AVS21 – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Sat, 16 Oct 2021 08:49:01 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png AVS21 – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 Sessione autunnale, uguaglianza e solidarietà – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2021/09/22/sessione-autunnale-uguaglianza-e-solidarieta-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2021/09/22/sessione-autunnale-uguaglianza-e-solidarieta-newsletter/#respond Wed, 22 Sep 2021 10:37:20 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4944 Buongiorno, è già in corso la seconda settimana della sessione autunnale delle Camere federali e i temi discussi sono sempre molti. Sono molte le cose...

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Buongiorno,

è già in corso la seconda settimana della sessione autunnale delle Camere federali e i temi discussi sono sempre molti. Sono molte le cose di cui vorrei parlarvi, ma mi limiterò ad informarvi su alcuni dossier, nonché ricordarvi le importati votazioni del prossimo 26 settembre. Rimango però sempre volentieri disponibile per rispondere a vostre domande e/o richieste. Un’occasione potrebbe essere quella di incontrarvi sabato prossimo a Giubiasco alla Festa Rossa (per maggiori informazioni vedi in fondo alla relativa nota informativa).

AVS21: un riforma che non può pesare sulle spalle delle donne

Purtroppo, e ignorando i molti appelli delle donne e della sinistra, la continuazione dell’esame del dossier AVS21 da parte del Consiglio degli Stati mostra chiaramente che la riforma si farà sulle spalle delle donne. Sono intervenuta nel dibattito (trovi qui il mio contributo) ribadendo che con le decisioni prese dalla Camera, le donne saranno triplamene penalizzate: l’età pensionabile aumenterà a 65 anni, il pensionamento flessibile sarà possibile solo a 63 anni (rispetto ai 62 proposti dal Consiglio federale) e le misure di compensazione per le donne della generazione di transizione rappresenteranno ancora solo un terzo delle misure di risparmio. Tutto questo mentre nella realtà le pensioni delle donne sono di un terzo inferiori a quelle degli uomini e il divario salariale di genere non spiegato è di circa l’8%. Le donne svolgono la maggior parte del lavoro non retribuito, ma indispensabile, oppure lavorano a tempo parziale in settori a bassa retribuzione. Non possiamo penalizzare il lavoro svolto da molte donne, senza il quale la nostra società non potrebbe funzionare, e far pesare sulle loro spalle la riforma dell’AVS.

Circa 15’000 donne e uomini solidali hanno manifestato a Berna lo scorso 18 settembre sfilando al grido dello slogan “Giù le mani dalle nostre pensioni”. La popolazione lancia un chiaro segnale al Parlamento, la riforma dell’AVS così come si prospetta sarà combattuta!

Premi di cassa malati: bisogna finalmente ridurre l’onere dei premi per i ceti medio e medio-basso

Venerdì 17 settembre, il Consiglio federale ha presentato il controprogetto indiretto all’iniziativa popolare depositata dal Partito socialista per limitare i premi cassa malati al 10% del reddito disponibile. Il Governo riconosce che i premi di cassa malattia pesano in maniera importante sul reddito di molte economie domestiche e che vi è la necessità di agire. Il controprogetto è però insufficiente perché non aumenta la parte di contributi della Confederazione alla riduzione dei premi e il costo per i premi dell’assicurazione malattia rimarranno troppo elevati per molte economie domestiche dei ceti medi e medio-bassi.

In parlamento mi impegnerò per ridurre finalmente i premi di cassa malati.
Leggi qui il comunicato del PSS.

Votazioni del 26 settembre 2021: un’occasione di solidarietà e unità

Domenica 26 settembre il popolo svizzero dovrà rispondere a due domande importanti: desidera vivere in un paese solidale dove chi lavora vive dignitosamente? Desidera la vera uguaglianza, anche davanti alla legge, delle cittadine e dei cittadini? Inoltre, in Ticino, si voterà su tre temi, in particolare sul formulario ufficiale ad inizio locazione.

Sì all’Iniziativa popolare «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale»
L’iniziativa 99% rivendica un sistema di imposizione ancora più equo e una maggiore redistribuzione della ricchezza in Svizzera. L’iniziativa punta a uno sgravio del 99% della popolazione. Infatti, nel nostro Paese oltre il 40% del capitale complessivo è detenuto dall’1% della popolazione. Eppure il benessere è il risultato degli sforzi di tutte e tutti coloro che lavorano in Svizzera. L’iniziativa vuole che i redditi da capitale siano tassati 1.5 volte di più che i redditi da salari. Non si tratta di fare regali; l’iniziativa è chiara a questo proposito: mira ad aumentare ragionevolmente le imposte per i più ricchi in modo da sgravare, appunto, i redditi bassi e medi.
Maggiori informazioni qui. Potere leggere il mio articolo su tema qui, e trovate qui il mio intervento al Consiglio degli Stati a sostegno dell’Iniziativa .

