Ambiente – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Wed, 02 Jun 2021 08:42:02 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png Ambiente – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 Un SÌ indispensabile per il nostro futuro https://marinacarobbio.ch/2021/06/02/un-si-indispensabile-per-il-nostro-futuro/ https://marinacarobbio.ch/2021/06/02/un-si-indispensabile-per-il-nostro-futuro/#comments Wed, 02 Jun 2021 08:42:02 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4838   Quest’anno la giornata mondiale della terra è coincisa con l’apertura del summit sul clima durante il quale il Segretario generale delle Nazioni unite, António...

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Quest’anno la giornata mondiale della terra è coincisa con l’apertura del summit sul clima durante il quale il Segretario generale delle Nazioni unite, António Guterres, ha invitato le nazioni a presentare dei piani d’azione per il clima ancora più ambiziosi, sempre nel quadro dell’Accordo di Parigi sul clima, firmato anche dalla Svizzera.

La legge sul CO2, seppur imperfetta, è uno strumento imprescindibile per ridurre finalmente le emissioni di gas a effetto serra, tener fede agli impegni presi a livello internazionale e dare il giusto contributo per la salvaguardia del nostro pianeta.

In quanto vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi mi batto con convinzione per diminuire le emissioni di gas inquinanti conseguenti dal traffico motorizzato. Il paesaggio alpino, particolarmente sensibile, è gravemente toccato dal riscaldamento globale. L’Ufficio federale per l’ambiente ci mette in guardia: il nostro Paese si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media mondiale. Se vogliamo continuare a godere dei nostri bei paesaggi ed evitare che questi non siano unicamente rappresentati su vecchie cartoline sbiadite dobbiamo agire ora.

Dobbiamo agire di concerto per salvare la nostra “casa”. Ridurre l’inquinamento richiede un contributo solidale da parte di tutte e di tutti.

Due terzi del gettito della tassa “d’incentivazione” sul CO2 saranno redistribuiti alla popolazione. Ciò permetterà a chi emette meno CO2 rispetto alla media di trarne un beneficio finanziario. Anche per quanto riguarda la tassa sui biglietti aerei si creerà un effetto redistributivo. Anche in questo caso le tasse di incentivazione saranno redistribuite e i modelli mostrano che solo il 10% della popolazione (cioè chi vola spesso) si troverà al netto a pagare. Il 90% della popolazione godrà invece di un rimborso. Il resto confluirà in un fondo per il Clima del quale beneficerà l’intera popolazione, come per esempio una maggiore offerta di mobilità verde e carburanti più rispettosi per il clima.

La legge sul CO2 comporta anche vantaggi per l’economia contenendo ad esempio i danni causati dai cambiamenti climatici, riducendo le polveri fini che causano danni sanitari per 6.5 miliardi all’anno. L’inquinamento dell’aria causa in Svizzera circa 12’000 casi di bronchite acuta nei bambini e circa 2’300 nuovi casi di bronchite cronica negli adulti. Inoltre, secondo uno studio aggiornato nel 2015, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale conclude che le PM10 (polveri fini) causano nel nostro paese 2’200 decessi prematuri l’anno, per una perdita complessiva di 22’000 anni di vita. L’OMS stima che nel 2012, nel mondo, 7 milioni di persone siano morte per malattie legate all’inquinamento atmosferico.

Non si tratta di allarmismo verde, ma della realtà alla quale siamo confrontati tutte e tutti.

La legge fa in modo che chi inquina di più paghi correttamente e i costi non siano addossati alle generazioni future. La giornata mondiale della terra deve essere tutti i giorni. Votiamo un SÌ convinto il 13 giugno!

Articolo apparso sul Corriere del Ticino il 12 maggio 2021

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Giornata dell’energia https://marinacarobbio.ch/2019/10/12/giornata-dellenergia/ https://marinacarobbio.ch/2019/10/12/giornata-dellenergia/#respond Sat, 12 Oct 2019 13:45:54 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4251 Egregi rappresentanti dei Comuni, dei Cantone e della Confederazione Gentile Signore, egregi Signori È per me un grande piacere potervi dare il benvenuto a nome...

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Egregi rappresentanti dei Comuni, dei Cantone e della Confederazione
Gentile Signore, egregi Signori

È per me un grande piacere potervi dare il benvenuto a nome dell’Assemblea federale qui in Ticino, nella splendida regione del Locarnese. Per la prima volta la Giornata nazionale dell’energia si tiene nella Svizzera italiana: ringrazio gli organizzatori per questa scelta, che reputo importante per rafforzare la coesione nazionale e valorizzare la Svizzera e il suo territorio in tutte le sue sfaccettature – uno dei due temi che ho cercato di portare avanti in questo mio anno presidenziale.

 

Energia – un elemento fondamentale che ci accompagna in tutta la nostra giornata, dalla sveglia al caffè mattutino, allo spostamento al posto di lavoro e le risposte alle varie e-mail, fino al momento serale passato sul divano a guardare la televisione. Ne risulta che la produzione e l’uso fatto dell’energia sono delle questioni di fondamentale importanza, che influenzano la società intera. Domande importanti che non si limitano a conseguenze nel presente o nel futuro prossimo, ma che possono avere ripercussioni a lungo termine. Conseguenze che ci ricordano giustamente i giovani che in questi mesi sono scesi in piazza a rivendicare una politica ambientale lungimirante che guardi al loro benessere, all’ambiente e alla salute di noi tutti e tutte. I giovani sono riusciti a catalizzare l’attenzione pubblica su una delle questioni più importanti dei nostri tempi, spingendo la politica a reagire con maggior determinazione e rapidità rispetto al passato. Un esempio è la recente decisione del Consiglio degli Stati in ambito della discussione sulla revisione della Legge sul Co2, dove tra le varie misure ci si è focalizzati in particolare sul ridurre le emissioni di CO2 degli edifici, limitando l’utilizzo di nafta e favorendo risanamenti energetici. Misure che assieme ad altre dovrebbero permettere alla Svizzera di raggiungere i propri obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.

