlli sugli assicuratori malattia, e di mettere un tetto massimo alle riserve delle casse malati oggettivamente eccessive. Speriamo che sia la volta buona! Si tratta infatti di proposte già presentate dal Partito socialista e da altri, ma regolarmente bocciate dal Parlamento di centrodestra, proprio per quegli interessi così fortemente rappresentati in a Berna. Interessi che hanno anche svuotato la legge sulla sorveglianza sull’assicurazione malattia di modalità più efficaci per controllare la determinazione dei premi.

È urgente una moratoria sui premi cassa malati che deve però essere affiancata da soluzioni durature, che di fatto ne facciano diminuire il peso a carico delle economie domestiche. Ecco perché con il mio partito abbiamo lanciato un’iniziativa popolare per mettere un tetto ai premi cassa malati al massimo al 10 per cento del reddito disponibile. Una proposta che andrà a favore soprattutto del ceto medio e medio-basso che non beneficia degli aiuti per ridurre i premi, finanziata tramite un’estensione dei sussidi da parte dell’ente pubblico, partendo dal contributo della Confederazione. Rimane l’obiettivo di una cassa malati pubblica e di premi proporzionali al reddito. Perché l’assicurazione malattia obbligatoria è un’assicurazione sociale e come tale non può essere regolata da interessi di bottega.

Bisogna poi intervenire sui costi sanitari. Ben venga quindi un rafforzamento della prevenzione e del sistema del medico di famiglia come auspicato dalla maggioranza degli intervistati in un recente sondaggio. Il 90% delle patologie possono essere curate dal medico di base, evitando anche in molti casi trattamenti inutili e costosi o doppioni. Vanno poi favorite le cure integrate e ambulatoriali, per meglio curare i pazienti con polimorbidità, ma ciò passa attraverso una maggiore interdisciplinarietà e un migliore riconoscimento del lavoro di cura e infermieristico e non dando maggiore potere agli assicuratori malattia. Si deve poi agire sul sistema tariffario, ad esempio passando a prestazioni forfettarie anche nel settore ambulatoriale, ed intervenire in maniera più marcata sul costo dei medicamenti. Prezzi dei medicamenti talmente alti che non sono giustificati dai costi per la ricerca e la produzione per lo sviluppo di nuovi prodotti, favorendo i farmaci generici, ma soprattutto facendo diminuire i costi dei nuovi prodotti sottoposti a brevetto, che sono la maggiore voce di spesa in questo campo.

Le proposte ci sono. Ci vuole la volontà politica per realizzarle. Ecco perché le elezioni federali del prossimo 20 ottobre sono una tappa fondamentale: per diminuire i premi cassa malati, agire finalmente sui costi e non fare gli interessi delle lobby.

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Qualità e sostenibilità non sono incompatibili https://marinacarobbio.ch/2019/09/15/qualita-e-sostenibilita-non-sono-incompatibili/ https://marinacarobbio.ch/2019/09/15/qualita-e-sostenibilita-non-sono-incompatibili/#respond Sun, 15 Sep 2019 13:17:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4164 Puntualmente anche quest’anno ci sarà l’ennesimo aumento dei premi cassa malati. In 20 anni i premi sono più che raddoppiati, mentre i salari e le pensioni...

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Puntualmente anche quest’anno ci sarà l’ennesimo aumento dei premi cassa malati. In 20 anni i premi sono più che raddoppiati, mentre i salari e le pensioni sono aumentati sono in maniera limitata. Premi sempre più alti, costi per cure non riconosciute dall’assicurazione malattia obbligatoria, franchigie e partecipazioni ai costi: voci di spesa che incidono pesantemente sul budget famigliare. Pesano soprattutto sul borsellino di coloro che ricevono solo un minimo aiuto alla riduzione dei premi e di quella casse media che non beneficia di nessuna riduzione di premio.  Senza contromisure il rischio è quello di avere un sistema sanitario a due velocità: da una parte i pochi che possono permettersi qualsiasi spesa, dall’altra coloro che rinunciano a cure o si assumono i rischi di franchigie molto alte.  Si deve frenare l’aumento dei costi sanitari, riducendo così i premi cassa malati e garantendo al contempo la qualità delle cure. Una via percorribile, da un lato, limitando i premi cassa malati al 10% del reddito disponibile di un’economia domestica, così come richiesto dall’iniziativa lanciata dal Partito socialista svizzero. Dall’altra riducendo il consumo di prestazioni non necessarie; diminuendo i costi dei medicamenti; favorendo nuovi modelli di cura interdisciplinari; valorizzando la medicina di famiglia e le cure infermieristiche; puntando sulla qualità piuttosto che sul profitto e regolando a livello pianificatorio sia il settore stazionario che quello ambulatoriale. In questi anni di politica federale ho fatto proposte concrete sulle quali vorrei continuare a lavorare nei prossimi anni.  Mi sono battuta per una cassa malati pubblica e per ridurre i premi cassa malati, ho fatto proposte puntuali accettate dal parlamento, come la valutazione di misure per evitare una corsa agli investimenti nel settore ospedaliero che potrebbe causare sovraccapacità e ulteriori aumenti dei costi o la necessità di garantire l’accesso ai medicamenti necessari per i bambini malati di cancro. Una sanità di qualità, accessibile e a costi sostenibili deve essere una priorità della politica, di medici, ospedali e assicurati. Assieme dobbiamo impegnarci per trovare con urgenza delle soluzioni condivise.