Sì alla Modifica del Codice civile svizzero (Matrimonio per tutti)
Attualmente, le coppie dello stesso sesso che si amano si vedono negare importanti diritti civili e i loro figli sono anch’essi meno protetti dalla legge rispetto a quelli di coppie eterosessuali. Le pari opportunità non sono quindi rispettate in questo campo. Questo anche se la Costituzione svizzera sancisce che nessuno può essere discriminato a causa, tra gli altri, del suo stile di vita. Il matrimonio è un’istituzione che evolve nel tempo adattandosi ai nuovi valori e alla realtà nella quale viviamo. Il Parlamento e il Consiglio federale sono favorevoli al matrimonio per tutt*. Una società coesa, che si batte perché tutt* possano godere degli stessi diritti, ma anche degli stessi obblighi, è una società in grado di resistere alle sfide del presente e del futuro. Il matrimonio per tutt* è un’esigenza sentita da molte persone nella nostra società. Vogliamo inoltre che l’orientamento sessuale non sia più causa di pregiudizi e discriminazioni contro le persone appartenenti alla comunità LGBT. È finalmente il momento di dire di sì all’uguaglianza tra coppie omosessuali/bisessuali e coppie eterosessuali anche davanti alla legge.
Maggiori informazioni qui.

Sì all’Iniziativa popolare “NO alle pigioni abusive, SÌ alla trasparenza: per l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione” – Votazione Canton Ticino
L’iniziativa popolare chiede l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione che permetterà al futuro inquilino di sapere quale era la pigione versata dal suo predecessore, l’ammontare degli eventuali aumenti e le motivazioni. La trasparenza potrà essere garantita così come il diritto a contestare la pigione iniziale. Questo non gioverà unicamente agli inquilini, il formulario permetterà ai locatori di aumentare la pigione su basi lecite. I Cantoni di Basilea Città, Ginevra, Neuchâtel, Vaud, Zugo e Zurigo dispongono già del formulario ufficiale ad inizio locazione. Non sono stati riscontrati problemi legati all’aumento della burocrazia. Al contrario, i rapporti fra inquilini e locatori sono migliorati.
Trovate qui il mio articolo apparso su la Regione.

NO all’Iniziativa popolare “Basta tasse e basta spese, che i cittadini possano votare su certe spese cantonali” e il controprogetto del Gran Consiglio (Referendum finanziario obbligatorio, modifica art. 42 Costituzione cantonale) – Votazione Canton Ticino
Vi invito a votare di NO sia all’iniziativa sul referendum finanziario obbligatorio sia al controprogetto. In particolare, dal 1951 nel nostro Cantone esiste lo strumento del referendum finanziario facoltativo che già permette alla popolazione di esprimersi in ambito finanziario. Inoltre, introducendo l’obbligo di voto, si rischierebbe di moltiplicare le votazioni (anche inutilmente nel caso il progetto già godesse di ampio consenso nella società) generando così costi evitabili.
Nel caso passasse il doppio sì, vi invito a sostenere il controprogetto.

NO all’Iniziativa popolare “Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa” – Votazione Canton Ticino
Se dovesse essere accettata, l’Iniziativa porrebbe il problema della parità di trattamento tra chi è processato e assolto in un caso di legittima difesa e tutti gli altri casi di assoluzione. Inoltre, il sistema attuale già prevede che le persone ricevano un’indennità per le spese sostenute in caso siano assolte o prosciolte.

Festa rossa del PS Ticino

Il 25 settembre, a partire dalle 17:00, si terrà presso la Piazza Grande di Giubiasco la festa organizzata dal PS Ticino. Si tratta di un’ottima occasione di incontro e scambio in un ambiente conviviale al quale invito tutte e tutti a partecipare. Interverranno durante la serata Mario Branda, Giacomo Orelli (GISO), i copresidenti Laura Riget e Fabrizio Sirica, la sottoscritta e Pietro Martinelli che presenterà la sua biografia. Non potete mancare!
I motivi per festeggiare sono davvero molti e farlo in compagnia è sempre meglio.
La festa avrà luogo solo in caso di bel tempo. Trovate qui maggiori informazioni.

Referendum sull’imposta di bollo 

Invito tutti coloro che ancora non hanno avuto l’occasione di farlo a firmare il referendum contro la fregatura della tassa di bollo (potete firmare qui). Sono gli ultimi giorni per impedire che la destra e i partiti borghesi introducano nuovi privilegi per le grandi imprese, spacciandoli per una misura a favore del ceto medio. Non facciamoci ingannare, se ogni anno mancheranno 250 milioni di franchi di gettito fiscale o saranno alzate le tasse sul reddito oppure vi sarà un taglio sulle prestazioni dello Stato.