Il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi è fondamentale per il futuro della politica ambientale del mondo intero: la questione climatica è di tale portata che una risposta internazionale è necessaria. Servono sforzi globali che superino i confini nazionali e gli steccati partitici; senza però voler sminuire la responsabilità dei singoli paesi, tra cui anche il nostro. Come Svizzera facciamo degli sforzi notevoli in diversi ambiti – penso per esempio all’approvvigionamento energetico basato in grande parte sull’idroelettrico -; sforzi che vanno portati avanti. Ma non dobbiamo neppure innalzarci su un piedistallo: ci sono ambiti in cui possiamo e dobbiamo fare di più come Svizzera. Siamo da una parte un paese che ha le risorse finanziarie per potersi permettere di investire i fondi necessari per implementare una politica climatica incisiva, ma soprattutto disponiamo dall’altra parte dell’expertise e delle conoscenze tecnologiche per fare la svolta energetica. Con il politecnico di Zurigo e quello di Losanna, ma anche con i vari istituti universitari professionali, disponiamo di ricercatori e ricercatrici riconosciuti a livello internazionale che lavorano giorno dopo giorno per migliorare e sviluppare le tecnologie per affrontare le sfide che ci attendono.

Tecnologie che poi vanno implementate dai privati e soprattutto dal pubblico, a livello comunale, cantonale e nazionale. In un sistema federalista come il nostro ogni attore ha le proprie competenze, la propria responsabilità – anche l’entità geografica più piccola dei comuni. Non a caso avete deciso di incentrare l’incontro di quest’anno proprio sulla collaborazione intercomunale nell’ambito delle “Regioni – Energia”. Collaborando tra di loro e trovando le giuste sinergie anche piccoli comuni possono dare un importante contributo alla svolta energetica, come auspicata anche dal Popolo svizzero in occasione della votazione sulla “Strategia Energetica 2050”.

 

Egregi rappresentanti dei comuni, ci tengo a ringraziarvi a nome delle mie colleghe e dei miei colleghi dell’Assemblea federali per i vostri sforzi. Come cittadina del comune di Lumino so bene di cosa parlo: Lumino è infatti il primo comune del Sopraceneri ad essersi certificato con il marchio Città dell’energia nel 2010, dando un impulso a tutta la regione. Più recentemente si riconferma pioniere in ambito di politica energetica distinguendosi da un lato come prima Città dell’energia GOLD del Cantone Ticino e dall’altro, con Basilea, Buchs e Zurigo, come “Città dell’energia in cammino verso la Società a 2000 Watt”.

Fra i progetti di rilievo realizzati vi sono un’illuminazione pubblica costituita al 100% da lampade a LED, l’ampliamento della scuola dell’infanzia secondo lo standard MINERGIE-P, la copertura totale dei propri consumi di elettricità con energia elettrica certificata naturemade basic, la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della palestra comunale, il riscaldamento di tutti i propri edifici con energie rinnovabili e indigene, pellet e calore ambientale, così come la costruzione di una passerella ad uso di pedoni e ciclisti che collega la zona dei palazzi alle scuole comunali e molto altro ancora.

È importante sottolineare che questo traguardo è il risultato dell’impegno dell’intero Comune: partendo dalla volontà politica attraverso l’importante supporto dell’amministrazione comunale e dei Consulenti Città dell’energia per arrivare sino alla cittadinanza. Come luminese sono orgogliosa dei risultati raggiunti, una dimostrazione che l’impegno porta a risultati concreti.

L’ottenimento del label Città dell’energia GOLD e del riconoscimento come Città dell’energia in cammino verso la Società a 2000 Watt è un traguardo, ma anche e soprattutto un ulteriore stimolo per continuare a lavorare ed «essere d’esempio», attuando misure concrete e di sensibilizzazione per promuovere una crescita nel rispetto e nella considerazione delle preziose e limitate risorse del nostro pianeta. Perché ognuno di noi – individuo o entità politica – può contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile indispensabile a garantire il futuro delle prossime generazioni.

 

Concludo ringraziandovi per la vostra presenza alla giornata odierna, che permette di rafforzare la collaborazione e la conoscenza reciproca tra le varie entità politiche, il mondo della ricerca e i professionisti del settore energetico. Grazie per l’invito e vi auguro una buona giornata… dell’energia!

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Per una politica climatica lungimirante a difesa dell’ambiente e della nostra salute https://marinacarobbio.ch/2019/10/07/per-una-politica-climatica-lungimirante-a-difesa-dellambiente-e-della-nostra-salute/ https://marinacarobbio.ch/2019/10/07/per-una-politica-climatica-lungimirante-a-difesa-dellambiente-e-della-nostra-salute/#respond Mon, 07 Oct 2019 06:23:19 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4230 Sabato scorso 100’000 persone sono scese in piazza per manifestare a favore di una politica climatica più incisiva, che protegga il nostro ambiente, la nostra...

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Sabato scorso 100’000 persone sono scese in piazza per manifestare a favore di una politica climatica più incisiva, che protegga il nostro ambiente, la nostra salute e le future generazioni. Merito di questo successo enorme è dei giovani che sono riusciti a catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema fondamentale e a fare pressione sulla politica affinché agisca.

