Alloggio – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch Benvenuti, Herzlich Willkommen, Bienvenue Mon, 06 Sep 2021 14:01:14 +0000 it-IT hourly 1 https://marinacarobbio.ch/wp-content/uploads/sites/4/2017/05/cropped-logo-PS-32x32.png Alloggio – Marina Carobbio Guscetti https://marinacarobbio.ch 32 32 Sì al formulario ufficiale: un freno agli aumenti ingiustificati delle pigioni https://marinacarobbio.ch/2021/09/06/si-al-formulario-ufficiale-un-freno-agli-aumenti-ingiustificati-delle-pigioni/ https://marinacarobbio.ch/2021/09/06/si-al-formulario-ufficiale-un-freno-agli-aumenti-ingiustificati-delle-pigioni/#respond Mon, 06 Sep 2021 14:01:14 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4917   L’Associazione Svizzera Inquilini – Sezione della Svizzera Italiana (ASI-SSI) si batte a tutela dei diritti degli inquilini e promuove un mercato dell’alloggio consapevole e...

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L’Associazione Svizzera Inquilini – Sezione della Svizzera Italiana (ASI-SSI) si batte a tutela dei diritti degli inquilini e promuove un mercato dell’alloggio consapevole e giusto. Proprio a questo fine, è stata presentata con successo nel 2018 l’iniziativa popolare “NO alle pigioni abusive, SÌ alla trasparenza: per l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione”, lanciata dall’ASI-SSI e sostenuta da molte altre associazioni. Come si evince dal titolo, l’iniziativa popolare chiede l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione che permetterà al futuro inquilino di sapere la pigione versata dal suo predecessore, l’ammontare degli eventuali aumenti e le motivazioni. La trasparenza potrà essere garantita così come il diritto a contestare la pigione iniziale. Questo non gioverà unicamente agli inquilini, il formulario permetterà ai locatori- se necessario- di aumentare la pigione su basi lecite.

Il mercato dell’alloggio è sotto i riflettori da molto tempo in Ticino, spesso si parla dell’alto tasso di alloggi sfitti. Anche le preoccupazioni legate al costante aumento delle pigioni sono molte. Constatiamo tuttavia, anche a causa della pandemia, che molte famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Sentiamo citare spesso dell’aumento dei premi di cassa malati, ed è lecito farlo, ma non possiamo però dimenticarci dell’altra spesa fissa alla quale destiniamo una grande parte del reddito: l’affitto. L’introduzione del formulario ufficiale permetterebbe di mettere un freno agli aumenti immotivati e ingiustificati delle pigioni con un effetto calmiere sul mercato dell’alloggio. Essendo a conoscenza della pigione versata dal precedente inquilino, il nuovo locatario potrebbe contestare la nuova pigione in caso di abusività. Inoltre, essendo fin da subito trasparenti, locatore e inquilino non potranno che instaurare un rapporto di fiducia.

Appare chiaro e ragionevole voler essere a conoscenza della pigione versata dall’inquilino precedente prima di stipulare un contratto di locazione per, se necessario, contestare la pigione iniziale. Il buon senso ce lo suggerisce. Perché allora è necessaria un’iniziativa popolare per permettere che una domanda lecita e sensata possa trovare risposta? Il Codice delle obbligazioni prevede che l’inquilino possa chiedere questa informazione ma, per contro, non prevede l’obbligo di fornirla. Nel caso non la riceva, e non avendo nessuno strumento per far valere questo diritto, cade il presupposto per poter contestare la pigione iniziale.

I Cantoni di Basilea Città, Ginevra, Neuchâtel, Vaud, Zugo e Zurigo dispongono già del formulario ufficiale ad inizio locazione, mentre il Canton Lucerna ha accettato lo scorso autunno di introdurlo nel caso di penuria. Non sono stati riscontrati problemi legati all’aumento della burocrazia. Al contrario, i rapporti fra inquilini e locatori sono migliorati.

Votiamo SÌ all’iniziativa “NO alle pigioni abusive, SÌ alla trasparenza: per l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione” perché anche in Ticino il mercato dell’alloggio sia più favorevole a tutte e a tutti.

Articolo apparso su la Regione il 03 settembre 2021

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L’alloggio: uno spazio di vita, un diritto per tutte e tutti https://marinacarobbio.ch/2020/01/23/4377/ https://marinacarobbio.ch/2020/01/23/4377/#respond Thu, 23 Jan 2020 10:34:40 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4377 Articolo apparso su La Regione del 22 gennaio: buona lettura! Affitti sempre più cari, disdette per ristrutturazioni, difficoltà a trovare appartamenti adeguati. È una realtà...

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Articolo apparso su La Regione del 22 gennaio: buona lettura!