Vi ringrazio per seguirmi sempre nella mia attività, per le vostre opinioni e i vostri consigli.

Cari saluti,
Marina

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Buongiorno,

il 18 giugno è terminata la sessione delle Camere federali. I temi trattati sono stati numerosi. Ho preparato una sintesi di alcuni temi discussi dalle Camere federali che ho seguito da vicino. Ancora una volta spiccano la riforma dell’AVS21 e l’iniziativa per cure infermieristiche forti, che il comitato d’iniziativa ha deciso di portare al voto popolare. Il Consiglio degli Stati ha pure approvato un mio postulato per una Piena partecipazione alla vita politica e pubblica delle persone con disabilità intellettiva. Sono molto contenta di questo primo passo verso una società più inclusiva.

Inizia l’estate, ma la politica non si ferma. Il 26 settembre il popolo svizzero sarà chiamato a votare sul matrimonio per tutt*. Il 27 giugno è stata lanciata la campagna per il Sì dopo che è riuscito il referendum contro la decisione del parlamento di aprire il matrimonio alle coppie dello stesso sesso e fare così un passo importante verso l‘uguaglianza tra coppie omosessuali/bisessuali e coppie eterosessuali in Svizzera.

Voteremo anche sull’iniziativa popolare della GISO, nota come iniziativa del 99% che prevede di sgravare i salari e tassare equamente il capitale, al fine di ridistribuire meglio la ricchezza proveniente dall’1% dei super ricchi al 99% della popolazione. Leggi qui il mio intervento in parlamento a favore dell’iniziativa.

Referendum contro l’abolizione della tassa di bollo

Il PSS è contrario a elargire ulteriori privilegi “gratuiti” alle gradi imprese! Durante la sessione estiva delle camere federali, la maggioranza borghese del parlamento ha dato seguito alla prima parte del progetto volto ad abolire gradualmente la tassa di bollo. Per questa ragione, il Partito Socialista Svizzero ha lanciato il referendum contro la soppressione della tassa d’emissione sul capitale proprio, che fa parte del progetto volto ad abolire gradualmente la tassa di bollo. L’abolizione dell’imposta di bollo rappresenta infatti solo la punta dell’iceberg. Ulteriori privilegi fiscali per le grandi imprese e i ricchi sono già in programma. Non siamo ancora usciti dalla crisi economica (e nemmeno sanitaria) causata dalla pandemia di coronavirus che già si vorrebbero “regalare” miliardi al settore finanziario e alle grandi imprese a scapito di politiche sociali che gioverebbero all’insieme della popolazione. Non si tratta di briciole, nella sua totalità l’abolizione completa della tassa di bollo creerebbe un buco di 2,2 miliardi di franchi nelle casse dello Stato ogni anno, con la prima tappa mancheranno 250 milioni di franchi all’anno. Non sarebbero le Piccole medie imprese (PMI) a guadagnare dall’abolizione della tassa di bollo, bensì le grandi aziende che già contabilizzano utili importanti tutti gli anni.
La popolazione ha bisogno di politiche sociali di rilancio dell’economia e di alleggerimento dei costi “fissi” della vita, come ad esempio i premi cassa malati (tema che tornerà di stretta attualità in autunno quando finalmente si dovrebbe iniziare a discutere della nostra iniziativa popolare per limitare i premi al 10% del reddito). È irragionevole e provocatorio, a fronte di tutte le persone che faticano ad arrivare alla fine del mese, sgravare ulteriormente la finanza e le grandi imprese. Assieme possiamo fermare questo ulteriore regalo a settori dell’economia che non ne hanno certamente bisogno. Abbiamo bisogno di uno Stato solidale!
Scarica qui i formulari per firmare il referendum.
Per ulteriori informazioni puoi cliccare qui.  

Vi ringrazio per seguirmi sempre nella mia attività, per le vostre opinioni e i vostri consigli e vi auguro una bella estate.

Cari saluti,
Marina

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Alcuni temi della sessione estiva 2021 delle Camere federali https://marinacarobbio.ch/2021/06/29/alcuni-temi-della-sessione-estiva-2021-delle-camere-federali/ https://marinacarobbio.ch/2021/06/29/alcuni-temi-della-sessione-estiva-2021-delle-camere-federali/#respond Tue, 29 Jun 2021 17:26:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4867   Durante le tre settimane di sessione il Parlamento ha trattato molti temi importanti. Di seguito vorrei approfondire brevemente alcuni temi che mi stanno particolarmente...