Assieme agli altri rappresentanti dell’area rosso-verde in Parlamento, mi impegno da tempo affinché vengano adottate misure efficaci in ambito ambientale. Purtroppo la maggior parte di queste proposte viene respinta dalla maggioranza di centro-destra, che però all’improvviso sotto le elezioni si dichiara ambientalista. Il bilancio ecorating per la 50esima legislatura lo conferma: il mio comportamento di voto è al 100% ecologista, mentre la restante deputazione ticinese non supera neppure il 50%. Il bilancio ecorating è quello che analizza se i singoli deputati hanno espresso nelle votazioni rilevanti su questo tema una posizione a favore dell’ambiente.

Se vogliamo fare finalmente dei passi avanti in ambito ambientale occorre cambiare gli equilibri a Berna e rafforzare l’area rosso-verde in entrambe le camere. È fondamentale che la politica prenda sul serio l’emergenza climatica introducendo misure più incisive per ridurre le emissioni di CO2, perché non è solo una questione di salvaguardia della biodiversità e del territorio, ma anche di protezione della nostra salute. Come medico osservo le conseguenze dell’inquinamento e della bassa qualità dell’aria, che si manifestano in particolare sull’apparato cardiovascolare e sulle malattie tumorali. Conseguenze ormai comprovate da centinaia di pubblicazioni scientifiche legate alle grandi vie di traffico, che indicano come l’inquinamento atmosferico sia la principale causa ambientale di morte prematura.

 

In Ticino, in particolare nel Mendrisiotto, viviamo questa problematica sulla nostra pelle: deteniamo ormai da molti anni il triste primato d’inquinamento dell’aria, in particolare per quanto riguarda le polveri sottili in inverno e l’ozono in estate, ciò che rende quasi costante, nel corso dell’anno, il superamento delle soglie massime di inquinamento fissate dalle diverse Ordinanze.

 

Il Cantone Ticino ha di conseguenza varato un piano con provvedimenti d’urgenza in caso d’inquinamento acuto. Misure che vanno dalle raccomandazioni per limitare l’utilizzo dei mezzi motorizzati privati fino ai provvedimenti obbligatori come il divieto assoluto di circolazione sulle strade cantonali e comunali all’interno delle aree interessate per automobili e autofurgoni diesel EURO 3 e inferiori passando dalla limitazione della velocità a 80 km/h sulle autostrade e dalla gratuità dei mezzi pubblici. Con un atto parlamentare tutt’ora pendente ho chiesto misure più incisive quando i valori di inquinanti atmosferici superano i limiti stabiliti, quali il divieto di trasporto di determinate merci con veicoli pesanti e il blocco degli automezzi particolarmente inquinanti su determinati tratti autostradali. Il Tirolo, riconoscendo un problema di salute pubblica, ha già adottato restrizioni simili su alcuni tratti autostradali. Misure, quelle previste dal Canton Ticino, sicuramente importanti che devono venir applicate, ma che non sono sufficienti: non basta agire quando si superano i limiti consentiti, ma bisogna evitare che ciò avvenga con delle misure a medio termine. Bisogna favorire le energie rinnovabili, garantire un sistema di trasporti pubblici capillare e a prezzi accessibili, promuovere un’agricoltura sostenibile e biologica, trasferire le merci su rotaia come lo chiede l’Iniziativa delle Alpi, completare AlpTransit a sud di Lugano e vietare gli investimenti di soldi pubblici in energie sporche. Misure necessarie che occorre implementare con urgenza e determinazione, come auspicano giustamente i giovani preoccupati per il loro futuro.

Articolo apparso su La Regione sabato 5 ottobre

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Discorso congresso elettorale https://marinacarobbio.ch/2019/06/18/discorso-congresso-elettorale/ https://marinacarobbio.ch/2019/06/18/discorso-congresso-elettorale/#respond Tue, 18 Jun 2019 10:19:01 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4028 Ecco il mio discorso al congresso elettorale del Partito Socialista Ticino, che ha approvata la mia candidatura per il Consiglio degli Stati e il Consiglio...

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Ecco il mio discorso al congresso elettorale del Partito Socialista Ticino, che ha approvata la mia candidatura per il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale. Grazie! È un onore per me cercare di rappresentare il Ticino solidale a Berna. 

Gentile consigliera federale, cara Simonetta,
Caro presidente della frazione socialista alle camere federali, caro Roger,
Care compagne e cari compagni,
Gentili ospiti,

Venerdì mattina quando poco prima delle 11 ho interrotto la seduta del Consiglio nazionale e sono uscita sulla piazza federale, mi son venute le lacrime agli occhi di fronte alla piazza così gremita di donne; una piazza federale con un forte accento viola ma nel contempo multicolore. Come multicolore e variegata è la diversità che deve essere forza e non rappresentare un rischio d’esclusione. L’ho detto in Consiglio nazionale, l’ho ripetuto in piazza e lo dico ancora oggi: la parità fra i sessi ci riguarda tutte e tutti, è una questione di giustizia e democrazia.

Venerdì 14 giugno ho pensato a due donne a me molto vicine, donne la cui storia potrebbe essere simile a quella di tante altre, di chi come voi è qui al congresso. A mia mamma Graziella, che ha partecipato ancora una volta come molte altre donne della sua generazione, al corteo femminista e che per prima mi ha insegnato che vuol dire essere donna e femminista. A mia figlia Laura, che di anni ne ha quindici e che merita un mondo nel quale non si debba più scendere in piazza per ottenere la parità salariale, per non essere discriminata sul posto di lavoro o giudicata per come si veste e in quanto donna.