Articolo apparso su TicinoManagement Donna. 

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Riflessione in occasione della giornata mondiale del cancro infantile https://marinacarobbio.ch/2019/02/18/riflessione-in-occasione-della-giornata-mondiale-del-cancro-infantile/ https://marinacarobbio.ch/2019/02/18/riflessione-in-occasione-della-giornata-mondiale-del-cancro-infantile/#respond Mon, 18 Feb 2019 11:38:29 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3783 Sabato 16 febbraio ho avuto la possibilità di dire alcune parole al momento conviviale organizzato dalla Lega ticinese contro il cancro con il gruppo di...

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Sabato 16 febbraio ho avuto la possibilità di dire alcune parole al momento conviviale organizzato dalla Lega ticinese contro il cancro con il gruppo di genitori “Insieme con coraggio” per sottolineare la giornata mondiale del cancro infantile, durante il quale con numerose persone e molti bambini ho assistito al bel e divertente spettacolo “Circoncerto” di Mario e Luzia. A proposito della lotta contro il cancro infantile, ecco qualche mia considerazione:

Cancro. Una parola terrificante, che spaventa qualsiasi persona. Figuriamoci un genitore che la sente pronunciata in merito al proprio figlio. Seppur negli ultimi anni il tasso di mortalità è per fortuna calato drasticamente e circa l’80% dei tumori infantili risultano essere altamente curabili se diagnosticati per tempo, una simile notizia resta uno shock per qualsiasi famiglia. Le malattie tumorali in età pediatrica colpiscono annualmente 200-220 bambini o adolescenti in Svizzera, di cui 10-15 in Ticino.

Oltre all’aspetto prettamente medico, reputo quindi fondamentale accompagnare emotivamente le famiglie nel percorso di trattamento e guarigione. È importante far capire alle famiglie che non sono sole, ma che ci sono altre persone che hanno vissuto o stanno vivendo questa enorme sfida con cui parlare: proprio in quest’ottica mi ha fatto piacere sentire che è nato il gruppo “Insieme con coraggio”. Ho avuto la possibilità di incontrarmi con il gruppo alcuni mesi, in uno dei loro incontri mensili a Bellinzona. La forza di questi genitori, la loro capacità di condividere i momenti difficili, la speranza e la fiducia sono da stimolo per chi come me vuole fare avanzare qualcosa per migliorare la presa a carico, il sostegno e l’accompagnamento dei bambini affetti da tumori e delle loro famiglie. In qualità di membro di comitato dell’associazione cancro infantile svizzera, sono impegnata su questo tema e convinta della necessità di collaborare e scambiare opinioni con chi ne è toccato direttamente.

La Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile è un’importante occasione anzitutto per parlare di queste malattie, ma anche per favorire lo sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti del bambino e dell’adolescente colpito dalla malattia e riaffermare l’impegno dei genitori nella lotta contro i tumori infantili. È un momento di riflessione sulle sfide prioritarie da affrontare tutti assieme – pazienti, famiglie, personale medico, istituzioni politiche. In questo momento sono a mio parere due temi necessitano di una maggiore attenzione.