Affitti sempre più cari, disdette per ristrutturazioni, difficoltà a trovare appartamenti adeguati. È una realtà che molti ticinesi purtroppo conoscono e alla quale va data una risposta. Perché l’alloggio è un diritto, è uno spazio di vita. Il 9 febbraio 2020, le cittadine e i cittadini svizzeri si esprimeranno sull’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili” volta a promuove l’offerta di alloggi a pigione moderata, accessibili per il ceto medio e per le famiglie a basso reddito. Da anni siamo confrontati con l’aumento degli affitti, cresciuti del 18,8% dal 2005 (dati Ust, novembre 2019). La pigione è ormai la maggiore voce di spesa delle famiglie svizzere, e supera addirittura i premi di cassa malati che pure non cessano di aumentare. Sebbene in Svizzera la quota degli alloggi vuoti stia aumentando, questa tendenza non si traduce nella diminuzione delle pigioni. Gli appartamenti vuoti, spesso costruiti per ragioni di investimento di capitali, sono perlopiù troppo cari e situati in aree dove la richiesta è bassa. Misure volte ad incentivare gli alloggi a pigione moderata sono quindi necessarie. Anche il Consiglio federale nel suo Messaggio del 21.3.2018 riconosce la difficoltà di molti, spesso anziani e famiglie a basso reddito, a trovare un’abitazione a prezzo moderato, invitando tuttavia a respingere l’iniziativa, ritenendola costosa e contraria alle leggi del mercato. Mercato che però in questi ultimi anni non ha saputo regolare la situazione: nonostante i bassi tassi d’interesse mediamente gli affitti rimangono alti. Secondo uno studio pubblicato dalla banca Raiffeisen gli affitti sono del 40% più cari rispetto a quanto dovrebbero ammontare se il diritto di locazione fosse stato applicato correttamente. Se le riduzioni dei tassi d’interesse avvenute dal 2008 in poi fossero state ribaltate sugli inquilini, un’economia domestica media pagherebbe per l’alloggio circa 3’000 franchi in meno all’anno. Gli alloggi di utilità pubblica sono quindi una risposta adeguata per uno dei bisogni fondamentali, come lo è l’accesso all’alloggio a condizioni sostenibili. Attualmente, l’offerta di abitazioni a pigione moderata rappresenta meno del 5% del parco immobiliare svizzero. Non essendo soggetti a speculazione, gli alloggi appartenenti alle cooperative, ai comuni o alle fondazioni di utilità pubblica offrono pigioni inferiori agli altri appartamenti presenti sul mercato. Ogni anno, un inquilino di un appartamento di tre locali versa in media due mesi di affitto in più rispetto a chi abita in un alloggio di utilità pubblica con lo stesso numero di locali; l’ammontare raggiunge i tre mesi in più nei centri urbani. Le abitazioni a scopo di utilità pubblica rispondono ai bisogni dei cittadini sottraendosi alla logica del profitto. Affitti meno cari permettono di sgravare i contribuenti diminuendo la dipendenza dagli aiuti statali. Inoltre, queste abitazioni sono ecologicamente sostenibili e consumano in media meno superficie abitativa per occupante, il che le rende edifici virtuosi dal punto di vista ambientale. In Ticino la domanda di abitazioni a prezzi accessibili è alta. Nel 2019 la città di Lugano ha messo a concorso la costruzione di una palazzina con appartamenti a pigione moderata che si andrebbero ad aggiungere ai 300 ora esistenti. Alloggi Ticino Sa – società d’interesse pubblico – ha annunciato di voler costruire 142 alloggi a pigione moderata nel Luganese. Un’offerta che rimarrà comunque scarsa rispetto ai bisogni. L’ampliamento dell’offerta di abitazioni a pigione moderata si fonda su ragioni di interesse pubblico, risponde a esigenze ecologiche e si fa garante del diritto di ognuno di poter accedere all’alloggio, contro la logica del profitto ad ogni costo e della speculazione immobiliare. Un Sì all’iniziativa per alloggi a prezzi accessibili è un passo importante in questa direzione.

 

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Sì all’iniziativa per abitazioni a prezzi accessibili! 🏡📮 – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2020/01/17/si-alliniziativa-per-abitazioni-a-prezzi-accessibili-%f0%9f%8f%a1%f0%9f%93%ae-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2020/01/17/si-alliniziativa-per-abitazioni-a-prezzi-accessibili-%f0%9f%8f%a1%f0%9f%93%ae-newsletter/#respond Fri, 17 Jan 2020 08:58:23 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4375 BuongiornoIl 9 febbraio siamo chiamati a votare su un’iniziativa che reputo molto importante, chiamata iniziativa federale «Più abitazioni a prezzi accessibili». L’iniziativa è stata lanciata nel 2015...

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BuongiornoIl 9 febbraio siamo chiamati a votare su un’iniziativa che reputo molto importante, chiamata iniziativa federale «Più abitazioni a prezzi accessibili». L’iniziativa è stata lanciata nel 2015 dall’Associazione svizzera degli Inquilini, quando ero presidente della stessa, e chiede che almeno il 10% delle nuove edificazioni siano a pigione moderata (cooperative o di proprietà di enti di utilità pubblica).

L’iniziativa permetterebbe di aiutare quelle famiglie che sono attualmente in grande difficoltà a pagare gli affitti molto elevati, dovendo trasferirsi per esempio in periferia o rinunciare ad altre spese. Nel frattempo il profitto degli speculatori continua ad aumentare: diciamo stop a questa situazione!

Trovate qui maggiori informazioni. Vi invito anche a guardare il dibattito di 60 minuti lunedì prossimo, al quale parteciperò.

Sempre il 9 febbraio voteremo anche sulla modifica della norma penale antirazzista, per includervi il divieto di discriminazioni e appelli pubblici all’odio basati sull’orientamento sessuale. Penso che sia un importante passo verso una società che rispetti la dignità di ogni persona e vi invito a votare sì. Per quanto riguarda invece le votazioni cantonali, voterò due no.
Settimana scorsa è stato lanciato il referendum contro l’acquisto di nuovi aerei da combattimento, dal costo di 6 miliardi di franchi. Pur concordando che bisogna garantire la protezione del nostro spazio aereo, penso che questo acquisto non sia necessario e un costo eccessivo. Sono soldi che mancheranno in ambiti più urgenti, come i sussidi di cassa malati o l’AVS.Come Partito Socialista Svizzero abbiamo contattato degli esperti esterni all’amministrazione federale ed elaborato il concetto „Air2030plus“. Ci sono degli scenari alternativi che permetterebbero comunque di garantire anche in futuro i compiti della polizia aerea, senza spendere miliardi.