Quell’emozione forte, che ho provato a Berna, l’ho vissuta nuovamente la sera a Bellinzona. E mi son detta, ora è veramente possibile. Le cose cambieranno, non si possono ignorare le centinaia di migliaia di donne che hanno manifestato, sono scese in piazza, si sono astenute dal lavoro nonostante pressioni e difficoltà. Certo ora toccherà alla politica, chi è attivo in un consesso istituzionale dovrà portare avanti con forza e convinzione la richiesta di un’effettiva parità salariale, dell’introduzione anche in Svizzera del congedo parentale,  il riconoscimento del lavoro di cura a partire dalle assicurazioni sociali.

Questo movimento trasversale che rivendica rispetto, pari diritti e lotta contro le discriminazioni di genere ha una forza dirompente, come dirompente è quello dei giovani che manifestano per il clima.

In entrambi questi movimenti c’è la volontà di cambiare le cose e di rivendicare un mondo più giusto, paritario, inclusivo e solidale. Un mondo dove la ricchezza sia effettivamente redistribuita e non appannaggio di pochi e nel quale si metta un freno a una crescita insostenibile, salvaguardando l’ambiente e soprattutto, come loro ci chiedono, il futuro dei nostri giovani. Un mondo nel quale chi viene dl lontano non sia calpestato, dove chi è in difficoltà non sia emarginato.

Sono molte le persone che partecipano a manifestazioni, incontri, e riflessioni, che fanno sentire la propria voce, chiedendo un cambiamento verso una società più giusta, capace di difendere i più deboli e di valorizzare la differenza. Perché la diversità, di genere, di origine e di cultura è una ricchezza, è un valore. La capacità di integrare le diverse componenti che compongono la società sarà la forza del nostro Cantone.

In questi mesi di presidenza del Consiglio nazionale ho incontrato molte persone e ho visitato e visiterò paesi del sud del mondo. Ho visto la necessità di investire nella cooperazione allo sviluppo, non di ridurne gli aiuti; ho discusso con donne che subiscono violenze sessuali; ho incontrato donne e bambini in un centro sanitario del Mozambico con un unico medico per migliaia di persone. E sempre più sono convinta che la questione climatica non può essere disgiunta da quella sociale. A livello mondiale il 10% dei più ricchi sono responsabili della metà delle emissioni di CO2 e l’1% dei più ricchi causa le stesse emissioni che la metà più povera del mondo. Ecco perché la riduzione delle disuguaglianze darà un contributo notevole al superamento della crisi climatica.

 

Anche oggi però è una giornata speciale: con l’approvazione della lista del partito socialista per il Consiglio nazionale e la candidatura agli Stati, con le congiunzioni delle liste con le altre forze di sinistra, creiamo i presupposti per raddoppiare i seggi dell’area progressista, socialista e femminista a Berna e di avere per la prima volta nella storia del Canton Ticino una donna consigliera agli Stati. Un sogno? Forse. Ma per parafrasare il grande scrittore cileno Luis Sepulveda dobbiamo credere nei nostri sogni fino a trasformarli in realtà.

I rapporti di forza attuali hanno conseguenze tangibili per la gente comune, per le famiglie, le lavoratrici e i lavoratori e per il territorio in cui viviamo, e contribuiscono a un aumento delle disuguaglianze e della precarietà. Guardiamo, ad esempio, l’evoluzione dei costi sanitari e di conseguenza dei premi. Schiacciato dal peso delle lobby e da interessi particolari, il parlamento non affronta il problema del continuo aumento dei premi cassa malati che erodono i budget delle famiglie. Ciò che ci ha spinto come PSS a lanciare l’iniziativa popolare per limitare i premi cassa malati al 10% del reddito disponibile di un’economia domestica. Assemblea federale che dovrà anche urgentemente dare una risposta alle persone ultracinquantenni che perdono il lavoro, alle mamme che sono licenziate dopo la nascita di un figlio o addirittura in gravidanza, ai giovani formati che sono impiegati come praticanti invece di ricevere un lavoro stabile con salari dignitosi ed eque condizioni di lavoro.

È necessario ridare potenzialità e opportunità al nostro Cantone, non isolando dal resto della Svizzera e del mondo, ma costruendo ponti. Ponti tra lingue e culture è uno dei segnali che ho voluto dare nel mio anno di presidenza del Consiglio nazionale, partendo dall’utilizzo della lingua italiana in quanto presidente e difendendo il riconoscimento delle minoranze linguistiche e culturali. Perché l’identità di un paese si basa anche sulla capacità che esso ha di riconoscere, sostenere e valorizzare le diverse componenti che lo compongono e si devono rimuovere tutti quelli ostacoli, anche quelli linguistici, che si frappongono alla piena partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita democratica.

La congiunzione con le altre forze rossoverdi è indubbiamente un passo importante sia in vista delle elezioni federali ma anche per una maggiore collaborazione a livello cantonale. Ringrazio sin d’ora chi si è messo a disposizione: le candidate e i candidati del partito socialista al CN, Andrea, Bruno, Chiara, Cristina Davide, Igor, Martina e le candidate e i candidati della lista “i verdi e alleanza di sinistra”.

La mia candidatura al Consiglio degli Stati non è un progetto individuale e un progetto collettivo. Del quale sarò felice di farne parte se mi darete la vostra fiducia. Gli obiettivi che ci siamo posti potranno diventare realtà in autunno, se tutte e tutti noi ci metteremo passione e determinazione nel portare avanti gli ideali e i valori che ci contraddistinguono di solidarietà, giustizia sociale, difesa dell’ambiente e di una migliore qualità di vita.