Il primo è sicuramente quello del riconoscimento delle cure. A molte famiglie purtroppo è capitato di non vedersi riconosciuto medicamenti necessari da parte delle assicurazioni malattie, di subire lunghe trafile burocratiche quando vorrebbero invece poter ogni attimo seguire il figlio ammalato. Grazie ai contatti avuti con il Dr. Brazzola, la scorsa estate ho approfondito questa tematica e ho presentato alla commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale il caso del bambino ticinese a cui non sono state rimborsate le cure: un caso fra tanti purtroppo. Attualmente abbiamo un concetto nazionale per le malattie rare che punta a favorire un migliore riconoscimento e una presa a carico dei pazienti. In questo ambito c’è ancora molto da fare ma questo piano nazionale è un primo punto di partenza. Sarebbe opportuno averlo per analogia anche per l’oncologia pediatrica, così da poter usare in Svizzera cure omologate altrove e vedersele rimborsare senza problemi dalle casse malati. La terapia proposta dal medico curante, il Dr. Brazzola, non è nell’elenco dei medicamenti obbligatoriamente a carico dell’assicurazione malattie e non è omologata da Swissmedic, benché essa sia riconosciuta nei protocolli di cura e autorizzata all’estero. Di conseguenza la cassa malati la rimborsa solo se soddisfa determinati criteri, come ad esempio l’elevato beneficio terapeutico. Per la cassa malati non ci sarebbe sufficiente letteratura sui benefici elevati della cura per questo tipo preciso di sarcoma: elevato beneficio che è quasi impossibile da dimostrare in pediatria, perché ci sono pochi studi e pochi casi. Proprio per questo ampliare il concetto nazionale per le malattie rare ai tumori infantili sarebbe un importante passo nella giusta direzione. La commissione della sicurezza sociale e della sanità, grazie anche al coraggio dimostrato in Ticino dal Dr. Brazzola e dai genitori che hanno denunciato la loro situazione, ha approvato la necessità di approfondire questo tema e le misure da intraprendere. A breve dovrebbe seguire il sì del Parlamento.

Il secondo ambito in cui a mio parere bisogna agire rapidamente riguarda i famigliari curanti. Questo importantissimo lavoro richiede tempo ed energia, comportando anche ripercussioni finanziare a causa dell’assenza dal posto di lavoro. Il Consiglio federale ha presentato una modifica legislativa volta a sostenere i famigliari che prevede anche un congedo di 14 settimane in caso di malattia dei figli. Questa proposta ha terminato la fase di consultazione e il Consiglio federale dovrebbe prossimamente presentare un messaggio all’attenzione del Parlamento. Come associazione “cancro infantile svizzero” abbiamo risposto positivamente alla consultazione, chiedendo però che ai famigliari di bambini con malattie tumorali siano riconosciute fino a 28 settimane e che in caso di recidiva si possa beneficiare ancora del congedo. La strada per far approvare dal Parlamento una proposta, anche se minima, è ancora lunga. Non solo perché la politica ha i suoi tempi, ma perché non si tiene ancora conto sufficientemente conto che certi trattamenti necessari per le cure avranno ricadute in termini di benefici per le famiglie e per la società ben superiori che calcoli meramente finanziari dei costi di simili misure. Far conoscere quanto succede, rendere pubbliche le difficoltà delle famiglie e dei bambini con malattie tumorali è importante per sensibilizzare e rendere attenta la politica.

Sono fiduciosa che sarà possibile trovare delle soluzioni e fare dei passi avanti in questi due ambiti citati, facilitando così perlomeno la gestione degli aspetti burocratici e finanziari che una tale malattia comporta per le famiglie toccate. Penso che sia il compito della politica far tutto il possibile affinché i genitori possano dedicarsi completamente a seguire e sostenere il proprio figlio ammalato, senza doversi occupare di altri aspetti che rendono ancora più difficile una situazione già ardua e dolorosa.

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Due NO per i nostri diritti – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/11/02/due-no-per-i-nostri-diritti-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/11/02/due-no-per-i-nostri-diritti-newsletter/#comments Fri, 02 Nov 2018 14:45:52 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3044 Buongiorno, Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!     Due NO per salvaguardare i diritti! Ciò che accomuna le votazioni...

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Buongiorno,

Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!
 

 

Due NO per salvaguardare i diritti!

Ciò che accomuna le votazioni del prossimo 25 novembre prossimo è la messa in discussione dei diritti dei cittadini e delle cittadine, dando più poteri ad organismi esterni come le assicurazioni private o diminuendo le possibilità di far valere i loro diritti alla corte europea dei diritti umani. Trovate qui un breve testo in cui spiego perché votare NO a queste due pericolose iniziative.