Ti invito quindi a firmare il referendum contro questo credito d’acquisto: stampa il formulario, piegalo, chiudilo con un pezzo di adesivo e spediscilo al indirizzo indicato. 

Grazie mille per il tuo sostegno e cari saluti,
Marina

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Sì a un’iniziativa che “promuove gli alloggi a pigione moderata” https://marinacarobbio.ch/2020/01/15/si-a-uniniziativa-che-promuove-gli-alloggi-a-pigione-moderata/ https://marinacarobbio.ch/2020/01/15/si-a-uniniziativa-che-promuove-gli-alloggi-a-pigione-moderata/#respond Wed, 15 Jan 2020 13:27:03 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4373 Articolo pubblicato su Swissinfo, disponibile qui nella versione web.  Il libero mercato in Svizzera ha creato alloggi che restano vuoti perché troppo cari o in...

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Articolo pubblicato su Swissinfo, disponibile qui nella versione web. 

Il libero mercato in Svizzera ha creato alloggi che restano vuoti perché troppo cari o in luoghi troppo discosti, afferma la consigliera agli Stati Marina Carobbio Guscetti. Secondo la socialista, l’iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili”, in votazione il 9 febbraio, rimedierebbe a queste distorsioni. A beneficio del ceto medio e dei meno abbienti.

Accanto ai premi cassa malati, la pigione è tra le maggiori voci di spesa nel bilancio familiare. Dal 2005 a questa parte, malgrado una diminuzione dei tassi d’interesse e una maggiore presenza di alloggi vuoti, gli affitti sono aumentati del 18.8% come indicano i dati statistici.

Il prossimo 9 febbraio il popolo svizzero avrà però l’occasione di cambiare le cose. Infatti, dopo che il parlamento ha rifiutato senza controprogetto l’iniziativa popolare dell’Associazione svizzera degli inquilini per “Più abitazioni a prezzi accessibili”, si andrà a votare sulla necessità di promuovere la costruzione di abitazioni di utilità pubblica e di sottrarre il mercato dell’alloggio alla speculazione.

Nel posto sbagliato e troppo cari

In Svizzera si assiste a una crescente edificazione. Terreni e spazi verdi diminuiscono per far posto a nuove abitazioni, complici i bassi tassi d’interesse. In molti comuni si vedono sì nuovi stabili con appartamenti vuoti, ma essi si trovano soprattutto in zone periferiche, lontano dai centri e non dove c’è il maggiore bisogno di spazi abitativi; in molti casi si tratta di alloggi di alto standard o di lusso, ben lontani dai bisogni e dalle possibilità del ceto medio. Gli affitti rimangono quindi alti, specialmente nei centri, difficilmente accessibili per molte famiglie, per le persone anziane e i giovani che vogliono vivere in maniera indipendente. Di fatto l’offerta di alloggi non ha contributo ad abbassare realmente le pigioni.

La difficoltà di trovare alloggi a basso affitto, in particolare per le famiglie del ceto medio o con scarso potere d’acquisto, è un problema riconosciuto anche dal Consiglio federale nel suo messaggio sull’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”. Tuttavia, il Consiglio federale chiede che l’iniziativa venga respinta in quanto sarebbe finanziariamente costosa e contraria alle leggi del mercato. Ma è proprio quando il mercato non fa da calmiere sulle pigioni che lo Stato deve avere un ruolo attivo! E per quanto riguarda i costi, va ricordato che i prestiti per la costruzione di alloggi d’interesse pubblico sono sempre stati rimborsati e la Confederazione beneficia pure degli interessi.

Un modello più sociale e che tutela il territorio

L’iniziativa popolare mira a promuovere la costruzione di alloggi pubblici con pigioni accessibili anche per le famiglie a basso reddito e la classe media: almeno il 10% dei nuovi alloggi dovrà essere di utilità pubblica. Attualmente, questo tipo di abitazioni costituisce solo il 5% del patrimonio immobiliare svizzero.

Secondo uno studio dell’Ufficio federale delle abitazioni (2017), gli affitti abituali per gli appartamenti con tre camere da letto sono in media il 16,5% più costosi di quelli delle abitazioni senza scopo di lucro; questa cifra sale al 26% se consideriamo solo i centri urbani. Di conseguenza, un inquilino versa in media l’equivalente di due mesi di affitto all’anno in più, addirittura di tre mesi nei centri urbani.

Le pigioni degli alloggi appartenenti alle cooperative, ai Comuni o alle fondazioni di utilità pubblica sono inferiori a quelli degli altri appartamenti presenti sul mercato e hanno anche un effetto calmiere sugli affitti delle altre abitazioni. Queste abitazioni consumano in media meno superficie abitativa per occupante, tutelando in tal modo territorio e ambiente, e permettono una diversità nella composizione sociale di chi vi vive.

Un modello abitativo che l’iniziativa vuole favorire anche grazie all’introduzione di un diritto di prelazione per i Cantoni e i Comuni per la promozione della costruzione d’abitazioni a scopi d’utilità pubblica, anche in caso di vendita di fondi appartenenti alla Confederazione o ad aziende vicine alla Confederazione. Passo certamente importante se si pensa che questi fondi spesso sono situati in zone privilegiate nelle città o negli agglomerati, ossia proprio laddove c’è scarsità di alloggi a pigione moderata. Infine, l’iniziativa popolare chiede che i risanamenti energetici non contribuiscano a far esplodere gli affitti.