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Durante le tre settimane di sessione il Parlamento ha trattato molti temi importanti. Di seguito vorrei approfondire brevemente alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore.

Iniziativa popolare 18.079 Per cure infermieristiche forti (Iniziativa sulle cure infermieristiche)

Durante la sessione, il Consiglio degli Stati ha bocciato l’iniziativa popolare “per cure infermieristiche forti” con 28 voti contro 14. Il Consiglio federale e il Consiglio nazionale si erano già espressi a sfavore dell’iniziativa. Il Parlamento aveva invece approvato durante la sessione primaverile il controprogetto indiretto. Mi sono battuta portando avanti il parere della minoranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati che chiedeva l’adozione dell’iniziativa. In particolare, riconoscendo il valore insostituibile del lavoro di infermiere e infermieri, ho sottolineato l’importanza di definire delle condizioni di lavoro dignitose e la sufficiente dotazione di personale; punti ai quali in controprogetto non dà risposta. Puoi leggere il mio intervento qui. La popolazione sarà chiamata ad esprimersi sull’iniziativa popolare, che vi invito a sostenere.

19.050 Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21)

Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha approvato l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni. Il progetto AVS 21 vuole garantire il finanziamento del Primo pilastro fino al 2031, i dibattiti sono ancora in corso. Il Partito socialista si batte contro questa riforma che peserà principalmente sulle spalle delle donne. Le donne spesso svolgono del lavoro non retribuito e non possiamo dimenticare che il divario salariale tra i generi continua ad esistere anche in Svizzera. Le misure di compensazione proposte dal Consiglio federale sono insufficienti. Non possiamo permettere che i partiti borghesi smantellino il nostro futuro. La riforma, per essere accettata dalla popolazione, deve essere giusta e solidale.

Iniziativa popolare 18.070 Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)

È stato accolto il controprogetto all’iniziativa popolare sulla trasparenza. Il Partito socialista si è battuto perché la Svizzera disponga per la prima volta di regole sulla trasparenza efficaci in materia di finanziamento della politica a livello nazionale. Dobbiamo ringraziare i numerosi membri del PS e della GISO per i loro sforzi volti a far adottare questa legge. Non possiamo comunque fermarci qui, anche a livello di cantoni e comuni è necessario introdurre delle nuove regolamentazioni in materia di trasparenza.

Postulato 21.3296 Piena partecipazione alla vita politica e pubblica delle persone con disabilità intellettiva

Le persone affette da handicap cognitivo hanno il diritto di partecipare alla vita politica come tutti i loro concittadini. È questo l’obiettivo del mio postulato, che il Consiglio federale ha proposto di adottare e che il Consiglio degli Stati ha accolto durante la sessione estiva 2021. A livello di alcuni cantoni, penso ad esempio al Canton Vaud, al Canton Ginevra, al Canton Ticino, la legislazione sta cambiando per essere più inclusiva. Ho indicato alcuni esempi da seguire, come quello della lingua facile, da estendere a tutti gli ambiti della politica e al progetto europeo “My opinion, my vote“. È giusto che anche a livello federale tutte e tutti possiamo godere degli stessi diritti di voto e di eleggibilità. Questo cammino non potrà che rafforzare la nostra democrazia.

Iniziative cantonali Ticino

  • 20.301 Per riserve eque e adeguate. Restituzione delle riserve eccessive nell’assicurazione malattia à non è dato seguito
  • 20.302 Per premi conformi ai costi e un’effettiva compensazione dei premi incassati in eccesso à non è dato seguito
  • 20.300 Rafforzare, tramite informazioni complete, la partecipazione dei cantoni affinché possano elaborare una presa di posizione pertinente in occasione della procedura di approvazione dei premi Cassa malati

Il Cantone Ticino, unitamente ad altri Cantoni, hanno depositato numerose iniziative cantonali volte a dare una risposta all’ormai annuo e insostenibile aumento dei premi cassa malati. Sono stata relatrice di minoranza per tutte e tre le iniziative in oggetto. Purtroppo, solo all’iniziativa 20.300 è stato dato seguito durante la sessione primaverile. La maggioranza del Consiglio degli Stati ha invece deciso di non dare seguito alle iniziative 20.301 e 20.302. Il problema del peso dei premi cassa malati sulle economie domestiche è grande e io, così come il Partito socialista, mi impegno in parlamento affinché delle soluzioni eque e giuste siano adottate. In questo contesto si inserisce l’Iniziativa per premi meno onerosi depositata dal PS a inizio 2020, dopo aver raccolto in 10 mesi 118’000 firme.