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Intervento al congresso PS: siamo la vostra voce! https://marinacarobbio.ch/2019/01/21/intervento-al-congresso-ps-siamo-la-vostra-voce/ https://marinacarobbio.ch/2019/01/21/intervento-al-congresso-ps-siamo-la-vostra-voce/#respond Mon, 21 Jan 2019 06:09:44 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3744 Trovate qui sotto l’intervento che ho potuto tenere al congresso elettorale del Partito Socialista, che ha ratificato la lista dei candidati e delle candidate al...

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Trovate qui sotto l’intervento che ho potuto tenere al congresso elettorale del Partito Socialista, che ha ratificato la lista dei candidati e delle candidate al Gran Consiglio: 46 donne, 34 giovani, 15 ultra sessantenni. Una lista rappresentativa, dinamica e forte!

“Cari politici se voi fareste il vostro lavoro noi oggi saremmo a scuola”

Così hanno scritto i giovani venerdì scorso sul manifesto di una delle imponenti manifestazioni che hanno avuto luogo in diverse città svizzere e in molte altre parti del mondo. Giovani che hanno scioperato da scuola per chiedere delle misure per fronteggiare il cambiamento climatico. Come dar loro torto?  Le conseguenze del riscaldamento climatico sono davanti agli occhi di tutti. Ghiacciai che si sciolgono, terre sempre più aride, desertificazioni, incendi. Catastrofi naturali che generano sfollati e migrazioni. Ciononostante e in barba agli accordi internazionali presi per ridurre le emissioni inquinanti, le misure concrete avviate finora sono insufficienti, in Svizzera e altrove. Al Consiglio nazionale la revisione della legge sul C02, necessaria per rispondere ai cosiddetti obiettivi di Parigi, è in stallo.E’ giunto il momento di agire con urgenza per salvare il nostro ambiente, di abbandonare progressivamente le energie fossili, di diminuire consumi e sprechi. Tutti noi, politici attivi oggi nelle sedi istituzionali di governi e parlamenti, così come voi che magari vi siete avvicinati da poco alla politica, noi tutti non possiamo più stare a guardare come sta cambiando il clima. Le promesse e le buone intenzioni non sono sufficienti. L’ha detto chiaramente Greta Thunberg, la studentessa e attivista svedese che da sola ha iniziato un movimento mondiale con migliaia di giovani che scendono in piazza e scioperano, confrontando la politica con le proprie contraddizioni, chiedono di rendere effettivo l’Accordo di Parigi, e di non limitarsi a questo, bensì -tenendo presente il messaggio della Comunità Scientifica di accelerare gli impegni e gl interventi per limitare il riscaldamento globale.

Gli scioperi degli studenti, le “women’s march” le marcie delle donne per i loro diritti –che in Svizzera confluiranno nello sciopero delle donne il prossimo 14 giugno- vanno presi sul serio. Così come va preso sul serio il disagio di molte persone che si trovano in situazioni precarie o che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

Come sapete nella mia funzione di presidente del consiglio nazionale, ho deciso di presiedere i lavori parlamentari in italiano e ciò facendo dare il giusto riconoscimento alla lingua e cultura italiana, come parte integrante del nostro paese, ma anche dar voce alle minoranze e a chi voce non ce l’ha, a tutte e tutti coloro che vivono in Svizzera, siano essi svizzeri, residenti, ma anche migranti o persone senza fissa dimora.  Ciò significa anche abbattere dei pregiudizi e smantellare quelle barriere, non solo linguistiche, bensì anche sociali che emarginano delle persone in base alla loro origine o condizione.

Il mio progetto politico, che è poi il nostro, è quello di una società più giusta che sappia garantire pari opportunità e una più equa redistribuzione della ricchezza. Proprio oggi l’ONG Oxfam ha pubblicato un rapporto che indica come la ricchezza sia concentrata in sempre meno mani, 26 persone detengono tanta ricchezza mondiale quanto la metà più povera dell’umanità. Lo scorso anno la stessa somma erano detenuta da 46 persone. Oxfam chiede giustamente di aumentare la tassazione dei più ricchi. Non c’è democrazia senza coesione sociale. E la coesione sociale si ottiene combattendo le crescenti disuguaglianze, garantendo salari e lavori dignitosi e lavorando per alloggi e una sanità accessibile a tutti. Solo rafforzando i diritti sociali si può dare forza alle pratiche democratiche ed evitare l’esasperazione dei nazionalismi. E qui arrivo a un punto centrale del nostro sistema democratico: la questione della rappresentanza. Che tocca forzatamente la presenza ancora insufficiente delle donne nei consessi politici e più in generale laddove si prendono le decisioni. In quest’anno di presidenza del Consiglio nazionale mi sto impegnando per rafforzare la presenza delle donne in politica, incoraggiandole a partecipare e a candidarsi per le elezioni. Sono fiera di sapere che il mio partito, il partito socialista candiderà tante donne per questa tornata elettorale. Partito al quale spetta però il compito, non solo di presentare delle donne e dei giovani, ma di dar loro spazio e sostegno. Il femminismo è una proposta politica universale.  Battersi per una società più giusta, solidale e non discriminante implica integrare il femminismo nella lotta contro tutti i tipi di discriminazione. Ciò vale per le donne , ma anche per gli uomini. Nel nord e nel sud del mondo.  Oggi più che ai dobbiamo volgere la nostra attenzione a quanto avviene nei paesi a basso reddito. La gestione del mondo basata su logiche di profitto e di sfruttamento delle risorse genera povertà ovunque, ma particolarmente nel Sud del mondo. Come non indignarci quindi per le esportazione d’armi che alimentano guerre come quelle dello Yemen o di fronte ai 117 migranti che ieri, ancora una volta, in una preoccupante indifferenza sono scomparsi nel mare!