Il 2020 sarà quindi un anno importante per gli inquilini grazie all’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”, affinché si promuovano alloggi a pigione moderata e garantendo tale diritto anche alle economie domestiche con un reddito medio e medio-basso.

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Sì a più abitazioni a prezzi accessibili https://marinacarobbio.ch/2020/01/07/4344/ https://marinacarobbio.ch/2020/01/07/4344/#comments Tue, 07 Jan 2020 12:51:25 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=4344 Intervento alla conferenza stampa per l’iniziativa «Più abitazioni a prezzi accessibili», in votazione il prossimo 9 febbraio 2020:  Mesdames, Messieurs, Depuis des années, les ménages...

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Intervento alla conferenza stampa per l’iniziativa «Più abitazioni a prezzi accessibili», in votazione il prossimo 9 febbraio 2020: 

Mesdames, Messieurs,

Depuis des années, les ménages suisses sont confrontés à la hausse des loyers. Comme le montre une publication de l’Office fédéral de la statistique de novembre 2019, les loyers ont augmenté de 18.8% depuis 2005. De ce fait, le loyer est le poste le plus important dans les dépenses des ménages de notre pays, il devance même les primes maladie. Le montant des frais de logement et des primes maladie constitue la dépense la plus considérable dans le budget des ménages suisses.

Bien qu’en Suisse le taux de logements vacants soit en augmentation – il était de 1,30% en 2016 et de 1,66% en juin 2019 (Office fédéral de la statistique, 9 août 2019) – ceci ne se traduit pas par une baisse des loyers. Les immeubles qui restent vides, bâtis souvent que pour des raisons de placement de capitaux, sont fréquemment trop chers et ils ne se situent pas là où il y a la plus grande demande de logements. En effet, le taux de vacance reste largement inférieur à 1.5% dans neuf grandes villes suisses sur douze.

In Ticino, a fronte di un tasso del 2,29% di alloggi vuoti (dati dell’Ufficio federale di statistica del 9 agosto 2019), c’è penuria di alloggi a pigione moderata. A titolo d’esempio, nel 2019 la Città di Lugano ha messo a concorso il diritto di superficie per la costruzione di un solo stabile con appartamenti a pigione moderata. Come si legge nel sito della RSI, si tratta di una misura della strategia che avrebbe lo scopo di “aumentare un’offerta oggi limitata a circa 300 abitazioni in una ventina di edifici, con canoni inferiori alla media di mercato e quindi molto richiesti. È l’1,3% degli alloggi in locazione a disposizione, un portafoglio che si punta a raddoppiare ma che resterà lontano dal 30% di Berna e dal 20% di Zurigo” (RSI, 17 ottobre 2019).

La charge des loyers touche lourdement de nombreux membres de la société ; je pense aux familles, aux personnes âgées et aux personnes à revenu faible ou moyen. La difficulté à trouver un logement à loyer modéré, en particulier pour les ménages disposant d’un faible pouvoir d’achat, est un problème reconnu aussi par le Conseil fédéral dans son message relatif à l’initiative populaire « Davantage de logements abordables », du 21 mars 2018. Le Conseil fédéral invite toutefois à rejeter l’initiative sous prétexte qu’elle serait financièrement coûteuse et contraire aux lois du marché.  

L’initiative « Davantage de logements abordables » vise à promouvoir la construction de logements d’utilité publique, abordables notamment pour les familles à faible revenu et pour les classes moyennes. Actuellement, ce type de logement ne constitue que 5% du parc immobilier suisse. Selon une étude de l’Office fédéral du logement (2017), les loyers usuels d’appartements trois pièces sont en moyenne 16,5% plus chers que ceux des logements d’utilité publique; ce chiffre monte à 26% si l’on considère  uniquement les centres urbains. Un-e locataire verse donc chaque année en moyenne l’équivalent de presque deux mois de loyers en plus, voire de trois mois dans les centres urbains.

Les coopératives répondent aux besoins sans chercher le profit en offrant des logements moins chers à long terme. Les contribuables sont allégés : des loyers moins chers créent moins de dépendance à l’aide sociale. En outre, les coopératives d’habitation veillent à une bonne mixité sociale, leurs locataires ont droit de participation et de codécision : la société civile en sort renforcée. Enfin, les logements coopératifs sont bâtis de manière écologiquement durable et leurs locataires utilisent en moyenne moins de surface habitable ; cela en fait des bâtiments vertueux du point de vue environnemental.

La construction de logements d’utilité publique est une nécessité sociale et aide à poursuivre le but inscrit dans la Constitution fédérale : « La Confédération et les cantons doivent faire en sorte que toute personne puisse trouver, pour elle et sa famille, un logement adéquat à des conditions supportables ». L’initiative se veut donc garante de ce besoin fondamental de l’homme, contre la logique du profit des spéculateurs immobiliers.

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Retrospettiva sessione e presidenza – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/12/19/retrospettiva-sessione-e-presidenza-newsletter/#respond Wed, 19 Dec 2018 06:56:10 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=3699 Buongiorno, Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!       Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE! La mia elezione a Presidente...

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Buongiorno,

Trovate in questa newsletter informazioni sulla mia attività politica. Buona lettura!
 

 

 

Elezione presidenza Consiglio nazionale: GRAZIE!