Soprattutto nel caso dell’iniziativa per l’autodeterminazione dell’UDC e della Lega il risultato rischia di essere estremamente tirato. Ogni voto conta per difendere i diritti umani e la CEDU: vota NO e convinci i tuoi amici a fare lo stesso! Trovi qui maggiori informazioni sull’iniziativa.

 

 

Aumento dei premi: così non va!

Ogni anno è la stessa notizia: i premi di cassa malati aumentano ancora una volta. Questa volta gli aumenti medi sono del 1.2% in Svizzera, del 2.5% in Ticino, addirittura 4% per la categoria adulti. Sempre più economie domestiche, famiglie del ceto medio in primis, fanno fatica a pagare questa spesa crescente. A ciò si aggiunge che la maggioranza borghese nella commissione della sicurezza sociale e della sanità ha  deciso di aumentare le franchigie minime a 500.- franchi e di introdurre dei contratti capestro che obbligano chi sceglie modelli alternativi a non più poter cambiare il tipo di contratto per tre anni. Basta! Non staremo a guardare passivamente l’ennesimo aumento: bisogna agire su due fronti. Da una parte bisogna diminuire a breve termine il peso finanziario che i premi hanno sul budget delle economie domestiche, aumentando i sussidi e limitando i premi al massimo del 10% del reddito disponibile. A tal proposito presenteremo nei prossimi mesi un’iniziativa federale. Secondariamente bisogna contenere i costi, combattendo per esempio la dannosa concorrenza tra gli ospedali oppure regolamentando il settore ambulatoriale.

Per dire basta a una medicina a due velocità, scenderemo in piazza sabato 17 novembre alle ore 16.00 a Bellinzona così come in altre località svizzere. Trovate qui l’evento facebook.

Trovate a questo link il dibattito di “60 minuti” al quale ho partecipato sul tema. Buona visione!

 

Resoconto sessione autunnale

Il sole cala dietro le alpi, una mongolfiera attraversa il cielo: ecco la vista dalla terrazza di palazzo federale l’ultimo giorno della sessione federale. Sono state tre settimane impegnative, con molte decisioni importanti, come la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS. Dopo il NO popolare nel febbraio 2017 alla “riforma fiscale delle imprese 3”,  il Parlamento  ha elaborato una nuova proposta, con l’obiettivo di abolire gli statuti speciali per le holding, dei privilegi fiscali vietati a livello internazionale. La riforma è composta da due parti: una parte fiscale e una legata all’AVS. Nella parte fiscale la maggioranza borghese ha introdotto una serie di nuovi privilegi fiscali, che faranno mancare importanti entrate allo Stato e aumenteranno la dannosa concorrenza fiscale. Dall’altra parte la componente dell’AVS garantisce ulteriori due miliardi annui all’AVS, pagate per metà dai datori di lavoro e in modo proporzionale al proprio reddito. L’AVS, il pilastro più solidale ed equo nel nostro sistema sociale, viene rafforzato. Il fatto che la riforma contenga dei punti negativi e altri positivi, nonché l’unione di due temi in un unico voto popolare in caso di referendum (già annunciato) sia poco democratico, mi hanno spinto ad astenermi durante il voto in Parlamento. La legge è passata ed è in corso un referendum è quindi probabile che andrà al voto popolare l’anno prossimo .
Approvata (per poco! UDC, Lega e PLR contrari) la mozione di Martin Landolt che vuole trasferire la competenza di definire i criteri per le esportazioni di armi dall’amministrazione e dal Consiglio federale al Parlamento. Sarà quindi in futuro possibile fare referendum contro decisioni come la vergognosa proposta di esportare armi in paesi in guerra civile. Prima vittoria, ora speriamo che anche gli Stati seguano la decisione del Consiglio nazionale. Che sia necessaria una politica più restrittiva in materi d’esportazione d’armi lo mostrano anche i recenti coinvolgimenti di ditte svizzere nelle esportazioni di componenti in Arabia Saudita. che a sua volta utilizza in conflitti civili come accade nello Yemen, dove la guerra e l’abbandono da parte della comunità internazionale sta causando migliaia di vittime civili.