Noi abbiamo una grande responsabilità quella di non guardare dall’altra parte di fronte a ingiustizie e violazioni dei diritti umani. Ma di denunciare e intervenire. E’ necessaria una volontà collettiva per affrontare questi temi, capace anche di superare gli steccati di partito e le divisioni della sinistra per il progetto comune a favore dell’uguaglianza, della giustizia sociale e di uno sviluppo sostenibile.

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Retrospettiva sessione e presidenza – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/#respond Wed, 19 Dec 2018 06:56:10 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3699 Buongiorno, Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!       Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE! La mia elezione a Presidente...

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Buongiorno,

Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!
 

 

 

Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE!

La mia elezione a Presidente del Consiglio nazionale, seguita dai festeggiamenti a Bellinzona e la settimana successiva a Lumino nonché gli incontri con molte cittadine e molti cittadini sono state delle giornate indimenticabili: il merito è anche vostro, che avete partecipato così numerosi e che mi avete scritto in centinaia. Mi impegnerò per favorire la vicinanza tra la popolazione e le istituzioni e, partendo dalla cultura e la lingua italiana, per costruire ponti fra le varie culture che fanno la ricchezza del nostro paese dando voce anche alle minoranze e a tutte e tutti coloro che si trovano nel nostro paese, siano essi svizzeri, residenti o migranti. Grazie per il vostro sostegno!

Trovate qui maggiori informazioni sui temi che vorrei portare avanti durante il mio anno presidenziale e qualche intervista che ho potuto dare per l’occasione.

 

 

Resoconto sessione invernale

Venerdì scorso si è conclusa la sessione invernale, di cui tutti e tutte ricorderete un particolare evento: l’elezione di due donne competenti in Consiglio federale, alle quali faccio ancora una volta i miei auguri. Questa giornata è stata certamente un fatto storico, molto importante per la democrazia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: le donne sono ancora sottorappresentate in diversi ambiti, negli esecutivi cantonali e comunali, nei legislativi, nelle aziende. Nonostante la necessaria revisione della legge sulla parità decisa finalmente dalle Camere il 14 dicembre scorso, per ottenere un’effettiva parità salariale c’è ancora molto da fare, così come per combattere la violenza e le discriminazioni di genere. Ecco perché l’anno prossimo, anno di elezioni cantonali e federali, ma anche dello sciopero delle donne previsto per il 14 giugno 2019 sarà un anno importante per la parità di genere. Per riprendere Nilde Iotti, prima presidente della camera dei deputati italiana, parole che ho citato in parlamento il giorno della mia elezione: “dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l’esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell’esistenza, costringendo tutti – uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali – a fare finalmente i conti con la vita concreta delle donne”

Durante questa sessione sono però anche stati discussi diversi dossier importanti. Uno di questi è la legge sul CO2. Il cambiamento climatico è una delle priorità dei nostri tempi, ecco perché ci vogliono misure molto più incisive per affrontarla. Il gruppo socialista alle camere, giudicando insufficiente quanto uscito dai dibattiti parlamentari, assieme ai Verdi e ai Verdi liberali ha respinto questa legge. La discussione ripartirà ora, sperando di trovare un compromesso migliore in grado di affrontare veramente questa emergenza.

Anche all’ordine del giorno l’iniziativa per pigioni moderata, che abbiamo lanciato quando ero Presidente dell’associazione inquilini.  L’iniziativa, che chiede che almeno il 10% delle nuove costruzioni siano di pubblica utilità e con affitti moderati, è stata respinta dal Consiglio nazionale in quanto eccessiva e costosa. È stato perlomeno proposto un controprogetto indiretto, che vuole dedicare ulteriori 250 milioni tramite i Fonds de Roulement per finanziare spazio abitativo a basso prezzo – ma solo se decidiamo di ritirare l’iniziativa o se essa viene respinta in votazione popolare.

Un altro dossier molto importante era il patto ONU sulle migrazioni, un accordo non vincolante con lo scopo regolare i flussi migratori e contrastare il traffico di essere umani. Un accordo internazionale importante a mio parere, che propone delle soluzioni globali a dei problemi globali. La decisione se firmare o meno questo accordo non verrà presa dal Consiglio federale (come di solito in questi casi), ma dal Parlamento: una mozione in tal senso è stata approvata durante la sessione. La discussione sulla firma avverrà solo alla prossima sessione: vi terrò aggiornati.

 

 

 

Trovate più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook, il mio profilo instagram o twitter. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.

Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro di passare buone feste, circondati dai vostri cari, e di potervi concedere qualche giorno di relax come ho la fortuna di fare io.

Marina Carobbio

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1. d’agosto: alcune riflessioni https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/ https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/#respond Wed, 01 Aug 2018 13:11:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2846 Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che...

L'articolo 1. d’agosto: alcune riflessioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che si possa celebrare la festa nazionale. Il 1. Agosto è certamente l’occasione per rendere omaggio al nostro paese, che in più occasioni ha saputo integrare culture e lingue diverse, ma deve essere anche un momento per guardare in maniera critica a quanto avviene dentro i nostri confini.