Iniziativa cantonale Turgovia 16.312 Complemento all’articolo 64a della legge federale sull’assicurazione malattie concernente l’esecuzione dell’obbligo di pagare i premi da parte degli assicurati

Le liste nere delle assicurazioni malattie hanno un impatto negativo sulle cure di base degli assicurati con mezzi modesti. Molte persone non possono purtroppo permettersi di pagare i premi cassa malati poiché il loro reddito è basso e i premi sono spesso troppo alti. Non si tratta quindi di volontà di non pagare ma di impossibilità. La difficoltà economica non deve essere un intralcio per poter usufruire di cure adeguate. Non è questa l’anima di uno stato sociale. È il messaggio che ho cercato di evidenziare durante il mio intervento al Consiglio degli Stati durante il dibattito sul tema. Purtroppo però il Consiglio degli Stati ha deciso di continuare a concedere la possibilità ai Cantoni di mantenere le liste nere. L’iniziativa passa al Consiglio nazionale, nel quale speriamo che si decida di abolire queste liste.

Mozione 20.4264 Per un finanziamento adeguato delle cure palliative

In qualità di medico e di presidente di palliative ch, non posso che rallegrarmi della decisione del Consiglio nazionale che, dopo il Consiglio degli Stati, ha adottato anch’esso la mozione in oggetto, della quale sono stata la promotrice. Grazie a questa mozione, il Consiglio federale è ora incaricato di “creare le basi legali necessarie atte a garantire a livello nazionale cure e assistenza conformi ai bisogni a tutte le persone che si trovano alla fine della loro vita”. Le cure palliative sono un diritto, tutte le persone dovrebbero avere la facoltà di decidere su come trascorrere la fine della loro vita “indipendentemente da dove vivono, dalle strutture sociali esistenti e dalla sua situazione finanziaria“. Per ulteriori informazioni sul tema delle cure palliative clicca qui.

Mozione Carobbio 21.3807 Assicurazioni perdita di guadagno adeguate all’evoluzione del mondo del lavoro

Durante la sessione estiva, ho depositato una mozione volta a “garantire la copertura assicurativa e la sostituzione di reddito in caso di perdita di guadagno a tutte le persone attive con un reddito derivante da un’attività lucrativa quale dipendente, indipendente e da una forma di lavoro atipica”.

Durante la pandemia da coronavirus molte sono state la categorie professionali toccate, e tra tutte il bisogno di una migliore copertura sociale è parso evidente fra gli indipendenti. Per questo motivo, il PS ha chiesto uno studio per comprendere la situazione degli indipendenti in Svizzera, e quindi per poterli assistere adeguatamente e tramite misure concrete. Potete trovare qui lo studio della SUPSI “Gli indipendenti in Svizzera – Composizione, protezione sociale, crisi pandemica”.

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Discorso – Consegna firme per l’Iniziativa per una 13esima mensilità AVS https://marinacarobbio.ch/2021/06/02/discorso-consegna-firme-per-liniziativa-per-una-13esima-mensilita-avs/ https://marinacarobbio.ch/2021/06/02/discorso-consegna-firme-per-liniziativa-per-una-13esima-mensilita-avs/#respond Wed, 02 Jun 2021 08:57:42 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4844     Gentili signore, egregi signori, l’iniziativa popolare “Vivere meglio la pensione (Iniziativa per una 13esima mensilità AVS” è stata lanciata poco più di un...

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Gentili signore, egregi signori,

l’iniziativa popolare “Vivere meglio la pensione (Iniziativa per una 13esima mensilità AVS” è stata lanciata poco più di un anno fa e siamo riuniti qui oggi per la consegna delle firme raccolte alla Cancellaria federale. I promotori dell’iniziativa avevano deciso della necessità di introdurre un supplemento alla rendita AVS senza immaginarsi lo scenario della pandemia e delle difficoltà economiche che essa avrebbe creato in Svizzera e nel mondo. La realtà economica che viviamo oggi rende, se possibile, il supplemento alla rendita AVS equivalente a una tredicesima mensilità ancora più giusto e urgente.

Questa iniziativa è importante per adeguare finalmente le rendite AVS ai costi della vita contemporanea. Non possiamo ignorare che i costi fissi ai quali siamo tutti confrontati siano sempre maggiori. Penso, tra gli altri, agli affitti e ai premi delle casse malati. Nel mentre, ad oggi, la metà dei nuovi pensionati e delle nuove pensionate deve arrivare a fine mese con meno di 3’600 franchi.[1] Particolarmente preoccupante è anche la situazione di molte donne che ricevono ancora meno di quanto esposto in precedenza poiché non hanno il secondo pilastro. Anche quando dispongono del secondo pilastro, le rendite delle donne sono spesso inferiori a quelle degli uomini in quanto hanno esercitato lavori a tempo parziale e/o hanno ricevuto salari inferiori a quelli della loro controparte maschile. Inoltre, la maggior parte del lavoro non retribuito è svolto dalle donne. È corretto sottolineare che “non retribuito” non significa che questo tipo di lavoro non sia fondamentale per il buon funzionamento della società. Purtroppo, tutti questi elementi fanno sì che quasi l’11% di tutte le donne devono richiedere prestazioni complementari quando vanno in pensione per far quadrare i conti. Aggiungiamo pure a questo fatto che in parlamento si sta delineando una riforma AVS 21 che si effettuerà principalmente sulle spalle delle donne.