La manifestazione per la parità salariale di qualche settimana fa, che ha visto la partecipazione di 20’000 persone, ha portato i suoi frutti: la nuova legge sulla parità è stata approvata in Consiglio nazionale! La versione finale è stata annacquata molto rispetto alla proposta iniziale di Sommaruga, limitando i controlli salariali alle imprese con oltre 100 impiegati e rinunciando a sanzioni in caso di infrazioni. Un passo in avanti, piccolo, ma comunque in avanti. Continuiamo così e soprattutto mettiamo al centro dell’agenda politica il tema della politica di genere e della lotta alle discriminazione legate al sesso! Per raggiungere questi obiettivi infatti, collettivi di donne, sindacati e partiti di sinistra stanno lavorando per uno sciopero delle donne il 14 giugno 2019.

 

 

Trovate più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook, il mio canale twitter o il mio profilo instagram. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.

Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro un buon week-end!

Marina Carobbio

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Limitiamo i premi di cassa malati! https://marinacarobbio.ch/2018/09/20/limitiamo-i-premi-di-cassa-malati/ https://marinacarobbio.ch/2018/09/20/limitiamo-i-premi-di-cassa-malati/#comments Thu, 20 Sep 2018 13:22:16 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2892 Il PS Svizzero ha presentato oggi l’iniziativa federale per “l’alleggerimento dei premi cassa malati”, che chiede di limitare i premi al massimo del 10% del reddito...

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Il PS Svizzero ha presentato oggi l’iniziativa federale per “l’alleggerimento dei premi cassa malati”, che chiede di limitare i premi al massimo del 10% del reddito disponibile delle economie domestiche. Trovate qui il mio intervento tradotto che ho tenuto alla conferenza stampa e in fondo ulteriore documentazione riguardo l’iniziativa: 

Da oltre vent’anni mi occupo di temi legati alla sanità e in modo particolare legati ai costi del nostro sistema di finanziamento e alle conseguenze dal carattere antisociale dei premi non in base al reddito. Lo stesso vale per il Partito Socialista: da anni denunciamo le difficoltà per molte persone a gestire i costi crescenti dei premi di cassa malati.

Abbiamo fatto varie proposte concrete per controllare l’evoluzione dei costi. Ci battiamo per una maggiore regolamentazione e minore concorrenza tra gli ospedali e nel settore ambulatoriale, per più qualità e meno profitto, per gli interessi di tanti e non gli interessi di pochi. Eravamo a fianco degli assicurati e dei Cantoni quando si trattava di trovare una soluzione per i premi pagati in eccedenza, abbiamo sostenuto la procedura proposta dal Consiglio federale per la revisione del TARMED, auspichiamo una regolamentazione delle ammissioni nell’ambito ambulatoriale.

Ma oggi non siamo qui per ripassare la storia delle proposte e rivendicazioni fatte del Partito Socialista a livello cantonale e federale – quelle le trovate nella lista allegata. Oggi siamo qui per presentare un’iniziativa popolare di fronte all’immobilismo parlamentare in materia di riforma del sistema sanitario e i suoi continui attacchi contro gli interessi degli assicurati. Bisogna urgentemente limitare la spesa dei premi per l’assicurazione obbligatoria al 10% del reddito disponibile degli assicurati. Questi ultimi anni, la concorrenza e la ricerca di facili profitti hanno favorito l’aumento delle prestazioni – non sempre necessarie – e quindi dei costi. Inoltre numerosi Cantoni hanno diminuito in maniera importante gli aiuti alla riduzione dei premi cassa malati. È quindi urgente trovare delle soluzioni e limitare il peso dei premi cassa malati per quanto riguarda l’assicurazione malattia obbligatoria. La nostra proposta permetterà di alleggerire le economie domestiche confrontate con il continuo aumento dei premi e costringerà allo stesso tempo la politica ad intervenire sui costi sanitari.

Ricordiamo quindi alcune cifre e fatti:

  • L’obiettivo sociale perseguito dall’introduzione della LAMal – quindi che l’onere finanziario dei premi di cassa malati non pesasse più che l’8% sul reddito imponibile di una famiglia – non è mai stato raggiunto.
  • Anzi: l’onere finanziario dei premi è cresciuto dal 2010 in tutti i Cantoni mediamente dal 10 al 12%. Ci sono addirittura economie domestiche che spendono fino al 20% del loro reddito per i premi di cassa malati.

Graphique 1: Monitoring 2014 de l’OFSP

Vale quindi la pena paragonare lo sviluppo dei premi malattia con quella delle pensioni e dei salari: dall’introduzione della LAMal i premi sono esplosi! Mentre i premi sono oltre raddoppiati, i salari e le pensioni sono cresciuti solo in maniera limitata.