Viviamo in uno Stato con un alto grado di benessere, soprattutto se paragonato alla situazione di molti altri paesi. Ma le disuguaglianze sono un problema anche da noi, e non poche sono le difficoltà che alcuni devono affrontare, così come il divario di chi è ben integrato nella società e chi ne è escluso. Viviamo in un paese economicamente forte, ma nel quale c’è chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, a trovare un lavoro o al quale l’assicurazione malattia si rifiuta si prendere a carico le cure. Siamo contenti di vivere in città e paesi ancora a misura di donna e uomo, ma dobbiamo batterci per evitare lo sperpero del nostro territorio sull’altare di una continua crescita tutt’altro che sostenibile.

Ecco alcuni dei problemi importanti che necessitano di risposte concrete e urgenti da parte della politica e delle cittadine e dei cittadini stessi. Se necessario anche ricorrendo agli strumenti della democrazia diretta come la raccolta di firme per iniziative o referendum, oppure ancora il scendere in piazza a manifestare o scioperare quanto necessario.

Omaggiare il nostro paese e i suoi strumenti democratici, non può farci però distogliere lo sguardo da quanto avviene al di fuori dei nostri confini in posti lontani. Laddove vivono persone che amano a loro volta il loro paese, ma che si trovano in situazioni disperate a causa di guerre, carestie e povertà. Situazioni difficili e precarie anche a causa delle crescenti disuguaglianze, a causa di un nord che ha costruito il suo benessere anche a scapito del sud del mondo. Amare la Svizzera vuol dire perciò anche battersi per far si che essa continui ad essere presente nell’ambito della cooperazione dello sviluppo e che non ne riduca i mezzi a disposizione, che vieti l’esportazione d’armi, che si impegni nei processi di pace e che contribuisca ad affrontare il fenomeno migratorio accogliendo ed aiutando chi fugge da guerre e persecuzioni, affinché sia terra di rifugio e di integrazione come lo già stata in passato.

La celebrazione del 1. Agosto è quindi l’occasione per esprimere il nostro attaccamento al nostro paese, ma anche un momento per ricordare la necessità di più solidarietà dentro e fuori i nostri confini. È però anche l’opportunità per rifiutare categoricamente atteggiamenti razzisti, discriminatoria e sessisti, replicando a chi tenta di legittimare opinioni e comportamenti intolleranti e xenofobi.

Buon 1. Agosto a tutte e tutti voi .

L'articolo 1. d’agosto: alcune riflessioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Intervento “Iniziativa Pro Velo” https://marinacarobbio.ch/2018/03/01/intervento-iniziativa-pro-velo/ https://marinacarobbio.ch/2018/03/01/intervento-iniziativa-pro-velo/#respond Thu, 01 Mar 2018 10:23:53 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2579 Intervento del 1 marzo in Consiglio nazionale: ‘Iniziativa per la bici’ (‘Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali’) Stimata Consigliera...

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Intervento del 1 marzo in Consiglio nazionale: ‘Iniziativa per la bici’ (‘Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri e percorsi pedonali’)

Stimata Consigliera federale Leuthard, stimate colleghe, stimati colleghi,

L’ufficio federale di statistica quantifica che il 30% degli spostamenti in automobile nel nostro paese sono inferiori ai 3 km e il 45% di essi non supera i 5 km. Se pensiamo che simili distanze sono facilmente percorribili in quindici minuti di pedalata, ci rendiamo conto che il potenziale in quest’ambito è grande. Certo, occorre poter offrire un’infrastruttura sicura e capillare. L’iniziativa “per la bici” vuole esattamente ciò, chiedendo di promuovere la bicicletta allo stesso modo dell’escursionismo. Così facendo si attribuisce alla Confederazione la competenza di definire le condizioni quadro della promozione delle vie ciclabili e di sostenere Cantoni e Comuni in sede di attuazione.

Attualmente sentieri e percorsi pedonali sono già sanciti nella Costituzione federale, ragion per cui in tutti i Cantoni si è sviluppata una fitta rete di sentieri ben tenuti e segnalati. Apposite prescrizioni e norme ne garantiscono l’elevata qualità. Questo è quanto l’iniziativa “per la bici” vuole ottenere anche per i ciclisti: la possibilità di promuovere la bicicletta in maniera uniforme, al di là delle frontiere comunali e cantonali, realizzando una rete ininterrotta di vie ciclabili. Al momento abbiamo invece una situazione con grandi differenze tra regioni.

Negli scorsi anni in Ticino si è finalmente mosso qualcosa nell’ambito dei trasporti pubblici, in primis grazie all’apertura di AlpTransit e al nuovo piano viario del Bellinzonese. La situazione delle piste ciclabili resta però nefasta, con un ritardo di decenni rispetto ad altre realtà svizzere. Nei risanamenti stradali quasi mai si è tenuto conto della mobilità dolce. Tutti fattori che spiegano perché il Ticino è il terzo Canton con il maggior numero di macchine per abitanti, subito dopo Svitto e Zugo. L’iniziativa “per la bici” aiuterebbe a cambiare questa realtà.

I vantaggi dell’iniziativa sono molteplici, portando in primis benefici all’ambiente. La bici non solo è il mezzo di locomozione a maggior risparmio energetico e che occupa il minor spazio, ma è anche silenziosa e priva di emissioni. Tutela pertanto le nostre risorse e il nostro ambiente. Con vie ciclabili attrattive e ininterrotte sempre più persone opterebbero per la bicicletta per percorrere tragitti brevi, sgravando notevolmente i mezzi pubblici e le strade e consentendo così di ridurre i picchi di traffico.