La mia elezione a Presidente del Consiglio nazionale, seguita dai festeggiamenti a Bellinzona e la settimana successiva a Lumino nonché gli incontri con molte cittadine e molti cittadini sono state delle giornate indimenticabili: il merito è anche vostro, che avete partecipato così numerosi e che mi avete scritto in centinaia. Mi impegnerò per favorire la vicinanza tra la popolazione e le istituzioni e, partendo dalla cultura e la lingua italiana, per costruire ponti fra le varie culture che fanno la ricchezza del nostro paese dando voce anche alle minoranze e a tutte e tutti coloro che si trovano nel nostro paese, siano essi svizzeri, residenti o migranti. Grazie per il vostro sostegno!

Trovate qui maggiori informazioni sui temi che vorrei portare avanti durante il mio anno presidenziale e qualche intervista che ho potuto dare per l’occasione.

 

 

Resoconto sessione invernale

Venerdì scorso si è conclusa la sessione invernale, di cui tutti e tutte ricorderete un particolare evento: l’elezione di due donne competenti in Consiglio federale, alle quali faccio ancora una volta i miei auguri. Questa giornata è stata certamente un fatto storico, molto importante per la democrazia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: le donne sono ancora sottorappresentate in diversi ambiti, negli esecutivi cantonali e comunali, nei legislativi, nelle aziende. Nonostante la necessaria revisione della legge sulla parità decisa finalmente dalle Camere il 14 dicembre scorso, per ottenere un’effettiva parità salariale c’è ancora molto da fare, così come per combattere la violenza e le discriminazioni di genere. Ecco perché l’anno prossimo, anno di elezioni cantonali e federali, ma anche dello sciopero delle donne previsto per il 14 giugno 2019 sarà un anno importante per la parità di genere. Per riprendere Nilde Iotti, prima presidente della camera dei deputati italiana, parole che ho citato in parlamento il giorno della mia elezione: “dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l’esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell’esistenza, costringendo tutti – uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali – a fare finalmente i conti con la vita concreta delle donne”

Durante questa sessione sono però anche stati discussi diversi dossier importanti. Uno di questi è la legge sul CO2. Il cambiamento climatico è una delle priorità dei nostri tempi, ecco perché ci vogliono misure molto più incisive per affrontarla. Il gruppo socialista alle camere, giudicando insufficiente quanto uscito dai dibattiti parlamentari, assieme ai Verdi e ai Verdi liberali ha respinto questa legge. La discussione ripartirà ora, sperando di trovare un compromesso migliore in grado di affrontare veramente questa emergenza.

Anche all’ordine del giorno l’iniziativa per pigioni moderata, che abbiamo lanciato quando ero Presidente dell’associazione inquilini.  L’iniziativa, che chiede che almeno il 10% delle nuove costruzioni siano di pubblica utilità e con affitti moderati, è stata respinta dal Consiglio nazionale in quanto eccessiva e costosa. È stato perlomeno proposto un controprogetto indiretto, che vuole dedicare ulteriori 250 milioni tramite i Fonds de Roulement per finanziare spazio abitativo a basso prezzo – ma solo se decidiamo di ritirare l’iniziativa o se essa viene respinta in votazione popolare.

Un altro dossier molto importante era il patto ONU sulle migrazioni, un accordo non vincolante con lo scopo regolare i flussi migratori e contrastare il traffico di essere umani. Un accordo internazionale importante a mio parere, che propone delle soluzioni globali a dei problemi globali. La decisione se firmare o meno questo accordo non verrà presa dal Consiglio federale (come di solito in questi casi), ma dal Parlamento: una mozione in tal senso è stata approvata durante la sessione. La discussione sulla firma avverrà solo alla prossima sessione: vi terrò aggiornati.

 

 

 

Trovate più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook, il mio profilo instagram o twitter. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.

Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!

Vi auguro di passare buone feste, circondati dai vostri cari, e di potervi concedere qualche giorno di relax come ho la fortuna di fare io.

Marina Carobbio

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1. d’agosto: alcune riflessioni https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/ https://marinacarobbio.ch/2018/08/01/1-dagosto-alcune-riflessioni/#respond Wed, 01 Aug 2018 13:11:30 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2846 Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che...

L'articolo 1. d’agosto: alcune riflessioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Mi piace il mio paese, le sue montagne, la sua complessità. Sono consapevole di quanto sono stata fortunata a nascere qui e mi rallegro che si possa celebrare la festa nazionale. Il 1. Agosto è certamente l’occasione per rendere omaggio al nostro paese, che in più occasioni ha saputo integrare culture e lingue diverse, ma deve essere anche un momento per guardare in maniera critica a quanto avviene dentro i nostri confini.

Viviamo in uno Stato con un alto grado di benessere, soprattutto se paragonato alla situazione di molti altri paesi. Ma le disuguaglianze sono un problema anche da noi, e non poche sono le difficoltà che alcuni devono affrontare, così come il divario di chi è ben integrato nella società e chi ne è escluso. Viviamo in un paese economicamente forte, ma nel quale c’è chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, a trovare un lavoro o al quale l’assicurazione malattia si rifiuta si prendere a carico le cure. Siamo contenti di vivere in città e paesi ancora a misura di donna e uomo, ma dobbiamo batterci per evitare lo sperpero del nostro territorio sull’altare di una continua crescita tutt’altro che sostenibile.

Ecco alcuni dei problemi importanti che necessitano di risposte concrete e urgenti da parte della politica e delle cittadine e dei cittadini stessi. Se necessario anche ricorrendo agli strumenti della democrazia diretta come la raccolta di firme per iniziative o referendum, oppure ancora il scendere in piazza a manifestare o scioperare quanto necessario.