 

Graphique 2: Statistique de l’AOS 2016, chiffres USS

Con l’introduzione della riduzione individuale dei premi, il legislatore sperava di raggiungere un correttivo sociale e non più sostenere unicamente le persone dipendenti dagli aiuti sociali. È però compito dei Cantoni definire precisamente questo obiettivo sociale e gestire l’implementazione dei sussidi, situazione da cui risultano notevoli differenze cantonali, già nella determinazione del reddito usato per calcolare la riduzione individuale dei premi.

A causa delle differenze tra i vari Cantoni in ambito della riduzione individuale dei premi, nonché dei costi crescenti direttamente a carico degli assicurati (i cosiddetti costi ouf of pocket), il reddito disponibile delle economie domestiche sta diminuendo. Queste spese a carico degli assicurati si sommano agli elevati premi di cassa malati e alle imposte. Secondo uno studio dell’OCSE del 2017, queste spese sono responsabili del 28% di tutte le spese sanitarie. Concretamente oltre alla franchigia e alla quota a carico dell’assicurato, anche le spese per medicamenti non rimborsati, come per esempio materiale di bendaggio oppure di disinfestazione delle ferite non riconosciuti nell’assicurazione di base, sono un notevole aggravio.

Graphique 3: OCDE (2018), Dépenses de santé 

La conseguenza di tutto ciò è che i salari bassi e sempre di più anche il ceto medio sono sotto forte pressione a causa dell’onere finanziario dei premi.

Graphique 4

Nonostante salario uguale, l’aggravio netto per una famiglia con due figli varia tra il 4 e il 18% delle entrate lorde. Così la solidarietà tra i redditi, uno dei principi portanti della LAMal, viene messa in dubbio. È quindi urgente correggere questa grave situazione: non possiamo girarci di fronte alla problematica dei costi in continuo aumento e far finta che i soldi che restano nelle tasche degli assicurati a fine mese non stiano sempre di più diminuendo. Occorre agire.

Ulteriore documentazione:

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1. d’agosto: alcune riflessioni https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/ https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/#respond Wed, 01 Aug 2018 13:11:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2846 Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che...

L'articolo 1. d’agosto: alcune riflessioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che si possa celebrare la festa nazionale. Il 1. Agosto è certamente l’occasione per rendere omaggio al nostro paese, che in più occasioni ha saputo integrare culture e lingue diverse, ma deve essere anche un momento per guardare in maniera critica a quanto avviene dentro i nostri confini.

Viviamo in uno Stato con un alto grado di benessere, soprattutto se paragonato alla situazione di molti altri paesi. Ma le disuguaglianze sono un problema anche da noi, e non poche sono le difficoltà che alcuni devono affrontare, così come il divario di chi è ben integrato nella società e chi ne è escluso. Viviamo in un paese economicamente forte, ma nel quale c’è chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, a trovare un lavoro o al quale l’assicurazione malattia si rifiuta si prendere a carico le cure. Siamo contenti di vivere in città e paesi ancora a misura di donna e uomo, ma dobbiamo batterci per evitare lo sperpero del nostro territorio sull’altare di una continua crescita tutt’altro che sostenibile.

Ecco alcuni dei problemi importanti che necessitano di risposte concrete e urgenti da parte della politica e delle cittadine e dei cittadini stessi. Se necessario anche ricorrendo agli strumenti della democrazia diretta come la raccolta di firme per iniziative o referendum, oppure ancora il scendere in piazza a manifestare o scioperare quanto necessario.

Omaggiare il nostro paese e i suoi strumenti democratici, non può farci però distogliere lo sguardo da quanto avviene al di fuori dei nostri confini in posti lontani. Laddove vivono persone che amano a loro volta il loro paese, ma che si trovano in situazioni disperate a causa di guerre, carestie e povertà. Situazioni difficili e precarie anche a causa delle crescenti disuguaglianze, a causa di un nord che ha costruito il suo benessere anche a scapito del sud del mondo. Amare la Svizzera vuol dire perciò anche battersi per far si che essa continui ad essere presente nell’ambito della cooperazione dello sviluppo e che non ne riduca i mezzi a disposizione, che vieti l’esportazione d’armi, che si impegni nei processi di pace e che contribuisca ad affrontare il fenomeno migratorio accogliendo ed aiutando chi fugge da guerre e persecuzioni, affinché sia terra di rifugio e di integrazione come lo già stata in passato.