Secondariamente si migliorerebbe anche la sicurezza di tutti gli utenti. La realizzazione di vie ciclabili più ampie offre infatti sicurezza ai ciclisti e vantaggi ai pedoni, che possono così disporre di tutto il marciapiede. Inoltre, grazie a condizioni più chiare per il traffico ciclistico e motorizzato, diventa più sicura e scorrevole anche la circolazione dei veicoli a motore.

La Svizzera è conosciuta in tutto il mondo per i suoi bei paesaggi alpini. Una fitta rete di sentieri permette di esplorare a piedi questi paesaggi – rendendo la Svizzera un esempio per il mondo intero in questo ambito. Grazie all’articolo 88 della Costituzione federale, la Confederazione ha l’obbligo di prendersi cura di questa rete di sentieri. La Confederazione dovrebbe seguire quest’esempio anche per le piste ciclabili e, con l’iniziativa “per la bici”, ricevere la competenza per potenziare la mobilità ciclistica a livello nazionale.

Per questi motivi vi invito quindi a votare oggi sì all’iniziativa e al controprogetto. Così facendo abbiamo la possibilità di dare un nostro contributo per una mobilità più rispettosa dell’ambiente, più sicura e sgravare il trasporto pubblico e la rete stradale. Grazie.

Trovate qui maggiori informazioni sull’iniziativa.
Con 121 voti contro 61 il Parlamento ha deciso di sostenere solo il controprogetto, consigliando di respingere l’iniziativa. Anche se la differenza è minima (l’iniziativa dava più competenza alla Confederazione, il controprogetto ai Cantoni), avrei preferito approvare entrambi.

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Dieci anni a Berna https://marinacarobbio.ch/2017/06/07/dieci-anni-berna/ https://marinacarobbio.ch/2017/06/07/dieci-anni-berna/#respond Wed, 07 Jun 2017 08:15:08 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=2165/ Da ormai dieci anni siedo in Consiglio Nazionale, dove ho l’onore di rappresentarvi. Sono stati dieci anni impegnativi, faticosi ma allo stesso tempo pieni di...

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Da ormai dieci anni siedo in Consiglio Nazionale, dove ho l’onore di rappresentarvi. Sono stati dieci anni impegnativi, faticosi ma allo stesso tempo pieni di interessanti esperienze: ho potuto contribuire ad importanti progetti, facendo la mia parte nel rendere la Svizzera e il Ticino più solidali, aperti e democratici. Grazie a tutti e tutte voi per averlo reso possibile. 

In questo breve video trovate un bilancio parziale della mia attività:

Da ormai dieci anni ho l'onore di rappresentarvi in Consiglio nazionale: grazie a tutti e tutte per averlo reso possibile! Ecco un bilancio parziale dei progetti a cui ho contributo.

Posted by Marina Carobbio on Mittwoch, 7. Juni 2017

 

Sono pronta per i prossimi due anni a Berna che mi attendono e poi vediamo cosa prevede il futuro

Cari saluti, Marina

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Sì a un’occasione per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti https://marinacarobbio.ch/2017/05/16/si-unoccasione-incentivare-la-raccolta-differenziata-dei-rifiuti/ https://marinacarobbio.ch/2017/05/16/si-unoccasione-incentivare-la-raccolta-differenziata-dei-rifiuti/#respond Tue, 16 May 2017 09:21:46 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=2143/ L’articolo 32a capoverso 1 della legge federale sulla protezione dell’ambiente stabilisce che “i cantoni provvedono affinché i costi di smaltimento dei rifiuti urbani, per quanto...

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L’articolo 32a capoverso 1 della legge federale sulla protezione dell’ambiente stabilisce che “i cantoni provvedono affinché i costi di smaltimento dei rifiuti urbani, per quanto siffatto smaltimento sia stato loro attribuito, siano finanziati mediante emolumenti o altre tasse conformemente‐ te al principio di causalità”. Nel 2010 ho presentato un’interrogazione al Consiglio federale chiedendo informazioni sulla situazione a livello cantonale e comunale, e se la Confederazione intendeva agire per far rispettare la legge federale. Nella sua risposta il Consiglio federale disse che la competenza di tale applicazione era cantonale. Ed ecco che finalmente, sette anni dopo queste domande, anche il Ticino potrà introdurre in maniera uniforme e generalizzata il principio di causalità nella gestione dei rifiuti solidi urbani.

Il 21 maggio siamo chiamati alle urne per approvare l’applicazione di una disposizione che nella maggior parte dei comuni svizzeri e in ben 49 comuni ticinesi (che comprendono il 50% della popolazione ticinese!) non solo è già una realtà da tempo, ma ha dimostrato la sua efficacia nel responsabilizzare i cittadini verso l’ambiente. Si stima mediamente che con i sacchi ufficiali la produzione di rifiuti solidi urbani diminuisce del 30%, i costi di gestione per i comuni si alleggeriscono del 10% e la raccolta differenziata aumenta del 20%. L’oggetto in votazione chiede di introdurre questo principio virtuoso in tutti i comuni ticinesi, garantendo la conformità alla legge federale, la parità di trattamento e anche risparmi per gli stessi cittadini.

Ci sono diversi validi motivi per sostenere l’introduzione della tassa cantonale sul sacco, ma quello principale è certamente la diminuzione dei rifiuti solidi urbani grazie al principio di responsabilità e causalità. L’impatto positivo per l’ambiente è un fatto inconfutabile: non perdiamo quindi l’occasione per incentivare la raccolta separata e diminuire rifiuti, votiamo sì alla tassa sul sacco il prossimo 21 maggio!

Articolo apparso su “La Regione” il 16 maggio 2017

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