La pandemia ci ha mostrato che solo agendo di concerto possiamo assicurare un presente e un futuro sereni e prosperi al nostro Paese; e di conseguenza anche a noi. Ci ha inoltre resi attenti all’importanza di molte professioni dove attualmente i salari sono bassi. Penso a infermieri, venditori, autisti, addetti alle pulizie, … e l’elenco è ancora lungo. Sottolineo che spesso in queste categorie la maggior parte dei lavoratori è donne. Grazie al loro impegno siamo stati in grado di fronteggiare la pandemia. Come possiamo battere le mani per ringraziarli mentre sono al lavoro e non fare nulla per assicurarci che nella vecchiaia possano vivere dignitosamente? L’iniziativa popolare che consegniamo oggi è una delle vie da percorrere assieme per rimediare a queste ingiustizie.

Una società e uno Stato solidali non dovrebbero permettere che coloro che per tutta la loro vita hanno contribuito al successo dell’economia svizzera siano lasciati in situazione di precarietà e di povertà una volta usciti dal mercato del lavoro per motivi di età. Esistono soluzioni finanziabili per fare in modo che ognuno di noi possa vivere una vecchiaia serena. Non possiamo dimenticare che la pensione è un argomento che ci riguarda tutte e tutti. C’è chi vi è confrontato già ora mentre gli altri lo saranno in futuro. L’AVS è l’assicurazione sociale più sociale. Rafforzarla è anche nell’interesse delle nuove generazioni, che hanno sempre più lavori precari che si ripercuotono negativamente anche sui loro averi di vecchiaia.

Rafforzare la solidarietà fra le generazioni non può che andare a favore di tutta la società.

Per questi motivi mi batto in parlamento per una riforma AVS 21 che sia giusta ed equa e per sostenere l’iniziativa popolare per una 13esima mensilità AVS.

Discorso pronunciato in occasione della consegna delle firme a favore dell’Iniziativa alla Cancelleria federale il 28 maggio 2021

[1] https://www.unia.ch/it/campagne/avs-x13

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Verso la sessione primaverile delle Camere – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2021/03/01/4764/ https://marinacarobbio.ch/2021/03/01/4764/#respond Mon, 01 Mar 2021 12:09:38 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4764 Buongiorno, per uscire dalla crisi sociale ed economica abbiamo bisogno di garantire aiuti dignitosi a chi si trova in difficoltà, ma anche di progettare sin...

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Buongiorno,

per uscire dalla crisi sociale ed economica abbiamo bisogno di garantire aiuti dignitosi a chi si trova in difficoltà, ma anche di progettare sin d’ora il futuro.

Domani prenderà il via la sessione primaverile delle camere federali. Il programma è ricco di temi interessanti e di stretta attualità. In particolare, vorrei portare alla vostra attenzione i due temi seguenti che tratterò al Consiglio degli Stati: la Stabilizzazione dell’AVS (AVS 21) e la Legge COVID-19. Modifica e credito aggiuntivo.

Mi impegnerò a favore di una riforma dell’AVS che sia rispettosa delle donne e che tenga conto delle difficoltà finanziare nelle quali versano molte persone percependo delle rendite pensionistiche troppo basse. Con l’aumento dei prezzi e il continuo innalzamento dei premi di cassa malati la rendita AVS percepita non permette più a molti pensionati di vivere una vecchiaia dignitosa e libera dall’ombra della povertà; benché per molti, soprattutto donne, rimanga una fonte d’entrata importante. Inoltre non possiamo dimenticare che la revisione, così come prevista dopo le decisioni della maggioranza della commissione della sicurezza sociale e della sanita del Consiglio degli Stati, si ripercuoterà negativamente specialmente sulle donne. In Svizzera le donne svolgono ancora due terzi del lavoro non retribuito e le cui rendite pensionistiche sono di oltre il 30% più basse di quelle degli uomini. Una situazione insostenibile che combatterò durante la trattazione al Consiglio degli Stati. Per ulteriori informazioni qui trovate il mio articolo sul tema. Inoltre, vi invito a firmare l’appello urgente “Giù le mani dalle rendite delle donne!”. Un bell’appello alla solidarietà.