La celebrazione del 1. Agosto è quindi l’occasione per esprimere il nostro attaccamento al nostro paese, ma anche un momento per ricordare la necessità di più solidarietà dentro e fuori i nostri confini. È però anche l’opportunità per rifiutare categoricamente atteggiamenti razzisti, discriminatoria e sessisti, replicando a chi tenta di legittimare opinioni e comportamenti intolleranti e xenofobi.

Buon 1. Agosto a tutte e tutti voi .

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Sanità e territorio – Due iniziative da sostenere https://marinacarobbio.ch/2017/04/03/sanita/ https://marinacarobbio.ch/2017/04/03/sanita/#respond Mon, 03 Apr 2017 11:29:18 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=1781/ Nelle scorse settimane sono state lanciate due iniziative cantonali sul tema della sanità che vi chiedo di sostenere. Per la qualità e sicurezza delle cure...

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Nelle scorse settimane sono state lanciate due iniziative cantonali sul tema della sanità che vi chiedo di sostenere.

Per la qualità e sicurezza delle cure ospedaliere

Lanciata da un gruppo di medici, la seguente iniziativa vuole definire una serie di criteri, di cui gli istituti ospedalieri devono rispondere alfine di  beneficiare dello statuto di “istituto di interesse pubblico”, ed essere quindi inclusi nella pianificazione ospedaliera cantonale e ricevere i contributi pubblici previsti dalla Lamal. Le struttre dovrebbero garantire condizioni di lavoro usuali del settore, la formazione del personale medico e infermieristico e la trasparenza economica.

Trovi qui il formulario da stampare per firmare l’iniziativa: LINK
Il testo completo dell’iniziativa è invece disponibile qui: LINK
L’argomentario è infine raggiungibile qui: LINK

Per cure mediche e ospedaliere di prossimità

Questa iniziativa chiede al Cantone di assicurare su tutto il territorio la presenza di cure di base, cure acute stazionarie e  ambulatorie: Perché le cure devono essere accessibili a tutti, su tutto il territorio, in tempo utile anche nelle regioni discoste e senza svantaggiare persone anziane o disabili.

Trovi qui il formulario da stampare per firmare l’iniziativa: LINK
E qui un brevissimo argomentario: LINK

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Firma la petizione: No all’aumento dei premi cassa malati! https://marinacarobbio.ch/2016/12/01/firma-la-petizione-no-allaumento-dei-premi-cassa-malati/ https://marinacarobbio.ch/2016/12/01/firma-la-petizione-no-allaumento-dei-premi-cassa-malati/#respond Thu, 01 Dec 2016 19:17:29 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=1520 NO all’aumento dei premi casse malati! Nell’ambito del dibattito sul preventivo, la maggioranza di destra ha inflitto un pesante colpo alle famiglie e alla classe media...

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NO all’aumento dei premi casse malati!

Nell’ambito del dibattito sul preventivo, la maggioranza di destra ha inflitto un pesante colpo alle famiglie e alla classe media e medio-bassa, decidendo di tagliare i contributi federali per la riduzioni dei premi cassa malati per i prossimi anni.  In un momento in cui i premi cassa malati esplodono di anno in anno e pesano sempre più sul bilancio della famiglie è cinico da parte del Parlamento voler ridurre tali importi destinati ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà a sbarcare il lunario e a pagare i loro premi. Siamo ancora tempo per agire e convincere il Consiglio degli Stati a tornare sulla decisione irresponsabile presa del Consiglio nazionale. Infatti, senza gli aiuti concessi dallo Stato, alcune famiglie devolvono oltre un quinto dei loro ricavi per il pagamento dei premi cassa malati. Smantellando questo sistema, queste stesse famiglie saranno doppiamente punite a causa dell’aumento annuale dei premi. Alcune arrischiano pure di non essere in grado di pagare le fatture alla fine del mese.  Chiediamo al Parlamento di far prova di buon senso e di riconsiderare la sua decisione. È inaccettabile voler creare una medicina a due livelli e mettere a dura prova la classe media. Ecco perché diciamo NO allo smantellamento delle prestazioni sociali per le famiglie.

https://www.change.org/p/citoyen-ne-s-suisse-non-%C3%A0-l-augmentation-des-primes-de-l-assurance-maladie

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