Omaggiare il nostro paese e i suoi strumenti democratici, non può farci però distogliere lo sguardo da quanto avviene al di fuori dei nostri confini in posti lontani. Laddove vivono persone che amano a loro volta il loro paese, ma che si trovano in situazioni disperate a causa di guerre, carestie e povertà. Situazioni difficili e precarie anche a causa delle crescenti disuguaglianze, a causa di un nord che ha costruito il suo benessere anche a scapito del sud del mondo. Amare la Svizzera vuol dire perciò anche battersi per far si che essa continui ad essere presente nell’ambito della cooperazione dello sviluppo e che non ne riduca i mezzi a disposizione, che vieti l’esportazione d’armi, che si impegni nei processi di pace e che contribuisca ad affrontare il fenomeno migratorio accogliendo ed aiutando chi fugge da guerre e persecuzioni, affinché sia terra di rifugio e di integrazione come lo già stata in passato.

La celebrazione del 1. Agosto è quindi l’occasione per esprimere il nostro attaccamento al nostro paese, ma anche un momento per ricordare la necessità di più solidarietà dentro e fuori i nostri confini. È però anche l’opportunità per rifiutare categoricamente atteggiamenti razzisti, discriminatoria e sessisti, replicando a chi tenta di legittimare opinioni e comportamenti intolleranti e xenofobi.

Buon 1. Agosto a tutte e tutti voi .

L'articolo 1. d’agosto: alcune riflessioni proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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L’alloggio è un diritto che va garantito anche con più trasparenza https://marinacarobbio.ch/2018/04/18/lalloggio-e-un-diritto-che-va-garantito-anche-con-piu-trasparenza/ https://marinacarobbio.ch/2018/04/18/lalloggio-e-un-diritto-che-va-garantito-anche-con-piu-trasparenza/#respond Wed, 18 Apr 2018 15:07:09 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2639 Intervento alla Conferenza stampa per il lancio dell’iniziativa cantonale “No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenza: Per l’introduzione del formulario ufficiale a inizio locazione” Nel...

L'articolo L’alloggio è un diritto che va garantito anche con più trasparenza proviene da Marina Carobbio Guscetti.

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Intervento alla Conferenza stampa per il lancio dell’iniziativa cantonale “No alle pigioni abusive, Sì alla trasparenza: Per l’introduzione del formulario ufficiale a inizio locazione”

Nel 2016 le due camere dell’Assemblea federale hanno deciso di non entrare in materia sulla revisione del diritto di locazione e hanno di fatto respinto la proposta del Consiglio federale di introdurre un formulario ufficiale obbligatorio in tutta la Svizzera. Un rifiuto inaccettabile di fronte a una proposta moderata che voleva più trasparenza e che avrebbe permesso in tutta la Svizzera di combattere gli abusi e di attenuare il forte aumento delle pigioni, informando così l’inquilino dei suoi diritti.

Uno strumento che esiste già in sette cantoni e che ha dimostrato di essere semplice, non burocratico e di avere un effetto preventivo evitando l’aumento ingiustificato e abusivo delle pigioni al momento del cambio dell’inquilino. Nel gennaio scorso la stessa sorte è toccata a una proposta analoga, presentata da Pelin Kandemir Bordoli per il gruppo PS per l’introduzione di un formulario ufficiale obbligatorio per conoscere l’affitto precedente a livello cantonale.

Questo rifiuto si inserisce in una serie di attacchi al diritto di locazione e ai diritti degli inquilini sul piano federale. Non è infatti un caso che recentemente gli ambienti immobiliari abbiano depositato alle camere federali, ben nove iniziative parlamentari per indebolire il diritto di locazione.

Eppure l’alloggio rimane tra le principali voci di spesa delle economie domestiche e quindi l’accesso ad alloggi a pigione moderata tra le maggiori preoccupazioni alle quali la politica deve dare risposta. Per trovare un alloggio le economie domestiche con i redditi medio-bassi spendono da un quarto a un terzo del loro budget. Le pigioni proposte sul mercato continuano ad aumentare, dal 2000 si calcola che sono addirittura raddoppiate.

I dati più recenti mostrano che, nonostante l’aumento degli alloggi sfitti mancano alloggi a pigione moderata. Trovare un alloggio rimane un’impresa cara nelle regioni urbane, dove vivono i tre-quarti della popolazione del nostro paese. Nonostante l’annunciata distensione del mercato dell’alloggio, la carta dei comuni svizzeri Tages-Anzeiger mostra chiaramente a che punto le famiglie e le economie domestiche medio- basse fanno fatica a trovare un alloggio che non gravi sul loro budget.

Se si hanno a disposizione tra i 6000 e i 7000 franchi al mese, le coppie coi bambini devono cercare a lungo per trovare un alloggio con 4 o 4,5 locali con una pigione mensile inferiore ai 1500 franchi, spese escluse. A Lugano solo l’11,3 % ha una pigione inferiore a questo importo. Addirittura, solo lo 3.3% a Losanna o l’1.7% a Ginevra. La distensione del mercato tocca solamente le zone poco popolate, con costi non indifferenti per la mobilità.

Infine va ricordato come, nonostante la diminuzione dei tassi di riferimento che fanno stato per il calcolo tasso medio delle ipoteche all’1.5%, gli inquilini ne hanno beneficiato in scarsa misura mentre i proprietari hanno pagato l’anno scorso 15 miliardi di franchi in meno di interessi rispetto al 2008. Nel contempo però le pigioni hanno continuato ad aumentare dell’11% in tutto il paese!