La crisi sociale ed economica a causa della pandemia necessita di più aiuti, ma anche rapidi e di facile accesso. Ecco perché  è necessario rivedere in parlamento per la terza volta la cosiddetta Legge COVID-19, in modo da adattare gli aiuti economici per quelle persone e quei settori toccati in maniera importante dalle restrizioni sanitarie. In molti ambiti infatti il sostegno tarda ad arrivare. È quindi urgente agire per salvaguardare i posti di lavoro e le aziende, ma anche pensare a una politica di rilancio economico che integri quanto appreso dalla crisi. Reputo necessario che la ripresa si basi sulla redistribuzione della ricchezza, su una più equa tassazione dei grandi capitali e sul rafforzamento del settore pubblico. Secondo i dati dell’UFS, il Ticino è il cantone più colpito con la perdita di 10’000 posti di lavoro. Mi impegnerò con interventi a Berna a sostegno di quelle regioni, tra le quali il nostro Cantone, che sono le più toccate dalla crisi. Ne va della salvaguardia della coesione sociale e nazionale.

È sbagliato contrapporre salute ad economia e utilizzare la pandemia a pur scopi politici, come sta facendo l’UDC, in parte rincorso dal PLR. Di questi temi ne ho parlato recentemente in un’opinione che si può leggere qui.

Durante questa sessione avrò modo di intervenire su molti oggetti, sui quali riferirò regolamento sui miei canali social.

Votazione federale del 7 marzo 2021

Il prossimo 7 marzo saremo chiamati ad esprimerci su tre temi.

NO all’Iniziativa popolare «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso»
L’iniziativa, considerata “eccessiva” da Consiglio federale e Parlamento, vuole vietare la dissimulazione del volto in tutti i luoghi pubblici. L’utilizzo del aggettivo “eccessivo” si spiega facilmente: questa iniziativa si rivolge contro un fenomeno marginale in Svizzera, osservabile principalmente fra le turiste che visitano il nostro Paese. Un’iniziativa che strumentalizza l’uguaglianza di genere per mascherare la sua vera identità xenofoba e islamofoba. Trovate qui maggiori informazioni.

NO all’Accordo di partenariato economico con l’Indonesia
Questo accordo è irresponsabile dal punto di vista ambientale, della protezione dei diritti umani ed è dannoso per l’agricoltura svizzera. In Indonesia è in atto una pericolosa deforestazione, esistono il lavoro minorile e forzato ed è fatto uso di pesticidi tossici. Inoltre, lo sfollamento di migliaia di piccoli agricoltori e degli indigeni sono frequenti. Oltre a questo si aggiunge il fatto che l’olio di palma a basso costo sarebbe concorrenziale con la produzione svizzera di semi oleosi come l’olio di colza e di girasole.
Trovate qui maggiori informazioni.

NO alla Legge sui servizi d’identificazione elettronica
La legge federale sui servizi d’identificazione elettronica (LSIe) introduce un nuovo documento d’identità ufficiale: il passaporto digitale svizzero (eID). Questo progetto prevede che in futuro il passaporto digitale svizzero sarà rilasciato da aziende private, che gestiranno i nostri dati privati sensibili. Lo Stato delegherà ai fornitori di eID privati la responsabilità della memorizzazione e utilizzazione dei nostri dati anagrafici. Questo non può accadere!

Bilancio dell’attività politica 12.2019 – 12.2020

È passato più di un anno dalla mia elezione al Consiglio degli Stati durante il quale ho portato avanti con convinzione i temi da sempre a me cari: la sanità, la lotta contro la povertà, la promozione della parità di genere e la cultura e ho affrontato con diverse proposte le misure per contrastare la crisi economica e sociale a seguito della pandemia. Ho lavorato con passione all’interno delle Commissioni delle quali faccio parte e in seno al Consiglio degli Stati. Inoltre, ho collaborato con le mie colleghe e i miei colleghi della Deputazione ticinese alle Camere federali, che ho presieduto nel 2020, e con il Consiglio di Stato ticinese per avanzare e sostenere le necessità del nostro Cantone .