Ecco il formulario per firmare: link

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Sessione primaverile e #NoBillag – Newsletter https://marinacarobbio.ch/2018/02/25/sessione-primaverile-nobillag-newsletter/ https://marinacarobbio.ch/2018/02/25/sessione-primaverile-nobillag-newsletter/#respond Sun, 25 Feb 2018 16:06:03 +0000 https://marinacarobbio.ch/?p=2569 Trovi qui la mia ultima newsletter. Vuoi riceverla anche tu? Puoi iscriverti qui.  No Billag: una proposta pericolosa per la Svizzera italiana! Gli ultimi sondaggi...

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No Billag: una proposta pericolosa per la Svizzera italiana!

Gli ultimi sondaggi dicono che il fronte dei contrari a No Billag sta avanzando, ma non dobbiamo dare per scontato una vittoria: l’impegno di noi tutti e tutte in queste ultime settimane di campagna è fondamentale! È soprattutto importante che anche in Ticino prevalga il no, rischiando in caso contrario una modifica della cosiddetta chiave di riparto, che garantisce oggigiorno un saldo netto di oltre 188 milioni rispetto a quanto paghiamo di effettivo canone. Dobbiamo parlare con amici ed amiche, condividere articoli e post sul tema, e soprattutto ricordarci di votare.

Assieme possiamo farcela e salvaguardare il servizio pubblico!

Scopri perché voterò NO a No Billag in questo breve video:

 

Concentrazione della ricchezza e sgravi fiscali

Con quasi 10’000 firme abbiamo consegnato qualche settimana fa il referendum contro la riforma fiscale, che prevede 52 milioni di sgravi per i benestanti e le grandi imprese. E questo dovrebbe essere solo il primo pacchetto di sgravi, al quale è già stato annunciato ne seguiranno altri. Contemporaneamente a Berna sta anche iniziando la discussione sulla riforma dell’imposizione delle imprese 4, dopo che la RIE 3 è stata affossata dal popolo un anno fa.

Questi temi toccano una discussione di fondo: che fiscalità e che società vogliamo? Vogliamo che la ricchezza continui a concentrarsi nelle mani di pochi (in Svizzera l’1% possiede il 40% della ricchezza complessiva!) oppure vogliamo ridare più soldi a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese e sgravare fiscalmente il ceto medio?

Il 29 aprile io voterò un chiaro NO alla riforma fiscale!

 

Sessione primaverile: ecco di cosa si parlerà

Domani inizia la sessione primaverile, nella quale ci attendono discussioni su temi interessanti e votazioni importanti. Eccone un riassunto.

È un bilancio in chiaro-scuro quello che sta scaturendo sulla riforma delle prestazioni complementari (PC) dopo l’esame commissionale. Dopo anni di attesa e rivendicazione da parte delle associazioni degli anziani e delle persone con handicap, la riforma conterrà finalmente un aumento degli aiuti per pagare l’affitto per le tali categorie di beneficiari PC a basso reddito (importi massimi riconosciuti per le spese di pigione). Tali prestazioni sono infatti rimaste invariate dal 2001. Da allora gli affitti sono aumentati mediamente del 18% e gli importi massimi per gli affitti riconosciuti nelle PC sono insufficienti per finanziare abitazioni adatte a persone anziane o con handicap. Inoltre, grazie a una proposta della collega socialista Silvia Schenker (BS), i disoccupati più anziani potranno lasciare il proprio avere della previdenza professionale nell’istituto di previdenza del vecchio datore di lavoro e percepire successivamente una rendita. Purtroppo però la maggioranza di centro-destra della commissione del Consiglio nazionale ha deciso di diminuire il contributo della Confederazione per la riduzione dei premi di cassa malati di 75 milioni. Una proposta inaccettabile considerato il continuo aumento dei premi cassa malati che gravano sul bilancio delle economie domestiche e malgrado il fatto che la Confederazione presenta delle eccedenze nei suoi conti. Ecco perché l’iniziativa popolare che lanceremo come PSS per limitare i premi cassa malati al 10% del reddito disponibile dimostra la sua validità ed importanza.
Per tornare alla prestazioni complementari: una valutazione definitiva potrà essere tratta solo dopo la discussione in Consiglio nazionale che avverrà il 14 marzo prossimo. Diverse sono infatti le proposte di minoranza che abbiamo presentato. Prima su tutte quella di non ridurre il contributo della Confederazione per la riduzione dei premi cassa malati. Le prestazioni complementari sono un pilastro importante del nostro sistema sociale per evitare che persone anziane o con handicap finiscano in povertà e permettono di colmare le lacune finanziarie che persistono anche con la percezione della rendita pensionistica o di invalidità.

Durante la sessione primaverile delle camere si discuterà anche di parità salariale sulla base di un progetto presentato dalla Consigliera federale Sommaruga che vuole introdurre dei controlli salariali nelle imprese con più di 50 dipendenti. Un primo passo, ma non ancora sufficiente per combattere le disuguaglianze retributive tra donne e uomini, anche perché in parlamento c’è chi non vuole nemmeno  verifiche nelle imprese con più di 100 dipendenti. Ecco perché è importante mobilitarsi l’8 marzo, partecipando alla manifestazione a Bellinzona alle 18.00. Trovate qui maggiori informazioni. Durante la sessione si parlerà anche altri temi importanti, come La Posta e la vicenda Autopostale SA, dibattito durante il quale si dovrà ribadire che il servizio pubblico non può dipendere da logiche di profitto ma deve garantire un servizio universale a tutta la popolazione.