In ambito sanitario mi sono adoperata presentando una mozione (20.3425) per richiedere che in Svizzera siano formati più medici. Questa proposta è stata accolta dal Consiglio degli Stati e sarà discussa durante questa sessione al Consiglio nazionale. Un altro tema che mi sta molto a cuore è quello delle cure palliative. In questo senso sono stata relatrice di commissione in favore della mozione 20.4264 Per un finanziamento adeguato delle cure palliative, che è stata adottata dal Consiglio degli Stati. Un altro tema centrale per il quale mi sono impegnata molto lo scorso anno e che è attualmente ancora all’esame del Parlamento riguarda l’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti” (18.079) e il relativo controprogetto indiretto che dovrebbe terminare l’iter legislativo il 19 marzo, speriamo con misure adeguate e sufficienti per rafforzare la formazione e il riconoscimento del personale infermieristico. È oltremodo necessario contrastare con misure urgenti la povertà e il suo prevedibile aumento dovuto alla pandemia. In quest’ottica ho presentato una mozione (20.3423) che sarà discussa sempre in questa sessione. La promozione della parità di genere e la fine della violenza di genere sono due temi che porto avanti con convinzione. In Svizzera, il Codice penale nella lingua italiana e francese, utilizza il termine “passionale” per descrivere una categoria di omicidi con pena inferiore a quella dell’omicidio intenzionale. Non è più accettabile che questo accada. Per questa ragione ho presentato la mozione 20.3503 che chiede la correzione dell’articolo del Codice penale, pure all’esame del Consiglio degli Stati in questa sessione. La cultura in tutte le sue sfaccettature è un elemento imprescindibile per il benessere della nostra società. Per questo motivo mi sto impegnando in modo particolare affinché la Rete Due, il secondo canale radio della della RSI, non sia smantellato (20.4479), un dibattito che tocca però anche il ruolo e l’essenza del servizio pubblico.

In conclusione, voglio ricordare l’importanza di adottare tutte le misure precauzionali per contrastare la diffusione del coronavirus, dalle misure igieniche all’uso della mascherina in luoghi affollati e nei mezzi pubblici, così come l’utilizzo dell’App di tracciamento swisscovid.

Puoi avere più informazioni sulla mia attività seguendomi sui social o visitando il mio sito web. Sono sempre a disposizione per sentire le vostre opinioni.

Cari saluti,
Marina

L'articolo Verso la sessione primaverile delle Camere – Newsletter proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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https://marinacarobbio.ch/2021/03/01/4764/feed/ 0
AVS21 – Un attacco frontale alle donne https://marinacarobbio.ch/2021/02/02/avs21-un-attacco-frontale-alle-donne/ https://marinacarobbio.ch/2021/02/02/avs21-un-attacco-frontale-alle-donne/#respond Tue, 02 Feb 2021 11:09:13 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4739 L’AVS è la nostra più importante assicurazione sociale, che non solo va difesa bensì anche rafforzata per garantire a tutte e tutti una vecchiaia dignitosa....

L'articolo AVS21 – Un attacco frontale alle donne proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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L’AVS è la nostra più importante assicurazione sociale, che non solo va difesa bensì anche rafforzata per garantire a tutte e tutti una vecchiaia dignitosa. Per molte persone infatti le rendite pensionistiche non sono più sufficienti: oggi la rendita AVS ammonta a un massimo di 2’370 franchi al mese. La metà di coloro che sono andati in pensione nel 2018 si deve accontentare di meno di 1’772 franchi al mese di rendita AVS. Il reddito di tutte coppie di più di 65 anni è costituito dal 50% delle rendite AVS. Per le persone sole, l’AVS tende ad essere ancora più fondamentale.

La riforma AVS21 della quale si sta discutendo in parlamento deve essere quindi vista in questo contesto, oltre che tenendo in considerazione che continua a sussistere un divario salariale tra donne e uomini con conseguenti svantaggiati a livello di pensione per le donne. Donne che svolgono ancora due terzi del lavoro non retribuito e le cui rendite pensionistiche sono di oltre il 30% più basse di quelle degli uomini. Un terzo delle donne in pensione non ha accesso al 2. pilastro e coloro che lo ricevono, hanno in media il 40% in meno di pensione rispetto agli uomini e sono due volte più dipendenti dalle prestazioni complementari.

A tutto ciò si aggiunge una recessione economica con tutte le sue gravi conseguenze sociali. La crisi colpirà particolarmente le donne, che più frequentemente svolgono lavori precari, hanno redditi più bassi e lavorano a tempo parziale.

Nonostante tutto ciò la maggioranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del consiglio degli Stati ha deciso a favore di una riforma sulle spalle delle donne, che saranno penalizzate per ben tre volte: con l’innalzamento del l’età di pensionamento, con misure di compensazione insufficienti e riducendo la possibilità di pensionamento anticipato di due anni rispetto a quanto previsto dal Consiglio federale. Quanto proposto dalla maggioranza commissionale e che sarà discusso nel plenum del Consiglio degli Stati a marzo è inaccettabile. È necessaria una riforma dell’AVS che migliori realmente le reddite pensionistiche della popolazione e che non sia a scapito delle donne!

L'articolo AVS21 – Un attacco frontale alle donne proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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