Trovate molte più informazioni sulla mia attività politica sulla mia pagina web. Potete anche seguirmi sulla mia pagina facebook o twitter. Contattatemi pure, volentieri rispondo alle vostre domande o raccolgo le vostre idee.
Grazie per la vostra attenzione e il vostro sostegno!
Cari saluti,
Marina Carobbio

 

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Riduzione tasso ipotecario – Un momento storico https://marinacarobbio.ch/2017/06/13/riduzione-tasso-ipotecario-un-momento-storico/ https://marinacarobbio.ch/2017/06/13/riduzione-tasso-ipotecario-un-momento-storico/#respond Tue, 13 Jun 2017 06:13:26 +0000 http://marinacarobbio.ch/?p=2170/ Stamattina, il 1 giugno 2017, è arrivata la conferma: il tasso ipotecario di riferimento degli affitti è stato ridotto da 1,75% a 1,5%. Questo ha...

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Stamattina, il 1 giugno 2017, è arrivata la conferma: il tasso ipotecario di riferimento degli affitti è stato ridotto da 1,75% a 1,5%. Questo ha delle conseguenze dirette sulle spese di molti voi! Gli inquilini hanno infatti diritto a una riduzione del 2,91% se l’attuale affitto è calcolato sulla base di un tasso ipotecario dell’1,75%. Mediamente una famiglia può beneficiare di una riduzione di 3’000 franchi all’anno. Usa il seguente “calcolatore” per vedere se e quanto puoi risparmiare: www.asi-infoalloggio.ch/calcolatore-riduzione-del-canone-daffitto/ 

Trovi qui il mio intervento alla conferenza dell’associazione degli inquilini, della quale sono vicepresidente:

Le pigioni pesano sul budget delle economie domestiche

Fonte: indagine sul budget delle economie domestiche

Le statistiche lasciano di stucco: mentre i proprietari pagano ogni anno sempre meno per le loro abitazioni, i costi dell’alloggio per gli inquilini continuano a lievitare. In media i conduttori sacrificano più del 18% del loro reddito per questa voce di bilancio, mentre i proprietari solo il 10%. Anche in termini assoluti, gli inquilini pagano molto di più dei proprietari, che approfittano direttamente degli interessi bassi.

Da un punto di vista macroeconomico questo trasferimento ha delle conseguenze per le economie domestiche. Grazie ai tassi di interesse bassi una famiglia media dovrebbe pagare ca. Fr. 275.- in meno al mese per l’affitto. All’anno ciò significa un risparmio di almeno Fr. 3.300.-. Questa somma così rilevante incide in maniera importante sul budget delle famiglie. Sono soldi in meno per il consumo, il risparmio o per la possibilità di una formazione professionale continua.

Fonte: tasso di riferimento, sondaggio delle strutture delle pigioni

In particolare anche dal punto di vista pensionistico gli inquilini sono due volte più penalizzati e questo per diverse ragioni: devono far fronte a rendite più basse, non ricevono quasi più interessi dai loro risparmi e dal terzo pilastro, e allo stesso tempo con le loro pigioni finanziano le casse pensioni per tutti gli assicurati. Chi è proprietario della sua abitazione beneficia invece da una parte di costi ipotecari dimezzati e dall’altra può investire i soldi così risparmiati per la sua vecchiaia.

Secondo lo studio di Jan Mischke del Mc Kinsey Global Institute di Zurigo, 500’000 famiglie in Svizzera sono costrette a risparmiare sulle spese di cura o d’abbigliamento, per potersi permettere di pagare i costi del loro alloggio. L’autore prevedeva già nel 2014 che questa situazione sarebbe peggiorata, perché nonostante in Svizzera si fosse costruito di più, dall’altra parallelamente sarebbero diminuiti gli alloggi a pigione moderata. Una ricerca dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) e dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) sottolinea come le famiglie con un reddito basso arrancano a causa degli alti costi per l’alloggio. Lo studio arriva alla conclusione che l’82% delle famiglie toccate dalla povertà abita in un alloggio troppo caro, considerando come il costo dell’abitazione supera del 30% il loro reddito lordo.

Fonte: indagine sul budget delle economie domestiche

Allo stesso modo constatiamo che le persone che dispongono di piccoli risparmi negli ultimi anni hanno dovuto sacrificare una parte equivalente dei loro redditi per l’alloggio. Le famiglie che devono vivere con meno di Fr. 5.000.– al mese spendono più del 30% delle loro   entrate   per   l’alloggio. Questi dati dimostrano che ci sono troppo pochi alloggi a pigione moderata.

Molte famiglie soffrono oggi per i premi elevati delle casse malati, per gli aumenti degli emolumenti e la riduzione delle prestazioni a causa dei programmi di risparmio dei cantoni e dei comuni. E’ pertanto per loro ancora più importante ridurre il carico dell’affitto.

Con il postulato “La diminuzione del tasso ipotecario di riferimento deve andare effettivamente a beneficio degli inquilini!https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20153772 ho chiesto al Consiglio federale di indicare le misure che potrebbero essere realizzate per affinché la diminuzione del tasso ipotecario di riferimento sulle pigioni vada effettivamente a beneficio degli inquilini. Il governo purtroppo non ne vuole sapere. Durante questa sessione il Consiglio nazionale ha la possibilità di trattare il postulato, dando così risposta a un problema d’attualità.

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